PS3Mortal Kombat - Recensione

Mortal Kombat – Recensione

Publisher: Warner Bros Developer: Netherrealms Studios
Piattaforma: PS3 Genere: Picchiaduro Giocatori: 1-4 (Online: 2-4) PEGI: 18 Altro: 3D

Ogni volta che viene annunciato un nuovo capitolo di Mortal Kombat non si sa bene se è il caso di festeggiare o, al contrario, di deprimersi di fronte agli insuccessi che accompagnano la saga da parecchi anni. Questa volta però la storia è diversa, e possiamo dirlo ad alta voce sin dall’inizio: Mortal Kombat è tornato!

Choose your destiny

Sei il papà di Mortal Kombat e vedi che il tuo gioiellino perde valore e fascino anno dopo anno. I fan sono sempre più delusi e la saga non sembra riuscire a stringere un buon feeling con le meccaniche 3D. Cosa fai? Il destino del picchiaduro più sanguinoso della storia è nelle tue mani e devi prendere una scelta. Potresti decidere di puntare nuovamente su un approccio classico dei picchiaduro 3D cercando di migliorare tutti gli aspetti che non andavano bene negli ultimi capitoli, o puoi scegliere di tornare alle origini, riportando allo splendore quello che tutti ricordano come una pietra miliare dell’industria videoludica. Sei Ed Boon, ami Mortal Kombat, e ovviamente hai optato per la seconda opzione. Quello che abbiamo di fronte non è un picchiaduro esente da difetti, e c’è ancora qualcosa da sistemare qua e là, ma per la prima volta dopo tanti – troppi – anni, ci ritroviamo a giocare un nuovo Mortal Kombat con il sorriso stampato in faccia.

Finalmente il ritorno su due assi!

Iniziamo analizzando la modalità Storia, un vero passo avanti per l’intero genere dei picchiaduro: il team Netherrealm Studios ha visto del vecchiume nella solita formula “scegli il combattente, affronta sette nemici, guarda la sequenza finale”, ed ha così deciso di provare una nuova soluzione, ovvero quella di creare una storia comune in cui verranno coinvolti tutti i personaggi del gioco. In questo modo arriveremo alla fine degli eventi avendo testato con mano tutti i combattenti, esplorandone le varie peculiarità e scoprendo i diversi aspetti dei loro background. Perchè Jax ha le braccia bioniche? Perchè Kabal ha la maschera? Perchè Sektor e Cyrax sono dei cyborg? Tutto alla fine ha un senso, e la trama si rivela essere anche più interessante di quella offerta da tanti giochi che, al contrario dei picchiaduro, dovrebbero puntare maggiormente sulla stessa. Unica vera pecca che affligge il gioco nella sua integrità è un doppiaggio a tratti ridicolo che rovina totalmente l’atmosfera di Mortal Kombat: è quindi consigliatissimo modificare la lingua della vostra PS3 da italiano a inglese e, se ce ne fosse bisogno, attivare i sottotitoli. Per confezionare la modalità Storia, il team di sviluppo ha deciso di proporre tutti i più importanti personaggi della saga in segno del tanto decantato ritorno alle origini, iniziando da Reptile, per arrivare ad Ermac, Goro, Kintaro, Noob-Saibot, Nightwolf, Smoke e chi più ne ha più ne metta.

Outstanding

Il reboot di Mortal Kombat fonda le sue radici su un passo indietro verso le meccaniche di combattimento su due dimensioni, rimuovendo gli spostamenti in profondità ed esaltando le dinamiche di gioco appartenenti ai primissimi capitoli della saga. Il sistema di combattimento risulta avere quella leggera macchinosità che da sempre contraddistingue la saga, ma è stato farcito da alcuni nuovi elementi che per certi versi lo rendono unico. Ruolo fondamentale durante tutti gli scontri ha la nuova barra di energia posta nella parte inferiore dello schermo, suddivisa in tre parti che si andranno caricando subendo danni o performando combo particolarmente convincenti. Il primo terzo viene sfruttato per eseguire mosse speciali potenziate, accompagnando le combinazioni di pulsanti con la pressione del tasto R2. Arrivati a due terzi della barra, invece, potrete effettuare la classica Combo-Breaker con R2 ed il tasto direzionale relativo alla posizione del vostro avversario. Una volta che la barra di energia sarà totalmente carica, sarà il momento delle violentissime mosse X-Ray, principale innovazione di Mortal Kombat che, oltre ad aumentare esponenzialmente il tasso di violenza del gioco, offre un maggior dinamismo negli scontri.

