Primo PianoSniper Elite III - Recensione

Sniper Elite III – Recensione

Publisher: 505 Games Developer: Rebellion
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Third Person Shooter Giocatori: 1-2 PEGI: 18

Il mondo degli sparatutto ormai è sovraffollato di persone e brand: oramai qualsivoglia FPS/TPS ha infatti la funzione di buttare miele su un formicaio. Sta di fatto che all’interno di questo universo videoludico (specialmente nella fase online) si possono generalmente suddividere due macrocategorie, a seconda del loro tipo di approccio: gli assaltatori,  coloro che, sprezzanti del pericolo, si buttano nella piena battaglia al fine di mietere quante più vittime possibile; i cecchini, amanti della guerra a distanza, che si appostano generalmente in uno spazio sopraelevato per uccidere gli avversari (causando loro un’ira irrefrenabile). Per gli amanti della seconda categoria (e degli insulti annessi e connessi) Rebellion incarna la passione della guerra a distanza nel terzo capitolo della famosa saga Sniper Elite, giunto da non troppo tempo sugli scaffali reali e virtuali.

sniper-elite-3

L’occhio più veloce dell’Africa

Gli sviluppatori hanno scelto tra la folta boscaglia delle trame sino ad ora viste nei diversi TPS  le battaglie sul fronte africano della Seconda Guerra Mondiale, uno scenario strategico visti i numerosi giacimenti petroliferi del luogo. Tale sfumatura bene si configura con Karl Fairburne, il protagonista qui impegnato nello sventare i piani nazisti atti all’edificazione di un carro armato denominato Ratte. Fin dai primi minuti di gioco è possibile percepire la bontà dei passi avanti eseguiti da Rebellion rispetto ai capitoli precedenti: il gameplay ha abbandonato in toto la linearità con la quale si apprestava nei capitoli precedenti, dando respiro all’esplorazione (ancora, comunque, abbastanza limitata) e ad una componente più ragionata e strategica. Il ruolo cardine per avanzare è infatti la preparazione e la riflessione prima di sparare un colpo: gli obiettivi da perseguire (prevalentemente eliminazione di ufficiali e/o demolizione di postazioni fisse) saranno ben pattugliati e l’impulsività avrà come maggiore conseguenza la dipartita dello sventurato tiratore. Un rumore avvertito o un’uccisione mancata creerà subito sospetto nelle file nemiche, dando adito a perlustrazioni e ricerche nel punto in cui lo sparo ha avuto origine.
Un fattore di libertà è denotabile anche dalle svariate richieste secondarie che ogni missione metterà a disposizione: per quanto anche queste siano profonde come una pozzanghera dal punto di vista della variegatura, si amalgamano sufficientemente bene con la main quest e stimolano maggiormente l’esplorazione. La strategia tattica viene inoltre approfondita grazie a dei “disturbatori” attivabili che, generando rumore, copriranno gli spari emessi dalle bocche da fuoco permettendo un’epurazione avversaria senza compromessi di sorta (permettendo anche la visione dell’ottima Kill Cam a raggi X per i fucili di precisione).

Le uccisioni effettuate con il fucile di precisione saranno condite da una Killcam che mostrerà il percorso del proiettile.

