GUILTY GEAR Xrd Rev.2 – Recensione

Sviluppatore: Arc System Works Publisher: PQube Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Picchiaduro Giocatori: 1-2 (online: 2-8) PEGI: 12 Prezzo: 49,99 € Italiano:

Negli ultimi anni il panorama picchiaduro sta avendo una nuova vita, grazie soprattutto all’avvento di Street Fighter IV su PlayStation 3 e Xbox 360. Nell’ultimo periodo abbiamo potuto ammirare delle piccole perle come Injustice 2, il ritorno in grande stile di Tekken 7, King of Fighter XIV e, seppur con un lancio disastroso, non possiamo non citare Street Fighter V. Dalle sapienti menti di Arc System però, arriva un nuovo picchiaduro, anzi per la prima volta un DLC, che va ad aggiungersi a quello che si può definire un autentico capolavoro del genere: GUILTY GEAR Xrd Revelator.

Nonostante il picchiaduro di casa Arc System sia davvero un titolo eccellente e sopra la media dei picchiaduro, fuori dal Giappone resta praticamente ingiocato, e infatti sia in Italia che nel resto dell’Europa (ad esclusione della Francia), è quasi impossibile trovare una scena fissa dedicata a GUILTY GEAR, forse a causa delle complesse meccaniche di gioco accompagnate da un sistema di combo duro da digerire per i neofiti del genere.

Siccome fino a oggi non avevamo mai analizzato il gioco completo, in questa recensione non ci limiteremo solo a parlare del DLC Rev.2, ma andremo ad analizzare l’intero titolo, tra le varie meccaniche e le svariate modalità offerte.

Let’s Rock!

Partiamo quindi con l’immancabile modalità storia che, come al solito, non offre interazione, ma si lascia solo osservare presentando i personaggi del roster e continuando la trama che accompagna Sol e soci. Acquistando il DLC si avrà accesso a una piccola introduzione per i due nuove personaggi aggiuntivi Baiken ed Answer, inserendo così i due lottatori in maniera eccellente nell’enorme trama di gioco, oltre a nuovi episodi alle storie di Jam, Haehyun, Raven e Dizzy.

Subito dopo la storia troviamo un interessantissimo tutorial che spiega nel dettaglio tutte le meccaniche di gioco, partendo dai normali colpi fino a raggiungere i vari cancel e le meccaniche più complesse del gioco, riuscendo a far avvicinare quasi chiunque nell’ottica di gioco, e portando a comprendere nel dettaglio le basi del gameplay che caratterizza la serie. Attenzione però, stiamo infatti parlando della base del gameplay di GUILTY GEAR. Per riuscire a padroneggiare al meglio il titolo ci vorranno ore e ore di gioco intenso, perché i ragazzi di Arc System sono riusciti a creare un picchiaduro completo e pieno zeppo delle più svariate meccaniche che andremo di seguito ad analizzare.

Un picchiaduro non per tutti

Si parte con il Roman Cancel, una feature che permette di rallentare il tempo per un brevissimo periodo e cancellare l’animazione di una mossa, in questo modo sarà possibile creare una combo più o meno lunga, che normalmente sarebbe impossibile da realizzare. Dato che rispetto al passato questa meccanica è diventata più semplice ed intuitiva, il Team Red ha pensato di applicare al gioco ben tre Roman Cancel e, in base a quale andremo a utilizzare, ci toccherà pagare una quantità variabile di Tension, indicata a schermo dalla classica barra.

Oltre ai cancel troviamo poi una moltitudine di mosse difensive come il Blitz Shield, una parry che sbilancia l’avversario, il Burst che ci permette di recuperare l’intera barra Tension o di bloccare una combo avversaria, la Faultless Defense che consumando la barra Tension ci permette di eliminare il danno della parata, il Just Guard che non è nient’altro che una seconda parry e il Dead Angle Attack che ci permette di eseguire un efficace contrattacco durante una lunga combo avversaria.

