Primo PianoMotoGP 13 - Recensione

MotoGP 13 – Recensione

Publisher: Milestone Developer: Milestone
Piattaforma: PS3, PS Vita Genere: Racing Giocatori: 1-2 (Online: 2-12) PEGI: 3

Indubbiamente, anche grazie ai grandi campioni nati nel nostro paese, in Italia il motociclismo è uno degli sport più seguiti, e sapere che lo sviluppo del brand che più lo rappresenta torna ad essere compito Milestone non può che farci ancor più piacere. Dopo essersi dedicati a SBK, MUD e WRC, e dopo aver visto due o tre capitoli della serie, sviluppati da Capcom, non propriamente entusiasmanti, finalmente il team milanese torna a fare quello che gli riesce meglio, e questo MotoGP 13 è stato sviluppato con l’intenzione di risollevare il brand e rispondere alle moltissime richieste dei fans. Sarà riuscito lo studio italiano a soddisfare le aspettative?

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E Rossi c’è!

I campionati giocabili sono tre: la MotoGP, la Moto 2 e la Moto 3. Il primo, quello più ostico, anche per quanto riguarda i controlli e le attenzioni che richiede, vedrà Valentino Rossi di nuovo in sella alla Yamaha, che dopo due anni di digiuno marcato Ducati, affidata ora a Dovizioso, ha tanta voglia di riscatto; dovrà comunque guardarsi le spalle da Lorenzo, Pedrosa e il giovanissimo Marquez, che con la sua nuova Honda cercherà di farsi valere anche in Moto GP. Anche la Moto 2 e la Moto 3 non saranno da sottovalutare, e la presenza di tutti i piloti ufficiali per ogni categoria non può che rendere ancora più competitiva ogni gara.
Fin dall’inizio, il gioco appare ben strutturato, e il menù inziale ci propone cinque  principali modalità di gioco: gara veloce, gran premio, campionato, carriera e multigiocatore online e offline. Le prime due ci faranno scendere in pista in gara singola, mentre il campionato e la carriera ci permetteranno di giocare molto più a lungo. Ogni gara che porteremo a termine con successo ci frutterà dei punti, che serviranno per aumentare il nostro livello GP, unico modo con la quale sarà possibilea ampliare il contenuto del gioco, con nuovi caschi, piloti ufficiali, ed extra di ogni tipo.

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Rossi è tornare alla Yamaha. Riuscirà a vincere? Che poi questo è Lorenzo, dunque chiss… ehm!

Tra le modalità di gioco elencate, una menzione speciale va fatta a quella più importante, ossia la modalità Carriera. Appena inizieremo a giocare, ci verrà chiesto di creare e personalizzare un pilota, che useremo per provare la scalata al successo. Partendo dalla Moto 3, l’obiettivo sarà quello di farsi notare il più possibile dalla gente che conta (chissà che cosa è, poi che conta… mah! ndD), cercando di mettercela tutta per portare a termine gli obiettivi che il team si è prefissato. Tra una gara e l’altra, sarà possibile gestire il rapporto con i fan tramite le opzioni social, controllare la classifica, leggerci un giornale o personalizzare ulteriormente il nostro pilota.
Infine troviamo il multyplayer, che ci offre la possibilità, se neanche più il computer riesce ad impensierirci, di poterci confrontare con un massimo di undici accanitissimi avversari in partita veloce oppure in campionato. Tralasciando i rari momenti in cui vedremo i piloti scattare per colpa di un po’ di lag (di cui Milestone non può aver colpa), la modalità appare ben struttura, e, riuscendo a non annoiare, allunga di molto la longevità del titolo.

Ogni pilota ha uno stile di guida differente. Voi quale preferite?
Ogni pilota ha uno stile di guida differente. Voi quale preferite?

