SingStar Frozen il regno di ghiaccio – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Sony Computer Entertainment Developer: London Studio
Piattaforma: PS3 (disponibile anche per PS4) Genere: Party Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 19,99 €

Dopo essere sbarcato su console di attuale generazione e avere continuato il successo di sempre su quella ormai passata, SingStar torna ancora una volta a costringerci a rovinare le giornate dei vicini di casa con le nostre stonatissime voci. A pochi mesi dall’uscita di SingStar Ultimate Party, dopo 26 milioni di copie vendute nel mondo e 25 milioni di tracce audio scaricate negli ultimi 10 anni, Sony tenta nuovamente il colpaccio con SingStar Il regno di ghiaccio, episodio interamente dedicato dal film d’animazione, campione d’incassi, realizzato da Disney.

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Let it go

Ciò che maggiormente cambia rispetto al capitolo precedente (non molto, a dire la verità, ve lo anticipiamo) è dovuto ad un recente aggiornamento, rilasciato tramite patch poco dopo l’uscita di Ultimate Party, che porta il titolo alla versione 1.03. Gli sviluppatori hanno riproposto delle semplici ma utili feature che gli utenti del gioco certamente apprezzeranno. In primo luogo stiamo parlando della possibilità di cantare una canzone in formato “ridotto”, opposto a quello “esteso”: nel caso in cui abbiate cinque minuti liberi e non vi vogliate perdere tra i gotici paesaggi di Bloodborne o il contesto vittoriano di The Order 1886, questa è la scelta che fa per voi. Avrete infatti la possibilità di cantare il segmento “focale” del brano che preferite, selezionato automaticamente dal gioco, e che quasi sempre corrisponderà, giustamente, al ritornello.
In secondo luogo vede il suo ritorno anche la tanto apprezzata modalità “Battaglia”, che permette di fronteggiarsi a suon di strofe cantate. L’aggiunta non riguarda solo le sfide testa a testa, ma offre l’opportunità anche a due squadre di cantare a squarciagola per prevalere sull’avversario, con tanto di playlist da creare dedicata. Chiudiamo questa carrellata di aggiunte precisando che anche la modalità “Duetto” è stata introdotta, così come sono stati applicati dei miglioramenti di carattere generale alla stabilità del titolo e al supporto dell’App disponibile ancora esclusivamente per Androird e iOS – niente Windows Phone -.

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L’App vi consente di utilizzare il vostro smartphone al posto del più classico microfono, dunque senza sborsare un centesimo in più in relazione al costo del gioco, qualora non lo possediate. Il tempo ha giovato anche a questa decisamente elogiabile funzionalità, visto che rispetto agli svariati test effettuati su SingStar Ultimate Party, l’App ci è sembrata funzionare ancora meglio, arrivando al punto di dovere invidiare ben poco ai suddetti microfoni.
Procede invece ancora piuttosto a rilento l’aggiornamento del catalogo del SingStore per PlayStation 4, non ancora vasto come quello per PlayStation 3 e dunque incapace di fornire a chi sia passato alla nuova generazione di console tutti i brani acquistati in passato. Oltre a questo, il vero tallone d’Achille è l’impossibilità di potere fare girare tutti i propri SingStar per PlayStation 3, non compatibili con la console di ultima generazione.

Canta che ti passa

Arrivando al punto del discorso, SingStar Frozen il regno di ghiaccio offre una decina circa di brani da cantare, tutti ovviamente contenuti nel film d’animazione. Si tratta di un’offerta a dire la verità dignitosa, considerato il prezzo budget che si aggira sulla ventina d’euro, e che farà la gioia dei più piccoli, a cui il titolo è chiaramente destinato. La varietà di generi musicali non manca, e a differenza di SingStar Ultimate Party la quasi totalità dei brani sono in italiano, un’autentica manna dal cielo sempre considerando il target d’utenza: peccato solo che il grosso sia costituito da canzoni destinate alla performance di una voce femminile.

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Si tratta di una scelta palesemente inevitabile dunque non criticabile, visto che le protagoniste sono Anna ed Elsa, ma certo è che avere urlato, almeno una volta nella vita, “in questo remoto regno, la regina sono io”, penso abbia minato per sempre la mia sensibilità personale, ed in maniera difficilmente recuperabile, anche tralasciando il fatto di avere perso otto decimi della – comunque poca – dignità rimasta.
Il gioiello dell’intero corpus di canzoni è comunque, in maniera piuttosto prevedibile visti i 370 milioni di visualizzazioni sul Tubo, “Let it go”, cantata da Demi Lovato – comunque già disponibile anche in SingStar Ultimate Party -, presente sia in versione originale che nella discutibile e non all’altezza cover italiana “All’alba sorgerò”. Tutti gli altri brani (Cuore di ghiaccio, Facciamo un pupazzo insieme?, Oggi, per la prima volta, La mia occasione, Io preferisco le renne, Sognando l’estate, Un problemino da sistemare) sono in ogni caso disponibili, qualora vogliate sollazzarvi per un pomeriggio o due con l’atmosfera di uno degli ultimi classici Disney uscito nelle sale cinematografiche.

VERDETTO

Il più che discreto voto racimolato da SingStar Frozen il regno di ghiaccio tiene conto - e non potrebbe fare altrimenti - del conveniente prezzo budget. Con una banconota da 20 euro potrete portarvi a casa, da cantare, tutti i brani del lungometraggio Disney, circa una decina, in una versione aggiornata della piattaforma SingStar, almeno rispetto all'uscita di Ultimate Party, che offre nuove feature e una compatibilità migliorata con la Mic App. Peccato per la versione PlayStation 4, che non abbiamo avuto modo di provare, ma che risulta "castrata" dalla possibilità di trasferire solo alcuni dei propri brani, precedentemente acquistati, anche sulla console di attuale generazione.

Guida ai Voti

Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.