Una miriade di meccaniche…

Chiaramente GUILTY GEAR non è solo difesa, anzi tutt’altro, il gioco punta quasi esclusivamente sull’attacco e infatti abbiamo il R.I.S.C. level, un indicatore che aumenta a ogni parata, aumentando di conseguenza il danno subito con il colpo successivo; infine troviamo la Negative Penalty che ci impedisce di giocare troppo sulla difensiva. Quando si usa uno stile di gioco troppo “a tartaruga”, questa meccanica fa sì che la nostra barra Tension si svuoti e, per un periodo di tempo limitato, sia anche più difficile da riempire.

Non mancano infine le Instant Kill, mosse speciali che, come si intuisce facilmente dal nome, ci danno l’opportunità di uccidere l’avversario con un singolo colpo. Non sono ovviamente semplici da mettere in combo e se si sbaglia a eseguire il colpo, la barra Tension viene eliminata per tutto il match.

Modalità

Non mancano chiaramente le modalità basilari per ogni picchiaduro, come l’Arcade, il Versus 1 vs 1 o l’online, ed è proprio qui che andremo a spendere qualche parola. La modalità online, proprio come abbiamo già visto e apprezzato in BlazBlue Central Fiction, non si limita alle sole schermate; le stanze saranno infatti delle vere e proprie aree di gioco dove, con il nostro piccolo avatar personalizzabile, potremo muoverci liberamente, parlare con i vari utenti presenti, pescare oggetti in-game, dare due calci al pallone e ovviamente, sedendoci su una qualsiasi postazione libera, sfidare chiunque a una sana scazzottata virtuale.

Tra le varie modalità offline presenti troviamo una gradevole aggiunta, si tratta infatti del M.O.M. Mode che, ancora una volta, come già visto in BlazBlue, trasforma il titolo in un mix tra picchiaduro e GDR dove sarà necessario sconfiggere avversari guidati dalla CPU, nel tentativo di ottenere punti esperienza per potenziare i nostri eroi. Abbiamo poi le ormai immancabili Challenge che, data la difficoltà del titolo, ci faranno imprecare non poco (chiaramente anche i nuovi personaggi vengono aggiunti alle sfide, giusto per non farsi mancare nulla) e una interessante modalità chiamata Mission Mode, dove ci viene chiesto di risolvere svariate situazioni in cui potremo incappare durante le varie partite.

Anche il roster non delude e, con l’aggiunta di Baiken e Answer, si raggiunge quota 25 lottatori; inoltre, compresi nel prezzo del DLC, vengono automaticamente aggiunti anche i personaggi scaricabili del titolo base, come Dizzy e Haehyun. Come abbiamo già potuto apprezzare nel precedente capitolo Sign, Arc System sfrutta uno stile grafico in 2.5D, il combattimento vero e proprio si svolge in stage interamente in 2D ma, in alcune occasioni, come nelle varie intro o nei Dust, la telecamera si sposta mostrando personaggi interamente sviluppati in 3D.

Trofeisticamente parlando: Platino rivelato

Fortunatamente Arc System titolo dopo titolo, rende l’ottenimento del trofeo di Platino sempre più semplice ma, rispetto alla saga di BlazBlue, non è certo regalato. GUILTY GEAR Xrd Revelator ci offre la possibilità di recuperare 43 trofei Platino compreso e, oltre a completare le varie modalità offline presenti, sarà necessario spendere qualche ora online per disputare 200 partite e raggiungere il grado 20. Niente di impossibile, ma data la scarsità di utenti online, è altamente consigliabile trovarsi con un amico.

VERDETTO

GUILTY GEAR Xrd Rev.2 è un titolo più che eccellente, pieno di meccaniche più o meno complesse e dà al giocatore l'opportunità di muoversi come meglio crede nell'area di gioco senza alcun limite. Purtroppo le troppe possibilità date scoraggiano molti utenti e la community europea è praticamente inesistente. Acquistando il gioco mettete in conto di giocare quasi esclusivamente con giapponesi che, dato il loro livello di esperienza, vi distruggeranno senza battere ciglio.

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.

1 commento

Comments are closed.