Primo PianoJoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle - Recensione

JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle – Recensione

Publisher: Namco Bandai Developer: CyberConnect 2
Piattaforma: PS3 Genere: Versus Fighting Giocatori: 1-2 (anche online) PEGI:12

A distanza di quasi 8 anni dall’ultimo videogame basato sull’universo di JoJo, la saga basata sul manga disegnato da Hirohiko Araki ritorna con un nuovo capitolo sviluppato da CyberConnect2, gli sviluppatori, tra gli altri, dei vari Naruto pubblicati su PlayStation 3, per celebrare il 25° anniversario dall’uscita del primo volume de “Le bizzarre avventure di JoJo”.

jojo's-bizarre-adventure-cover-000

Più son bizzarri meglio è

Per chi non conoscesse il fumetto, questo tratta le peripezie della famiglia Joestar. Stiamo parlando di otto serie separate, ognuna delle quali si sofferma sulle avventure di uno diverso dei suoi componenti, in un diverso momento storico: caso strano del destino, tutti i protagonisti ottengono in una maniera o nell’altra il nomignolo JoJo. Gli iniziali antagonisti sono Jonathan Joestar e Dio Brando, i quali genereranno poi vari eredi che si daranno battaglia nelle pagine del manga.
Dopo questa breve introduzione, passiamo a parlare del gioco. Si tratta di un fighting game di matrice classica, con un’accattivante grafica in cel-shading che riesce a rappresentare al meglio lo stile unico e particolare del manga. Sotto questo punto di vista, i ragazzi di CyberConnect hanno svolto un ottimo lavoro, dal momento che i fan della serie saranno in grado di apprezzare ogni più piccolo dettaglio, posa e mossa dei propri eroi, mentre chi si accosta per la prima volta al bizzarro universo di JoJo sarà catturato dal suo stile unico e inimitabile.
Sia grafica che sonoro sono ad altissimi livelli. All’interno del gioco ogni mossa è accompagnata da effetti visivi e sonori ottimamente realizzati e dettagliati. A seguito di alcune particolari mosse appariranno anche dei kanji per aumentare la spettacolarità visiva di ogni colpo andato a segno. Durante i combattimenti vi sono varie musiche di sottofondo, dallo stile rock, che esaltano al meglio l’azione concitata e frenetica delle battaglie. La scelta del cel-shading, inoltre, riproduce al meglio lo stile del manga, così come la scelta di integrare alcuni particolari eventi che avverranno nelle arene con delle immagini in sequenza tratte direttamente dal fumetto, cosa che aumenta il coinvolgimento del giocatore.
Ognuno dei 40 personaggi del roster (di cui per ora 8 ottenibili tramite DLC, e con altri in arrivo prossimamente) è caratterizzato alla perfezione, riproducendo fedelmente le mosse eseguite nel fumetto, a partire da Dio Brando per arrivare fino al curioso maestro Will Antonio Zeppeli. Oltre alle mosse, anche le pose assunte dai personaggi durante i combattimenti, le frasi pronunciate, le provocazioni utilizzate (sì, si può anche provocare l’avversario) sono prese fedelmente dal fumetto, sottolineando ancora una volta come CyberConnect si impegni veramente molto nelle sue trasposizioni videoludiche da manga di successo.

Jotaro Kujo: uno dei personaggi più emblematici!
Jotaro Kujo: uno dei personaggi più emblematici!

Lo stesso vale per le arene di gioco, davvero ben caratterizzate e, soprattutto, interattive: in ognuna di esse è presente un “pericolo”. Queste particolari azioni sono attivabili dopo che uno dei due avversari viene steso all’interno di un cerchio illuminato in una zona dell’arena, dando luogo a un evento unico (e molto spesso parecchio divertente) che colpirà una determinata parte del campo di battaglia, arrecando danno a chi malauguratamente si trovasse lì. Detto questo, pur trattandosi di arene vaste e di pregevole fattura, dobbiamo segnalare come pecca un’eccessiva staticità di fondo, senza elementi interattivi o anche solo animati, come invece accade nella quasi totalità dei picchiaduro.

Usa il tuo Stand!

Per quanto concerne la giocabilità, JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle, essendo catalogabile come “fan service”, non passerà certo alla storia per l’innovatività del sistema di combattimento. Si tratta infatti di un classico sistema 2D con l’aggiunta del classico “passo laterale” e la possibilità di ruotare di 360° attorno al proprio avversario. Con la pressione del tasto “X” infatti, il proprio personaggio eseguirà una schivata, spostandosi lateralmente. Legato a questo particolare tipo di movimento, se effettuato appena prima di un attacco, vi sono delle slow motion molto esaltanti, soprattutto se eseguite contro avversari umani.
I personaggi hanno poi due tipi di mosse finali. Quelle di primo livello sono chiamate Heart Heat Attacks, quelle di secondo livello Great Heat Attacks: per eseguirle sarà necessario aver caricato una barra di energia sfruttando le combo del proprio personaggio o subendo danni dal nemico. Ogni mossa è caratterizzata da animazioni con elevato tasso di spettacolarità, ben realizzate e ottimamente integrate all’interno degli scontri. Il giocatore, inoltre, durante il combattimento, potrà utilizzare un tasto di “Stile”, che produrrà effetti diversi in base al personaggio. Alcuni si metteranno in una particolare posa e potranno ricaricare la propria Heart Heat Bar, altri invece (la maggior parte, a dire il vero) potranno evocare uno “Stand” che combatterà al proprio fianco permettendo di eseguire delle mosse uniche.

