Primo PianoGRID 2 - Recensione

GRID 2 – Recensione

Publisher: Codemasters Developer: Codemasters
Piattaforma: PS3 Genere: Driving Giocatori: 1-2 (2-12 online) PEGI: 3

Il caos della partenza, una manciata di derapate, dei sorpassi, qualche frenata posticipata per difenderti dall’inseguitore, per superare l’obiettivo, diverse sportellate, l’esortazione della voce fuori campo di dare il massimo, di non smettere mai di crederci, ed infine, dopo tanta gomma lasciata sull’asfalto, ecco il grido straziante del motore del tuo bolide sul rettilineo finale. Anzi, GRID, senza la “o” finale.

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Mi piace l’odore del napalm al mattino [cit. Apocalypse Now]

No, tranquilli, gli sviluppatori non hanno consentito di bruciare la macchina degli avversari prima della partenza, con il napalm. Semplicemente, nel nuovo gioco di guida targato Codemasters, abuserete a tal punto della derapata, vero nucleo del gameplay, che l’odore delle gomme, una volta arrivati al traguardo, sarà più o meno lo stesso. Come il suo (illustre) predecessore, GRID 2 offre al videogiocatore il giusto mix di simulazione e arcade, dimostrandosi un titolo estremamente accessibile per i principianti, e allo stesso tempo capace di elargire enormi soddisfazioni ai veterani. Perché se è vero che potrete dire la vostra anche solo alla prima gara che disputerete, così alla fine della vostra “maturazione” agonistica staccherete con la vostra vettura in una maniera che nemmeno Ken Block in persona.
Dunque, la discriminante tra pilota “nuovo” e “navigato” non potrà che essere, soprattutto, l’abilità nel gestire il retrotreno della propria vettura. Già, perché i bolidi di GRID 2 si lasciano andare che è un piacere, non ai livelli innaturali ed esagerati di un mostro sacro dell’arcade come Ridge Racer, certo, ma quasi. E anche nel caso in cui prendere le misure vi dovesse costare qualche tentativo di troppo, non c’è problema, stavolta è il gioco a venirvi incontro, per un massimo di 5 volte: tale è il numero dei “flashback” attivabili con la pressione del tasto “triangolo”, che vi permetteranno di riavvolgere quanto accaduto, un po’ come se avessimo le Sabbie del Tempo nel serbatoio, per capirci. Di problemi non ne avrete certo con la visuale interna, non fosse altro che questa manca completamente: già, le 70 macchine utilizzabili potranno essere guidate con la sola visuale esterna all’abitacolo. Scelta curiosa, questa, anche se molto probabilmente non stiamo parlando di una scelta ma di una costrizione dovuta all’imminente uscita del gioco, in fase di sviluppo.

In GRID 2 deraperete in Asia, America ed Europa
In GRID 2 deraperete in Asia, America ed Europa

Ci sarà tempo, comunque, per imparare, dal momento che il vostro punto di partenza nella “World Series Racing” (WRS), in quanto pilota novellino, sarà un garage mezzo disastrato, degno in quanto a squallore di quello del film “Le Iene” di Tarantino, tra una bicicletta spaccata e un ventolino che ha smesso di funzionare troppo tempo fa. Questo, da solo, dovrebbe indicarvi quanta strada dovrete fare, prima di confrontarvi con i migliori piloti del globo terracqueo. Dal PC del vostro “quartier generale” avrete modo di scegliere i diversi eventi da superare per avanzare in questa specie di modalità carriera, ben caratterizzata, sotto la parziale protezione di Patrick Callahan, quello che, in poche parole, questa competizione, la WRS, l’ha inventata. Gli eventi per fortuna sono ben diversificati tra loro, e possiamo annoverare le classicissime gare; la modalità “eliminatore”, dove a farne le spese sarà il pilota in ultima posizione allo scadere di un certo lasso di tempo; sfide a checkpoint; sfide contro il tempo; senza dimenticarci di una delle novità particolarmente spinte dagli sviluppatori, il LiveRoutes, che renderà ogni giro di una determinata pista diverso grazie alla chiusura casuale di alcune biforcazioni, cosa che costringerà il giocatore ad un’attenzione costante.
Il fine assoluto sarà comunque quello di guadagnare fan su fan, cosa che non può non farci pensare al gioco da giocare in giacca e cravatta per eccellenza, lo stilosissimo Blur, di cui GRID 2 sembra avere assimilato, e parzialmente riplasmato, il concetto dell’importanza di social network, mass media e web in generale.

