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Skylanders: Swap Force – Anteprima Hands-On

Faccia a faccia con… Disney?

Inutile girarci intorno, quest’anno, a differenza del passato, gli Skyladers hanno un “nuovo nemico”: Disney Infinity. Disney Infinity lo abbiamo recensito non troppo tempo fa, raccontandovi pregi e difetti, ed il sottoscritto lo ha “marchiato” con un buon 7 in pagella. I videogiocatori, dunque, quest’anno avranno facoltà di scelta, e noi siamo qui apposta per tentare di dirigervi verso il prodotto migliore. E’ bene però spendere qualche parola in più sul gioco, così che possiate giudicare anche da soli, facendo una doverosa premessa: lo studio di sviluppo Toys for Bob ha “passato il testimone”, per questo terzo Skylanders, a Vicarious Visions, che ha fatto ottimo uso della propria esperienza decennale (sul loro curriculum ci sono esponenti di serie AAA come Guitar Hero, Tony Hawk’s, Spider-Man e Marvel: Ultimate Alliance).

Magari gli Skylanders non hanno il fascino Disney... Ma di sicuro godono di una notevole caratterizzazione
Magari gli Skylanders non hanno il fascino Disney… Ma di sicuro godono di una notevole caratterizzazione

Cominciamo dalla trama: i Signori del Portale questa volta si trovano sulle Isole Rompinuvole, dove ogni cento anni un mistico vulcano erutta per ricoprire il mondo di magia. Gli Skylanders sono coinvolti un po’ troppo da vicino nell’eruzione, e vengono prima divisi in pezzi e poi spediti sulla Terra. L’eruzione magica, però, ha dato anche dei poteri speciali agli Skylanders, cioè la capacità di combinare le parti, trasformandoli così in una squadra speciale conosciuta come SWAP Force, che dovrà fronteggiare il nemico storico Kaos per fare tornare la pace a Skylands. Una storia interessante anche per chi ha qualche anno sulle spalle, decisamente, oltre che meglio pensata e concepita rispetto a quanto fatto da Disney.
Sempre continuando il parallelo con Disney Infinity, Skylanders si differenzia per essere più concreto, pragmatico, divertente, e questo dipende anche dal genere di gioco. Il titolo Activision non è infatti un dispersivo free roaming, che accentuava il senso di noia e monotonia nelle avventure di “Pirati dei Caraibi”, “Monsters University” o “Gli Incredibili”, ma un platform lineare, più nitido e ben confezionato, condito da sezioni action. Come quelli di una volta, verrebbe da aggiungere.

Questo Skylanders è passato dallo stato di "tentacolare" a "bipede"... Tutto merito di Skylanders Swap Force!
Questo Skylanders è passato dallo stato di “tentacolare” a “bipede”… Tutto merito di Skylanders Swap Force!

Linearità di gioco non vuol dire, comunque, prevedibilità e scontatezza, anzi. Questo è possibile grazie alle numerosissime abilità in dote agli Skylanders, come volare, scavare, saltare, scalare e teletrasportarsi, che potranno essere sfruttate in particolari aree tematiche incentrate esclusivamente su queste abilità. A velocizzare il ritmo e rendere più piacevole l’esperienza di gioco, sopraggiungono anche minigiochi che mi è capitato di incontrare durante i livelli demo sperimentati, in stile puzzle o addirittura “racing”, anche se solo accennato.
Last but not least, l’elenco delle modalità alternative a quella principale è veramente lungo (Survival in singolo, Survival a squadre, Rivali, Arena, Ring Out: ne parleremo approfonditamente in sede di recensione), e il dettaglio grafico è stato migliorato rispetto al passato già nella versione PlayStation 3 che ho potuto provare e lo sarà ancor di più in quella PlayStation 4.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=Ozk5lQdb_nE

Conclusione

Visto che siamo freschi della recensione di FIFA, userò una metafora calcistica: a giudicare da quello che abbiamo visto, Skylanders batte Disney Infinity uno a zero, ma siamo solo alla fine del primo tempo. Il titolo Activision sembra meglio pensato e, cosa semplice ma anche fondamentale, più divertente. Aspettiamo il secondo tempo (leggi anche: recensione) per vedere se Disney Infinity verrà preso a pallonate oppure Skylanders verrà raggiunto sul pareggio in extremis.

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.