Un'immagine statica di una mossa X-Ray non le può rendere giustizia

Premendo in contemporanea L2 + R2 il vostro personaggio effettuerà una brutale mossa a cui seguiranno effetti audio-visivi piuttosto forti: mai prima d’ora la frantumazione delle ossa era stato riprodotto con tanta cura in un videogame. Data la forte potenza di queste mosse, esse stesse saranno in grado di svoltare completamente le sorti di uno scontro, rendendo l’azione più avvincente ed intelligente. Una buona dose di profondità che ringiovanisce Mortal Kombat ma non lo snatura nella sua originale essenza. Impossibile però non segnalare quella che è la più forte nota dolente del gioco, ovvero la mappatura dei comandi: nonostante il titolo funzioni globalmente bene, risulta davvero astruso parare con il tasto R2, vuoi per il posizionamento del tasto in questione, vuoi perchè la parata dovrebbe essere la mossa più rapida ed intuitiva in un gioco di combattimento. Dopo ore e ore di gioco ci si abitua anche a questo, ma risulta oggettivamente una scelta di gameplay atipica e abbastanza scomoda, soprattutto per chi è da sempre abituato a pararsi premendo dal d-pad la direzione opposta alla nostra.

I costumi sono creati con una cura magistrale

Abbiamo parlato di ritorno alle origini, e cosa c’è di più importante per Mortal Kombat se non le Fatality? Per chi non avesse vissuto sulla Terra fino ad oggi, le Fatality altro non sono che violentissime mosse che potremo effettuare alla fine di ogni incontro tramite la pressione di una successione di tasti più o meno difficile. Nonostante alcune di esse non siano particolarmente brillanti (addirittura quella principale di Shang Tsung è stata rippata dalla fatality di Joker in Mortal Kombat vs DC Universe), la fattura della maggior parte di esse è davvero di altissimo livello. Ai litri di sangue si affianca l’ amputazioni di arti e, in alcuni casi, lo sbudellamento del nostro povero e sfortunato avversario. Oltre ad essere parzialmente raccapriccianti, le Fatality riusciranno anche a strapparvi più di un sorriso, soprattutto se starete giocando in compagnia di amici. A sorpresa arriva anche l’inserimento delle Babality – demenziali mosse con cui riuscirete a trasformare il vostro avversario in un neonato – e le Stage Fatality – mosse contestuali in relazione allo stage in cui vi troverete. La violenza raggiunge sempre livelli altissimi, ma in alcuni casi saranno proprio le mosse X-Ray ad essere le più impressionanti, ed in particolare segnaliamo quelle di Kitana e Kano: sarà davvero difficile rimanere indifferenti alle immagini su schermo!

Scalata verso la vetta

Altra interessante trovata del team Netherrealm Studios è sicuramente la Torre delle Sfide, una modalità inedita per Mortal Kombat che, oltre ad aggiungere diverse ore di gameplay al gioco, apre il titolo a fresche e inaspettate varianti di gameplay. Una dopo l’altra dovrete affrontare 300 sfide in cui vi verrà richiesto di completare diversi obiettivi, spesso all’insegna del puro divertimento: “uccidi l’avversario con lo schermo sottosopra”, “uccidi l’avversario senza usare mosse speciali”, “uccidi l’avversario mentre la tua barra vita va costantemente diminuendo” sono solo pochissimi esempi di ciò che vi verrà richiesto in questa modalità di gioco. Alle semplici sfide di combattimento vanno ad aggiungersi le immortali sfide “Test your Might” e “Test Your Sight” a cui si aggiungono “Test Your Strike” e “Test Your Luck”. L’ultima, in particolare, avvia una slot-machine all’inizio di uno scontro, portando sul campo di battaglia diverse variabili in grado di modificare totalmente l’aspetto tecnico della partita.

Le variabili aumenteranno in base alla vostra posizione nella Torre

Insomma, tantissima materia prima in grado di appassionare i videogiocatori che avranno come obiettivo quello di raggiungere la vetta della torre. E’ quindi evidente un tasso altissimo di fan-service svolto dal team di sviluppo, che ha incluso elementi storici della saga come l’apparizione di Dan Forden dopo alcune combo e la classica frase “Toasty” a seguire, e che ha fatto di tutto per realizzare un’esperienza dedicata sia a chi da sempre ama la saga sia a chi gli si è avvicinato soltanto adesso.

Commento finale

Come accennato nell’introduzione, Mortal Kombat ha qualche sbavatura, ma non può che essere premiato per essere riuscito nell’intento di risollevare le sorti di una saga storica ormai data per morta. Tantissime ore di gioco a cui si sommerà l’esplorazione della Kripta – anche questa presente nel gioco in una forma più semplice ed intuitiva – e la modalità online. Mortal Kombat permette inoltre, grazie all’inedita modalità Tag, di giocare insieme a tre vostri amici, in modo da condire le vostre serate di sangue e violenza. Per completare quello che è già un ottimo quadro, va segnalata la presenza del 3D Stereoscopico e di Kratos in esclusiva per la versione PS3. Cosa aspettate? Mortal Kombat è finalmente tornato!

8/10

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Alex Camilleri
Fondatore e admin. Nel lontano 2008 apre UPSBlogIt, un blog personale dedicato al mondo PlayStation. Il progetto cresce rapidamente ed evolve dopo tanti anni in PlayStationBit. Adesso sviluppa videogiochi.