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SingStar Ultimate Party – Recensione

Publisher: Sony Computer Entertainment Developer: London Studio
Piattaforma: PS3 (disponibile anche per PS4) Genere: Party Giocatori: 1-2 PEGI: 12

La pratica del karaoke, qualcuno lo saprà, o magari lo avrà intuito giocando a Sleeping Dogs, è diffusa soprattutto nell’Estremo Oriente. Da quelle parti, ritrovarsi a cantare tutti insieme è veramente una norma diffusissima. Anche nel Bel Paese però i canterini improvvisati non mancano, anzi: al di là di prestazioni improbabili e decisamente rivedibili sotto la doccia, la moda di cantare in compagnia non è mai venuta meno, a partire dal celebre programma “Karaoke”, per l’appunto, condotto da Fiorello negli anni ’90.

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Un po’ di storia

All’epoca di PlayStation 2 Sony, con un colpo da maestro, si accaparrò le simpatie dell’ondata di casual gamer che di lì a poco avrebbe saturato il mondo videoludico, proprio cavalcando l’onda di questo successo e pubblicando il celebre “SingStar”, franchise divenuto in seguito celebre anche su PlayStation 3 (specie in virtù del SingStore, che rendeva ogni capitolo potenzialmente infinito grazie alla marea di canzoni scaricabili) e ora approdato su PlayStation 4.
La principale innovazione legata a questo nuovo capitolo è senza dubbio l’App scaricabile gratuitamente per Android e iOS, denominata SingStar Mic. Chiunque possegga uno smartphone potrà cominciare a giocare immediatamente dopo avere acquistato il titolo, senza esborsi economici aggiuntivi, come accadeva in passato, quando era obbligatorio possedere gli appositi microfoni. E’ possibile usare, inoltre, qualsiasi auricolare bluetooth o, alla faccia di qualsivoglia forma di dignità, anche l’auricolare da attaccare al DualShock 4 compreso nella confezione di PlayStation 4: se proprio dovete usare un metodo alternativo al classico microfono, comunque, il nostro consiglio è quello di optare per l’App. Quest’ultima brilla per stabilità di connessione alla rete Wi-Fi, alla quale dovrete necessariamente connetterla per “sincronizzarla” con la vostra console: non così positivo invece è il bilancio per quanto riguarda la sensibilità nel “ricevere” la nostra voce, segnato da qualche incertezza, senza però che il divertimento complessivo venga intaccato.

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Al di là di questo, la consolidata formula del party game “canterino” per eccellenza è rimasta la stessa, anzi, è stata aggiornata e migliorata, soprattutto a livello di interfaccia. I menù risultano estremamente essenziali, stilosi e godibili, ed inoltre, anche mentre si canta, la sostituzione del vecchio “bollo”, che si ingrossava in maniera proporzionale al volume della nostra voce, con una “linea melodica”, è un miglioramento non di poco conto.
A fianco dell’applicazione singola disponibile per lo scaricamento sul PlayStation Store, è disponibile nei negozi anche una versione su disco al prezzo di circa 30 euro e contenente 30 brani, che vi riporto di seguito:

  • 5 Seconds of Summer – She Looks So Perfect
  • Avicii – Hey Brother
  • Bridgit Mendler – Ready Or Not
  • Carly Rae Jepsen – Call Me Maybe
  • Clean Bandit Feat. Jess Glynne – Rather Be
  • Coldplay – Magic
  • Demi Lovato – Let It Go
  • Disclosure Feat. AlunaGeorge – White Noise
  • Ed Sheeran – Lego House
  • Ellie Goulding – Burn
  • Icona Pop Feat. Charli XCX – I Love It
  • John Newman – Love Me Again
  • Kylie Minogue – Can’t Get You Out Of My Head
  • Lady Gaga – Born This Way
  • Lionel Richie – Hello
  • Lorde – Royals
  • Naughty Boy Feat. Sam Smith – La La La
  • Olly Murs – Dear Darlin’
  • One Direction – Best Song Ever
  • One Republic – Counting Stars
  • P!nk Feat. Nate Ruess – Just Give Me A Reason
  • Paramore – Still Into You
  • Pet Shop Boys & Dusty Springfield – What Have I Done To Deserve This?
  • Pharrell Williams – Happy
  • Plan B – She Said
  • Selena Gomez – Come And Get It
  • Swedish House Mafia Feat. John Martin – Don’t You Worry Child
  • The Lumineers – Ho Hey
  • TLC – No Scrubs
  • Train – Drive By