Io, da solo, non gioco

Il meglio di GRID 2 comunque viene quando il titolo è giocato in compagnia, in splitscreen oppure online poco importa (anche se avere a fianco un amico/parente da prendere a schiaffi è sempre una roba buona e giusta). Le modalità sono praticamente le stesse della modalità offline, ma il gameplay di GRID 2, estremo e indiavolato, sembra adattarsi molto meglio alle sfide contro degli esseri umani che non contro l’Intelligenza Artificiale programmata dagli sviluppatori, per quanto anche questa sia aggressiva il giusto, va precisato.

Pagani, orgoglio italiano
Pagani, orgoglio italiano

Così come nella modalità offline, le vetture a vostra disposizione saranno parzialmente modificabili. Online inoltre saranno anche “potenziabili”, grazie al numero di punti esperienza – leggi anche: soldi – che guadagnerete a suon di prestazioni, e che andrà, ovviamente, di pari passo con l’aumentare del vostro livello. Fa parte delle componente online del titolo anche l’esclusiva feature “RaceNet”, anch’essa parecchio sponsorizzata da Codemasters, che converge in poche schermate una marea di statistiche relative a quello che avete combinato sino a quel momento, mettendovi a confronto con i giocatori di tutto il mondo, e stilando di conseguenza innumerevoli classifiche. Senza scordare l’integrazione con Youtube, che vi permetterà di caricare sul sistema di “video sharing” più famoso al mondo le vostre performance.
Concludo con delle considerazioni di carattere più prettamente tecnico: l’aspetto visivo del titolo è estremamente soddisfacente, a partire dai 30 fotogrammi al secondo estremamente costanti. Anche a livello di impatto GRID 2 regge bene il confronto con i contendenti, anche se Gran Turismo sembra ancora un passo avanti in termini di fotorealismo. I modelli delle vetture, tutte ufficiali, soddisfano l’occhio del videogiocatore, così come gli scenari di gioco, tra cui le città di Parigi e Barcellona, oltre a una serie di circuiti più classici, come quello di Indianapolis. Lo stesso vale per i danni (le vetture si sfasciano che è un piacere), mentre niente possiamo dirvi dell’effetto pioggia, dal momento che si tratta di un’altra clamorosa mancanza. Come la visuale interna, anche le diverse condizioni climatiche sono assenti. Badate bene, a meno di non pensarci non ve ne accorgerete nemmeno, anche perché vista la componente arcade del titolo non so fino a che punto il sistema di guida sarebbe cambiato, certo è che l’assenza è, ne converrete, decisamente curiosa.
L’urlo dei motori è splendidamente reso, così come gli effetti distorcenti quali quelli di tunnel e gallerie, mentre la colonna sonora svolge bene il suo sporco lavoro, accompagnando piacevolmente il giocatore nello scorrere dei diversi menù.

httpvh://youtu.be/7ZqQKkWZEL4

Commento finale

GRID 2 è un ottimo esponente del suo genere, immediato e profondo al tempo stesso. Certo, delle lacune ci sono, in primis la mancanza della visuale interna all’abitacolo e le condizioni meteo variabili, ma direi una bugia se non ammettessi che mi sono divertito molto con il lato multiplayer del titolo, che in quest’ambito dà sicuramente il suo meglio, sia offline in splitscreen che online. Ed è questo ciò che più conta, il divertimento, specie se accompagnato da un ottimo comparto audiovisivo, uno stile proprio, un gameplay solido e tante, tante derapate gestite da un motore fisico magistrale.

8/10

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

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