Uno su mille ce la fa

Con il ritorno del team di sviluppo milanese, la qualità del gameplay cambia radicalmente, facendo ritornare la serie di MotoGP tra le grandi. Il sistema di guida è molto ben fatto, con una marea di controlli e opzioni settabili, e in base alla vostra esperienza in questo genere di giochi, sarà possibile attivare cambio, traiettoria e freni automatici, cambiare la fisica applicata durante la gara, abilitare i guasti alla moto e le bandiere disciplinari, giusto per non farci mancare nessun imprevisto. Ovviamente meno di questi aiuti sceglierete,  più sarà difficile portare a terminare con successo la gara, anche se per eventuali errori in pista l’opzione “rewind” correrà in nostro aiuto, permettendoci di riavvolgere il tempo per aggiustare il tiro durante una curva, frenare meno a fondo a fare attenzione a piloti impazziti in arrivo dalle retrovie. Infatti, sebbene l’intelligenza artificiale, alle difficoltà più elevate, risulti ben sviluppata e realistica, alcune volte i nostri avversari tenteranno dei sorpassi molto improbabili, e ovviamente saremo noi a pagarne le conseguenze.
Per quanto riguarda la struttura delle gare, anche in questo caso si avrà molta libertà di scelta. Prima dell’inizio di ogni corsa, sarà possibile decidere se correre solo la gara ufficiale, partendo quindi dal fondo della griglia, tentare un piazzamente migliore gareggiando anche durante le qualifiche, o farsi il week-end completo, con l’aggiunta di prove e warm up.
Per tutti i più esperti, se ve la sentite e non avete paura di sbagliare, prima dell’inizio di ogni sessione, il gioco ci permetterà di cambiare l’assetto della nostro moto, con o senza l’aiuto del tecnico. Se invece vi fidate delle impostazioni di default, scelte in automatico in base al circuito e alle condizioni meteorologiche, basterà salire in sella e accendere il motore.

I modelli delle moto sono molto realistici.
I modelli delle moto sono molto, molto realistici

Chi va piano, va sano e va lontano

Alla base di un buon gioco di motociclismo, non può non esserci uno sviluppo della fisica dei movimenti ben pensato. Tralasciando qualche rarissimo caso in cui ci troveremo sbalzati dalla moto per dinamiche non proprio realistiche, gli urti con le altre moto sono resi molto bene, e se si sceglierà di garaggiare con l’impostazione “fisica pro”, si dovrà fare attenzione a non dare troppo gas in curva, o a non piegare troppo se non si vorrà finire fuori pista. Inutile dire che il tutto viene reso ancora più difficile dalla pioggia, che in alcuni circuiti e con le curve giuste potrebbe costringervi a sprecare tutte le vostre possibilità di rewind.
Gli unici due veri punti deboli di MotoGP 13 riguardano il motore grafico e il sonoro. Anche se circuiti, moto e piloti sono molto ben progettati e fedeli ai corrispettivi reali, alle volte sarete costretti ad assistere a dei fastidiosi pop-up (soprattutto nei box) e a cali di frame rate, più frequenti in caso di pioggia. Per il resto, non si notano altre gravi mancanze grafiche, e anche la nuova visuale casco, che ci permetterà di correre vedendo la pista con gli occhi del pilota, è molto piacevole. Infine, anche se in un gioco del genere non ci si sofferma di certo ad ascolare la colonna sonora, questa risulta abbastanza anonima, e anche il tanto atteso commento di Guido Meda si riduce a due o tre frasi fatte a inizio e fine gara, che ci costringerà a sentire per tutta la durata della corsa, giustamente dopotutto, solo il rombo dei motori.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=NqvbjT3xRac

Commento finale

A conti fatti, MotoGP 13 risulta essere uno dei più belli e completi giochi del genere usciti per PlayStation 3, se non addirittura il migliore, e basta. Il sistema di guida è completo, le modalità di gioco varie, e il multiplayer molto ben sviluppato. I pochissimi difetti di grafica e sonoro non danno eccessivamente fastidio, e di sicuro non sono riusciti a rovinare l’esperienza di gioco del sottoscritto.

8/10

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