Shaun White Skateboarding – Recensione

Sono passati più di 10 anni dall’uscita del glorioso Tony Hawk’s Pro Skater. In questo lunghissimo periodo abbiamo assistito al crollo di un genere che solo negli ultimi anni è riuscito a riprendersi, abbandonando però l’impostazione Arcade che tantissimi amavano. Con l’ottimo Skate di EA, infatti, si è persa quella vena di pura follia che apparteneva all’immortale brand di Activision nato nel 1999, per spostarsi ad un approccio più professionale e simulativo.
Ubisoft ci ha realmente sorpresi con Shaun White Skateboarding, un bellissimo titolo che finalmente porta una ventata di aria fresca al genere, conservando la sua chiara impostazione arcade.

Il Ministero ti osserva

Shaun White Skateboarding è ambientato in una cittadina americana che in passato costituiva un luogo di ritrovo per gli skaters migliori, ma che oggi è dominata dall’insormontabile potere del Ministero. Un po’ come in 1984 di Orwell, l’onnipresenza dei controlli e dello stato d’ordine appiattiscono pesantemente la vita dei cittadini che, omologati ad un insieme di regole anti-skating, affrontano la propria vita con un’indescrivibile monotonia: la città presenta ovunque i simboli del Ministero, i cartelloni pubblicitari ricordano quanto sia dannoso lo skateboarding, tutto è standardizzato, tutti sono vestiti in giacca e cravatta, nessun colore, nessuna emozione, nessuna libertà. Ma come ogni storia di potere vuole, c’è sempre qualcuno che si ribella, qualcuno che dice “no” al Grande Fratello, qualcuno che vuole aprirsi al mondo e condividere la propria creatività con l’universo. Shaun White è uno degli skaters ribelli della città, ed è stato appena arrestato dalle forze della polizia. E’ in questo esatto momento che entriamo in scena noi che, aiutati da altri ragazzi, avremo come unica missione quella di liberare Shaun White, distruggere le catene del Ministero e aiutare tutti gli abitanti di questa città ormai spenta da troppo tempo a riprendere la propria libertà.

La trama del gioco è chiaramente scontata sin dall’inizio, ma viene condita da dialoghi trash ben realizzati (e stranamente ben doppiati) che ricordano per certi versi le assurde situazioni di gioco che venivano proposte nei vecchi titoli dedicati a Tony Hawk: saggi uomini d’affari, divi del sesso e pazzoidi imbranati saranno quindi la chiave per narrare le eroiche imprese del nostro personaggio, idolatrato fin dall’inizio per le sue immense capacità sulla tavola.

Libera la tua Mente

E’ questa la frase che incontrerete più volte nel corso del gioco e che meglio riesce a descrivere lo spirito di Shaun White Skateboarding: in un mondo in cui i cervelli vengono oppressi c’è bisogno di far fluire il proprio genio e modificare la percezione della realtà. Scordiamoci quindi di grindare unicamente su muretti predefiniti o half-pipe già impostati: grazie ad un innovativo sistema  editor in tempo reale, in diverse parti delle aree di gioco saranno disposti dei percorsi modificabili a 360° dal giocatore, che avrà così la possibilità di muoversi liberamente, creando percorsi sempre unici. Se questo non bastasse, ci saranno anche terreni modificabili – un’idea presa da Fracture, ma che stavolta ha veramente un senso – che apriranno le porte ad aree segrete o semplicemente creeranno bivi per diverse strade. Immaginate quindi di trovarvi su una ringhiera che sta per finire, facendo terminare quindi la vostra combo: se è presente il modificatore omni-direzionale, basterà muovere l’analogico sinistro per creare un prolungamento della ringhiera, che potrà a sua volta essere collegato ad ulteriori elementi dello scenario e generare quindi un percorso altrimenti inesistente. Questa caratteristica è stata studiata molto bene perchè, nonostante su schermo appaiano dei segnali per indicarvi i punti di aggancio consigliati, voi sarete comunque liberi di spostarvi in qualsiasi direzione, scegliendo la traiettoria che più vi aggrada. I poteri che vi permetteranno di editare l’universo del gioco verranno sbloccati a poco a poco, ed ognuno di essi contribuirà a rinfrescare e potenziare il gameplay.

Tutte le zone controllate dal Ministero sono caratterizzate da una colorazione insipida e asettica, che riesce a rendere limpidamente il clima del territorio in cui è ambientato il titolo Ubisoft. Realizzando trick sempre più elaborati andremo accumulando Punti Flow utili per ‘ricolorare’ le mappe e riportare tutto alla normalità: l’effetto è molto ben realizzato, e spesso vi verrà voglia di esplorare tutta l’area di gioco piuttosto che dirigervi direttamente all’obiettivo principale per seguire la storia. Scatenando impulsi di creatività ad ogni salto vedrete quindi tutto l’ambiente circostante mutare, e assisterete alla spontanea creazione di rampe, aiuole, alberi e addirittura intere strutture.

Lo skater infallibile

Dopo aver creato il vostro personaggio tramite un editor abbastanza spoglio, si susseguiranno diversi tipi di missione che varieranno dalle più semplici performance di trick alla raccolta di oggetti, da particolari sfide a vere e proprie corse a tempo. La varietà di gioco, quindi, rimarrà sempre su buoni livelli, grazie anche all’inserimento di minigiochi in stile Kula-World e fasi di fuga. Con il completamento delle missioni guadagnerete punti esperienza da spendere per l’acquisto di nuovi trick: il repertorio è abbastanza profondo, e potrete gestire tutte le principali mosse con l’anaologico di destra, spesso affiancato dalla pressione di altri tasti. Le sessioni di gioco saranno inoltre accompagnate da una buona colonna sonora arricchita da brani famosi dei Wolfmother, Kiss, Greenday e tanti altre band famose.

Ma è tutto oro quel che luccica? Se proprio dobbiamo contestare qualcosa a Shaun White Skateboarding, c’è da dire che Ubisoft ha optato per un approccio eccessivamente user-friendly, che non lascerà spazio a fallimenti o gravi errori se non da altezze vertiginose: sebbene, infatti, sia sempre presente la gestione dell’equilibrio sulla tavola, è assolutamente impossibile cadere da essa, cosa che, in tutta sincerità, abbassa fin troppo il livello di sfida del gioco. Nonostante questa ‘infallibilità’ rimuova del tutto il ‘problema frustrazione’ che potrebbe colpire i giocatori meno abili, la scelta migliore sarebbe stata forse quella di impostare un selettore di difficoltà, e far scegliere quindi al videogamer stesso il tasso di sfida da lui richiesto.

La vostra parziale invincibilità troverà però un freno appena deciderete di sfidare altri giocatori nelle diverse modalità online che offre il gioco: negli skate park dovrete veramente dare il meglio di voi per ottenere un Flow più sostanzioso e arrivare a punteggi migliori di quelli degli avversari. I server – come spesso accade con titoli poco sponsorizzati – non sono però pienissimi, e spesso dovrete aspettare un po’ di tempo prima di trovare altri giocatori da sfidare. Questo, allo stesso tempo, permette però di non trovare mai troppo traffico in gioco e annullare la presenza del fastidioso lag, che in molti titoli rovina pesantemente il divertimento in rete.