Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Survival Horror Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 19,99 €
A quasi vent’anni dalla sua uscita, il primo capitolo di Resident Evil è pronto a ritornare su PlayStation con le dovute revisioni tecniche e grafiche. In realtà questa Remaster non riprende il capitolo originale del 1996, ma l’edizione del 2002 che ai tempi cambiò un buon 70% del gioco, rendendolo di fatto un titolo praticamente inedito. Questa nuova versione HD non promette una riprogettazione del titolo, ma alcuni miglioramenti mirati: grafica rimasterizzata in alta risoluzione ed in formato 16:9, introduzione dei tanto amati trofei, comparto audio anch’esso rimasterizzato e soprattutto nuovo sistema di controlli. Il Re dei Survival Horror è rimasto tale o il passare degli anni ha scalfito la maestosità dell’opera di Shinji Mikami?
Indietro nel tempo…
La trama di Resident Evil la conosciamo tutti: 1998 foresta di Raccoon City, il team Alpha della squadra speciale S.T.A.R.S. va alla ricerca del team Bravo, ma per caso (neanche troppo…) si imbatte in Villa Spencer dove scoprirà un terribile segreto. La Umbrella Corporation infatti, utilizza la magione per compiere esperimenti, che purtroppo sfuggono dalle mani dei ricercatori: il risultato è che tutti i “residenti” si trasformano in terribili non-morti pronti ad infestare l’enorme casa (purtroppo, animali compresi). Potremo scegliere all’inizio del gioco se impersonare Jill o Chris e ovviamente, vivremo due avventure parallele ma comunque diverse. Quello che fa più piacere è ritrovare i personaggi di un tempo, meno caricaturali e più carismatici (anche se alcune chicche come il “Jill Sandwich” rimarranno sempre nei nostri cuori) grazie alla revisione dei doppiaggi ed al totale rinnovamento delle animazioni.
Certo, la storia di Resident Evil non sarà mai da Oscar, ma quantomeno riesce ad intrattenere il giocatore ed incuriosirlo con diversi colpi di scena. Per quanto riguarda i nostalgici, non ci sarà alcun problema a rivivere le avventure di Jill Valentine e soci vista la fluidità della narrazione, che in fin dei conti non influenza neanche troppo il gameplay. In fondo il backtracking è il cuore pulsante di questo Survival Horror, quindi rivivere la storia per scoprire nuovi retroscena o dettagli che non si erano notati in precedenza, non dispiace affatto.
Modernità nel rispetto della tradizione
La grande novità di questa edizione rimasterizzata è senza dubbio l’introduzione dei comandi “moderni”: dite addio quindi ai lentissimi movimenti dei protagonisti, anche se come da tradizione non si potrà sparare in movimento. Per i puristi sono disponibili anche i controlli classici, ma l’esperimento di Capcom di rinnovare il titolo per noi è ampiamente riuscito, dato che riesce a rendere meno frustrante la gestione del protagonista favorendo di conseguenza esplorazione azione.
Per il resto “l’anima” del Survival Horror è rimasta invariata, sicuramente grazie alle fantastiche ambientazioni, ma anche per le dinamiche di gioco: tanti enigmi che svariano dalla ricerca di oggetti alla semplice interazione con l’ambiente, mai noiosi grazie ad una difficoltà equilibrata e crescente, tantissimo backtracking visto che dovrete spesso ritornare in zone già visitate per sbloccare nuove porte e ritrovare oggetti mancati o lasciati indietro perchè a corto di spazi nell’inventario e poche, pochissime risorse che andranno gestite in maniera certosina per cercare sopravvivere agli orrori di Villa Spencer.
Parlando proprio della difficoltà, giocando a livello intermedio con un po’ di attenzione non andrete mai in difficoltà, al contrario della modalità difficile e dei successivi livelli di difficoltà (in una modalità tutti i nemici sono invisibili!!) che mettono alla prova l’esperienza e la freddezza del giocatore. Le novità sono tante per chi non si fosse mai cimentato nell’edizione Gamecube: come già detto in precedenza, senza esagerare un buon 70% del titolo differisce dall’originale del ’96 grazie alle ambientazioni che sono state totalmente riviste o addirittura create da zero.
Come non parlare poi, delle tanto amate (e odiate) inquadrature fisse che fanno davvero tanto per l’atmosfera: magari siete in una stanza brulicante di mostri ma non lo sapete perchè la telecamera inquadra il bel visino di Jill e una volta girato l’angolo forse, potrebbe essere troppo tardi per le vostrie coronarie, sia in game che nella vita reale.
Ovviamente non ci stiamo dimenticando di loro, dei veri protagonisti: gli zombie! La nuova edizione, oltre a rendere leggermente più intelligenti e reattivi quelli “originali” ne introduce di nuovi, decisamente più pericolosi e aggressivi (non spaventatevi se qualche non-morto comincia a corrervi dietro!). Anche i boss sono più belli, cattivi e maestosi ma fedelissimi agli originali, che non potranno non farvi scendere una lacrimuccia mentre gli fate saltare le budella con tutto il vostro arsenale.
Tecnicamente rimasterizzato
A livello grafico il paragone va fatto, più che con la versione originale, palesemente obsoleta, con l’edizione del 2002. Il lavoro c’è stato: in particolare i modelli dei personaggi sono stati completamente rivisti, le animazioni sono totalmente inedite, l’introduzione dei 16:9 e il ricampionamento delle texture di oggetti e fondali, ma allo stesso tempo qualcosa manca e si poteva intervenire in maniera più accurata su alcuni fondali e oggetti poco dettagliati e non sempre illuminati alla perfezione.
Capita a volte, che i fondali siano qualitativamente inferiori ai modelli poligonali in maniera eccessivamente vistosa, tanto da far sembrare i personaggi su schermo appartenenti ad un altro gioco. Certo che per un difetto, ci sono di contro almeno altri dieci pregi: uno ad esempio è relativo alle ombre, davvero suggestive anche grazie agli effetti di luce portati dall’esterno. Le vicende infatti, si svolgono durante un temporale e spesso la luce dei fulmini illuminerà gli angoli più oscuri della magione, svelando creature poco raccomandabili. Fantastico il lavoro svolto sul comparto audio; tutto è stato rivisto, ricampionato e migliorato, dal doppiaggio dei protagonisti ai lamenti degli zombie, la sensazione è di essere in un vero film horror.
Extra, bonus e ammennicoli vari
Le edizioni rimasterizzate tradizionalmente offrono contenuti extra per invogliare i giocatori a rivivere avventure del passato con la scusa di un’arma nuova, un oggetto inedito o un costume esclusivo. La novità principale è legata ai costumi, in primis le divise per Jill e Chris viste in Resident Evil 5, già annunciate grazie ad un’iniziativa lanciata dal sito Residentevil.net.
Sbloccabili ed extra sono comunque tantissimi, come i finali. infatti oltre ai già citati costumi, armi bonus e difficoltà aggiuntive verranno sbloccate al raggiungimento di particolari obiettivi in-game. Senza dimenticare i trofei, con una scalata al Platino dedicata solo ai veri hardcore gamer.
Questo è l’unico remastered che serve effettivamente.
Io continuo a sperare che Konami faccia un MGS1 remastered
Spero che questa remastered abbia successo, potrebbe aprire le porte anche per delle future remastered del secondo e magari del terzo capitolo. Questi sono i veri giochi di una volta che mettevano SERIAMENTE paura.
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