Quando un uomo con il mitra incontra un uomo con il fucile da cecchino…

Come in ogni titolo a sfondo militare che si rispetti, anche in Sniper Elite III vedremo la crescita del nostro protagonista in base agli ormai triti e ritriti punti esperienza. Eliminando nemici e completando gli obiettivi  si progredirà di livello ottenendo tutti i benefici del caso, nella maggior parte dei casi potenziamenti e novità riconducibili all’armamentario. Ciò comporta che l’inventario si arricchirà mano a mano di strumenti utili al compimento della missione di Karl: da evidenziare il fatto che mine, granate e dinamite saranno oggetto di un utilizzo veramente limitato da parte del giocatore, che utilizzerà sempre e comunque fucili di precisione e pistole silenziate. Questi ultimi vedono un parco offensivo sufficientemente decorato: sono presenti infatti cinque fucili da cecchino, altrettante pistole e fucili d’assalto (utili unicamente come complemento d’arredo nella schiena del protagonista, a dire la verità).
L’intelligenza artificiale nemica vive di picchi e di cadute: nei livelli avanzati, il tasso di difficoltà è notevole: nello sventurato caso in cui i nazisti scoprano il protagonista, questi utilizzeranno tutte le risorse a loro disposizione per eliminare la minaccia (riuscendo nell’intento nella maggior parte dei casi). Per quanto riguarda invece il comportamento delle truppe in situazioni di quiete, il raggio visivo degli avversari è molto limitato e porterà il giocatore ad agire d’impulso nel caso in cui i nemici siano in numero contenuto. Le ricerche invece peccano di una semplicità di fondo: nella maggior parte dei casi andando da un punto ad un altro della mappa si risolverà la questione senza il minimo intralcio da parte dei Tedeschi.

La strategia riveste un ruolo fondamentale nel portare a termine la missione.

Online? No, mai!

Il comparto multigiocatore di Sniper Elite III si suddivide principalmente in Cooperativo e Competitivo. La prima sezione riguarda la possibilità di intraprendere la campagna principale in compagnia di un amico (ovviamente solo online) in modo da spronare la rigiocabilità. La seconda si incentra nell’ormai classico Matchmaking comprendente i Deathmatch, in tutte le salse possibili, e “Re della distanza”, una modalità innovativa che premia il giocatore che effettuerà l’uccisione dalla distanza maggiore. Ciononostante la modalità competitiva online esce più morta che viva, risultando noiosa dopo pochissime ore di interazione visto e considerato che il titolo non si appresta assolutamente a questo fronte.

Sniper-Elite-3-004
Un online competitivo di soli tiratori è qualcosa da dimenticare.

Il comparto tecnico di Sniper Elite III è più che apprezzabile. Un frame rate granitico senza vacilli permette un’esperienza di gioco coinvolgente e godibile che, accompagnata da un’effettistica mastodontica (gli spari dei fucili sono qualcosa di meraviglioso per le orecchie), confeziona un pacchetto veramente appagante per gli amanti del genere. Qualche piccolo acciacco grafico da imputare ad alcune texture non proprio nitide ed alcune animazioni datate 2010 sono gli unici difetti tecnici che il titolo porta con sé. Discorso analogo per la longevità: il gioco marchiato Rebellion presenta otto missioni della durata variabile tra i 30 ed i 60 minuti ciascuna (paragonabile quindi ai capitoli precedenti del brand), riuscendo quindi ad allinearsi con il genere di appartenenza.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=UgTLk8duMNU

Commento finale

Sniper Elite III è un quadro senza cornice: lo spirito purista del cecchinaggio è ben creato e denso di dettagli (alle difficoltà più alte sarà richiesto il calcolo della distanza, della direzione del vento, del battito cardiaco, e così via), ma appena la visione si sposta sul contesto generale iniziano a vedersi delle crepe che infastidiscono molto. IA da rivedere ed una monotonia generale conducono inesorabilmente al reparto rianimazione i videogiocatori più dinamici. Il titolo è ovviamente consigliato a tutti gli amanti del genere ed a coloro che intendono focalizzare la loro attenzione ad un settore degli sparatutto poco battuto dai titoli concorrenti. Gli sviluppatori sono indubbiamente sulla strada giusta, è necessaria solo una… vista più lunga.

6/10

Articoli correlati

Lorenzo Bologna
La mia vita è stata da sempre legata al mondo dei videogiochi; il tutto ebbe infatti inizio con la PlayStation 1 e Crash Bandicoot (non sono così vecchio). Da allora la droga è entrata in circolo facendomi dipendere in maniera indissolubile al mondo Sony. Agente di commercio e, nel tempo libero, Newser, Valutatore di guide ai trofei, Moderatore, Arredatore ed Idraulico.