La soundtrack di SingStar Ultimate Party presenta una certa varietà e qualità di fondo che dovrebbe accontentare più o meno tutti. Dispiace solo constatare che in questo pacchetto base manchi completamente qualsiasi canzone in lingua italiana, una scelta che sbarra completamente la strada ai non-anglofoni. “Ma io ho scaricato un sacco di canzoni italiane dal SingStore. E ho pure i vecchi SingStar da sfruttare grazie alla retrocompatibilità. Posso giocare con quelli.” Leggete il prossimo paragrafo per capire il perché non avere troppe certezze è sempre la cosa migliore da fare, nella vita.

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Un SingStar castrato (per il momento)

PlayStation 4, lo sapete, non è retrocompatibile. Di conseguenza, nemmeno la versione current-gen di SingStar poteva esserlo, ovvio. Questo però fa sì che tutti i fan del franchise, che magari hanno diversi episodi a casa, accumulati nel corso degli anni, non potranno in alcun modo utilizzare le canzoni acquistate “in versione retail”. Al contrario, la versione PlayStation 3, come da tradizione, “riconoscerà” i capitoli precedenti, grazie al rilascio di un update gratuito. Ci saremmo in tutta sincerità aspettati un “escamotage” simile (e non è detto che prima o poi non salti fuori) anche per la versione PlayStation 4 del titolo, a dirla tutta, se non altro per “ringraziare” della fedeltà i fan più accaniti.

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Le cose non migliorano se concentriamo il discorso sul lato digitale: infatti, anche in questo caso, la versione PlayStation 4 è penalizzata. L’ultima console Sony ha infatti uno store riservato che non comprende la totalità delle canzoni disponibili invece sul SingStore PlayStation 3, anzi. Quindi, anche qualora abbiate acquistato delle canzoni, potreste rimanere con un palmo di naso, almeno temporaneamente. La voce “Trasferisci acquisti” – da una console all’altra, s’intende – è già disponibile, ma in molti casi vi toccherà aspettare che London Studio trasferisca tutta la libreria musicale anche nel SingStore PlayStation 4 (cosa che sembra procedere a buon ritmo, a dirla tutta).
Last but not least, ci tocca segnalare la scomparsa del tutto ingiustificata di una modalità invece particolarmente apprezzata, ossia “Pass the mic”, in cui a turno il microfono – o eventualmente, in questo Ultimate Party, lo smartphone – passava di mano tra i diversi giocatori.
Insomma, diverse sono le situazioni da migliorare, ma per fortuna queste sono effettivamente migliorabili, nel senso che non stiamo parlando di problemi irrisolvibili. Anzi, visto che Sony ha scelto di rendere SingStar quasi un’App integrata con le diverse console, più che un brand videoludico, non ci stupiremmo di vedere frequenti e numerosi aggiornamenti. In particolar modo per la versione PlayStation 4, che esce del tutto sconfitta rispetto a quella PlayStation 3, soprattutto per la situazione da “cantiere aperto”, almeno nel momento in cui questo articolo è stato scritto.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=TRNryDOXMUg

Commento finale

SingStar: Ultimate Party è finalmente sbarcato su PlayStation 4, ma nel caso in cui decidiate di acquistare la versione current-gen del titolo, sentitevi di abbassare di un punto il voto sottostante. Manca la retrocompatibilità con i precedenti titoli e il SingStore riservato, pur ampliandosi di giorno in giorno, non è ancora vasto come quello PlayStation 3, ad esempio. La versione old-gen invece si dimostra “pronta” da subito, per quanto in entrambe le versioni di questo Ultimate Party manchi l’imperdibile modalità “Pass the mic”. Da applaudire l’App gratuita “SingStar Mic” che vi consentirà di giocare da subito senza ulteriori acquisti.

7/10

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

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