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LEGO Lo Hobbit – Recensione

Publisher: Warner Bros. Interactive Developer: TT Games
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3 e Vita) Genere: Action Adventure Giocatori: 1-2 PEGI: 7

LEGO Lo Hobbit non è il primo episodio next-gen della serie. Prima abbiamo apprezzato LEGO Marvel Super Heroes, dopo The LEGO Movie Videogame. In entrambi i casi, però, le versioni da noi testate erano ancora quelle PlayStation 3. Stavolta, invece, in occasione di un’altra full immersion nei mondi tolkeniani, abbiamo deciso di aggiornarci per raccontarvi come se la cavano i ragazzi di Traveller’s Tales, faccia a faccia con PlayStation 4. Buona lettura con la nostra recensione!

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Tra Gollum e Smaug

LEGO Lo Hobbit, come da tradizione per la serie, prende spunto da una licenza ampiamente diffusa e conosciuta, in questo caso quella di Lo Hobbit, per riplasmarla totalmente in salsa ironica e a suon di mattoncini danesi. L’oggetto della parodia, questa volta, sono i due film finora usciti, tratti dal libro di J. R. R. Tolkien, “Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato” e “Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug”, in attesa della terza pellicola che andrà a completare la trilogia (e che sarà disponibile per gli acquirenti del gioco come DLC). Le peripezie narrate sono antecedenti a quelle che abbiamo potuto vivere nella trilogia per così dire “originale”, de “Il Signore Degli Anelli”, e i collegamenti non mancano. Il protagonista è infatti il caro Bilbo Baggins, strappato dalla quotidianità della Contea dal potente stregone Gandalf, che, dopo qualche insistenza, convincerà il suo piccolo amico a prendere parte ad un’avventura straordinaria, in compagnia di un gruppo di Nani capeggiati dallo scontroso ma valorosissimo Thorin Scudodiquercia.
Senza sbilanciarci oltre, in merito alla trama, che conoscerete se avete avuto modo di leggere il libro o visionare i film, dobbiamo constatare che le sequenze narrative messe in atto dagli sviluppatori risultano ancora una volta ispirate, cinematografiche e frizzanti come sempre, ma che in sé la vicenda di “Lo Hobbit” non riesce a coinvolgere come i precedenti episodi della serie, fossero essi “originali” (LEGO Batman 2 DC Super Heroes, LEGO Marvel Super Heroes) o trasposizioni videoludiche in senso stretto (LEGO Harry Potter, LEGO Il Signore Degli Anelli). Stesso dicasi per le ambientazioni e il conseguente level design, mai troppo fantasioso: le colpe vanno però attribuite alla licenze stessa piuttosto che ai talentuosi ragazzi di Traveller’s Tales, che hanno fatto tutto quanto era in loro potere.
Proprio in quest’ottica, LEGO Lo Hobbit, almeno a livello di gameplay, è tra i migliori di tutta la serie. La formula è praticamente la solita (e forse sarebbe il caso di rinnovarla?), con l’alternarsi di un buon numero di livelli –  anche piuttosto lunghi – da completare a suon di piattaforme, enigmi e semplici scontri con nemici più o meno pericolosi, e la Terra di Mezzo da esplorare in totale libertà, con tanto di numerose sub-quest da completare.

Un osso duro. Ma l'attacco di coppia ci viene in soccorso!
Un osso duro. Ma l’attacco di coppia ci viene in soccorso!

Tre sono le principali introduzioni attuate a livello strettamente ludico: uno, l’attacco di coppia, praticamente fondamentale negli scontri con i boss; due, la presenza di quick time event più corposi, legati ad alcune sequenze celebri, come quella del banchetto a casa Baggins; tre, il crafting, legato al “bottino LEGO” recuperato dalla distruzione di oggetti o nemici. Nessuna di queste aggiunte risulta dare una marcia in più al titolo, ne converrete, ma la varietà complessiva sicuramente ne giova.
Numerosissime come sempre ma meno varie che in passato sono le abilità per le quali i diversi personaggi si caratterizzano, vuoi per un effetto deja-vu con il non troppo remoto LEGO Il Signore Degli Anelli, vuoi per il fatto che la maggior parte dei personaggi da noi controllati si rivelino essere nani. Anche in questo caso, come in quelli sopra citati, ci risulta veramente difficile dare qualche colpa agli sviluppatori, che si sono ritrovati per le mani del materiale poi non molto brillante.

Bilbo next-gen

Come detto nell’introduzione, questo è il primo episodio LEGO che qui dalle parti di PlayStation Bit abbiamo avuto il piacere di provare per la nuova generazione di console, in particolare, dato il tenore del sito, per PlayStation 4. Siamo d’accordo: nel caso in cui vogliate mostrare a parenti o ad amici i muscoli della nuova arrivata in casa Sony, LEGO Lo Hobbit non è il titolo più adatto. Probabilmente vi converrebbe di più virare verso il recente inFAMOUS: Second Son.

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Difficile non avere voglia di provarlo… vero?

Rimane il fatto, però, che LEGO Lo Hobbit, in movimento, sia un autentico spettacolo per gli occhi, e, specie se messo a contatto con gli altri episodi usciti per PlayStation 3 del brand, il salto in avanti è evidentissimo.
Più che di impatto visivo in senso stretto, la potenza di PlayStation 4 si fa apprezzare nei dettagli numerosissimi, nella fluidità impressionante, negli effetti di luce decisamente riusciti e nella nitidezza globale sullo schermo. I risultati ottenuti sono molto più vicini al recente film dedicato ai LEGO, piuttosto che ai videogiochi usciti nella ormai scorsa generazione di console: vedere per credere. Solo elogi si merita anche la colonna sonora, che, d’altra parte, è quella originale, splendida, delle pellicole cinematografiche, e di alta fattura si rivela essere anche il doppiaggio, come sempre del resto da quando i nostri omini LEGO hanno avuto in dono la parola da parte dei loro creatori, lo studio di sviluppo Traveller’s Tales.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=ixOeExbhuvA

Commento finale

LEGO Lo Hobbit è uno degli esponenti della serie più solidi a livello di gameplay e di meccaniche interne. In versione next-gen, inoltre, il comparto audiovisivo risulta essere di una bellezza davvero stupefacente, tant’è che spesso procederete nell’avventura solo per apprezzare l’amore per il dettaglio messo in campo dagli sviluppatori e la piacevolezza visiva data da personaggi e ambientazioni in movimento. I problemi sono dati da una licenza, con cui TT Games ha dovuto lavorare, decisamente non all’altezza: trama scialba, ambientazioni non troppo ispirate, personaggi piuttosto anonimi e di conseguenza abilità specifiche dei personaggi poco fantasiose e molto ripetitive. Come se non bastasse, il terzo film con tutta probabilità sarà sotto forma di DLC a pagamento… Consigliato a chi adora Tolkien e i mattoncini LEGO.

7/10

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.