“Caro Stefano, anche stavolta ho deciso di darti ascolto e provare la demo di PES. L’anno scorso nonostante il titolo Konami non fosse perfetto, mi stupì per gli enormi passi avanti fatti rispetto al passato; per questo motivo ho grandi aspettative mentre mi appresto a provare la demo disponibile gratuitamente sul PlayStation Store.”
Come l’anno scorso, dopo l’analisi dell’esperto, arriva il parere della “concorrenza”. Non è un mistero infatti che negli ultimi anni FIFA abbia scalzato PES dal trono di miglior titolo dedicato al calcio, portando con sè molti appassionati. In ogni caso, pur rimanendo fedele al brand EA, bisogna riconoscere gli sforzi fatti da Konami per rimettersi al passo con gli avversari.
Subito in campo
Come in passato la demo di PES punta subito ad immergerci nel gameplay, piuttosto che portarci alla scoperta di modalità rinnovate o completamente inedite. Questa scelta non è casuale, visto che dopo l’ottima edizione passata, Konami è riuscita ancora una volta a migliorarsi sotto questo punto di vista. Tutto quello che ci era piaciuto lo scorso anno è stato potenziato: a partire dalle animazioni, più dettagliate che mai, passando per l’intelligenza artificiale di compagni e avversari, senza dimenticare calci piazzati e palle da fermo già promosse lo scorso anno. Abbiamo notato anche un certo miglioramento nei tiri e nei cross, che oltre ad essere più realistici, sono molto più appaganti che in passato e nei portieri, che di solito in queste demo di settembre si presentavano con la stessa reattività di un bradipo (sia in FIFA che in PES, sia chiaro).
Quello che invece mi aveva meno convinto lo scorso anno era legato alla fase difensiva, fin troppo semplice paragonata a quella offerta dalla concorrenza. Nonostante la base sia rimasta la stessa, anche in questo senso ci sono stati miglioramenti soprattutto per quanto riguarda la fisicità dei giocatori. Ogni contrasto o scontro aereo ci permette di avvertire il peso dei giocatori, alzando sensibilmente il livello di realismo.
Conferme importanti
Graficamente PES 2017 riprende quanto visto nella scorsa edizione, migliorando il tutto senza però stupire particolarmente (almeno in questa versione dimostrativa). Confermato l’ottimo lavoro svolto nella realizzazione dei volti, in cui il rivale FIFA spesso ha ottenuto risultati non esaltanti. Sotto questo punto di vista insomma, soddisfatti ma non troppo dato che Konami è andata sul sicuro piuttosto che rischiare ancora.
Decisamente meglio le squadre con licenza ufficiale, come ad esempio il Barcellona, che ha goduto di un trattamento di favore per la riproduzione dei propri campioni, mentre i giocatori i cui team non si sono dedicati anima e corpo al progetto sembrano al momento penalizzati dal punto di vista grafico, anche se la differenza si nota solo con inquadrature ravvicinate. Lavoro impressionante quello invece svolto su ciò che circonda lo stadio, solitamente terra di nessuno ma questa volta ben caratterizzato dal team di sviluppo.
Cosa comprare?
PES è indubbiamente migliorato e questo fa onore a Konami, visto che già nell’edizione 2016 la software house giapponese aveva svolto un enorme lavoro per rilanciare il brand. FIFA in ogni caso, forte di un nuovo engine di gioco e dell’inedita modalità carriera, rimane un rivale piuttosto duro da battere. Le prime impressioni comunque possono solo far ben sperare gli appassionati di calcio e videogame, visto che anche quest’anno potranno scegliere tra due titoli calcistici di ottima fattura.
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