JoJo mossa finale
Jonathan Joestar carica il suo Sunlight Yellow Overdrive

Il sistema delle combo presente nel gioco è abbastanza semplice, e concerne in 3 tipi di attacchi (Forte, Medio e Debole) che possono essere concatenati per ottenere varie sequenze di attacco. Sotto questo punto di vista il gioco non è profondo come altri picchiaduro, ma permette ad ogni tipo di giocatore, anche a quello magari inesperto, di avvicinarsi al videogioco. Ciò non toglie che vi siano anche delle combinazioni più complicate per chi volesse padroneggiare al meglio i moveset dei vari personaggi, anche se è evidente che la spettacolarità sia stata preferita alla profondità di gioco.
Infine, possiamo segnalare due particolarità inserite nel gioco, che faranno la felicità dei fan della saga. Una è il cosiddetto “Finale Drammatico”, una particolare cutscene che si attiverà se uno dei due giocatori dovesse riuscire a terminare il combattimento eseguendo una mossa finale, e che richiama scene viste all’interno del manga. La seconda è la “Modalità Rush” che si attiverà quando due avversari si scambieranno una serie di colpi in rapida successione, dando il via a una sorta di Quick Time Event in cui chi riuscirà a premere più volte sul tasto di attacco avrà la meglio.

Jo, Jo e ancora Jo

Passiamo infine ad analizzare rapidamente le modalità di gioco presenti. Abbiamo le modalità Storia, Campagna, Versus, Allenamento, Personalizza, una Galleria contenente modelli 2D e 3D dei personaggi, bozzetti e voci che faranno la felicità dei fan, e il classico menu delle opzioni.
La modalità Versus è la classica modalità a scontro libero nella quale si può sfidare la CPU, un amico od osservare lo scontro tra 2 personaggi controllati dalla CPU. Per quanto riguarda la modalità Campagna,  si tratta di una serie di battaglie da combattere online per ottenere ricompense e medaglie. La modalità Allenamento permette di fare pratica con i vari personaggi sbloccati durante la campagna principale, mentre la modalità Personalizza permette di scegliere le mosse di provocazione che ogni personaggio effettuerà, di vedere le medaglie ottenute nel corso del gioco e di modificare la propria scheda giocatore, che risulterà visibile online.

Jojo modalità storia
Nella modalità storia si passerà dai mafiosi agli scontri a cavallo… Provare per credere!

Infine, la modalità Storia è ovviamente la colonna portante del gioco. Essa si articola in 8 capitoli, che narrano ognuno le vicende di un membro della famiglia Joestar, a partire dallo scontro tra Jonathan e Dio, fino ad arrivare agli ultimi scontri della saga, come quello tra Jhonny Joestar e Diego Brando. Ogni capitolo si divide poi in vari scontri singoli che richiamano uno dei combattimenti visti all’interno del manga, ognuno con obiettivi segreti ottenibili dal giocatore. Molto spesso le battaglie sono influenzate da qualche parametro che rende lo scontro più interessante, come ad esempio la rigenerazione della salute del nemico o la partenza con metà della salute iniziale. L’unico difetto riscontrabile è la scelta fatta dagli sviluppatori di non introdurre né filmati, né immagini legate al fumetto per introdurre alla storia. Gli eventi sono narrati durante il caricamento pre-combattimento con una serie di scritte a schermo che poco valorizzano l’intrigante storia di JoJo.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=hATyU-bb1gc

Commento finale

JoJo’s Bizarre Adventure: All Star Battle si rivela essere un ottimo picchiaduro “causal”. I puristi del genere potrebbero non gradire l’eccessiva semplicità dei comandi e del sistema di combo, ma in sostanza si tratta di un gioco molto valido, divertente, e soprattutto che esalta al massimo le caratteristiche del manga, ossia l’azione, lo stile… bizzarro e dei personaggi accattivanti. I fan adoreranno l’atmosfera, le citazioni, e le voci originali dei protagonisti (ottimamente sottotitolate in italiano, con audio in giapponese). Chi invece vi si approccia senza aver mai letto nulla delle Bizzarre avventure di JoJo potrebbe suo malgrado ritrovarsi a leggere il fumetto. Cyberconnect2 ha messo tanto cuore in questo titolo, riuscendo a ottenere un picchiaduro divertente e godibile da chiunque, e che rende veramente onore a questi 25 anni di Jojo.

8/10

Articoli correlati

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.