Tales from the Borderlands – Episodio 3: Catch a Ride – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Telltale Games Developer: Telltale Games, Gearbox software
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Avventura Grafica Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 4,99 €

Parallelamente alla saga dedicata a Game of Thrones, Telltale sta portando avanti Tales from the Borderlands, avventura grafica realizzata in collaborazione con Gearbox e ispirata alla serie di Borderlands. E’ tempo quindi di parlare di Catch a Ride, terzo episodio della serie: ci ha convinto? Se sì, quanto e perchè? Per scoprirlo non vi resta che continuare con la lettura.

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In viaggio per Pandora

Come al solito, eviteremo di fare anticipazioni sulla storia del terzo capitolo di Tales from the Borderlands, visto che a conti fatti il cuore dell’avventura risiede nel comparto narrativo. Come già successo negli episodi precedenti, Catch a Ride parte alla grande con la fantastica intro musicale dei “The Rapture” accompagnata ovviamente da scene di “vita quotidiana” dei protagonisti della trama. Le sorprese comunque non finiscono qui, anzi: ripartiremo ovviamente dall’esplosivo finale del secondo capitolo che porterà ad eventi davvero inaspettati. La cosa più interessante però, è che dopo l’exploit iniziale la storia comincia finalmente a prendere forma, con un maggiore approfondimento dei caratteri dei personaggi, dopo che nei capitoli precedenti ci erano stati più che altro presentati.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=1UGFQiqJ0UI

Catch a Ride riesce a mantenere alta l’attenzione del giocatore grazie al modo dinamico in cui vengono raccontate le vicende, e dopo tre capitoli, anche per la maggiore “tangibilità” della storia che ora ha un corpo più strutturato, rispetto alla caotica situazione iniziale. In sostanza siamo rimasti soddisfatti dalla qualità di questo episodio, che pur essendo a metà della storia, non annoia mai e prepara più che bene il terreno per un finale che si prospetta davvero interessante. Buono anche il bilanciamento dell’azione, con ottime fasi action sempre diverse tra loro e molto utili a spezzare le sezioni caratterizzate esclusivamente da dialoghi. Solo l’esplorazione ha risentito un po’ in Catch a Ride, ma visto quanto offerto da queste fasi, probabilmente dargli poco rilievo è stata la cosa migliore che Telltale potesse fare.

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Questione di vita o di morte

Se nei capitoli precedenti ci eravamo lamentati a proposito della poca incisività e rilevanza delle scelte, in Catch a Ride le nostre opinioni precedenti sono state ribaltate. Infatti, oltre a dover compiere scelte fondamentali che avranno sviluppi nell’immediato e nei prossimi capitoli, cominceremo a subire le conseguenze delle nostre decisioni passate. La storia poi ovviamente segue degli schemi fissi, ma il giocatore ha finalmente un controllo reale sulle vicende di Tales from the Borderlands e questa era davvero una condizione fondamentale per una buona continuazione della saga.

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Personalità di spicco

Tales from the Borderlands, così come un po’ tutte le avventure Telltale, basa il proprio successo sulla trama e sul modo di raccontare le proprie storie. In ogni caso tutto ciò non sarebbe possibile senza un cast composto da personaggi di alto livello: tra protagonisti inediti e creati appositamente per questo gioco e personaggi ripresi dalla serie originale di Borderlands, non si può dire che Telltale non si sia sforzata al massimo per rendere credibile il tutto. Arrivati infatti a metà dell’avventura, si comincia ad intravedere la vera natura dei protagonisti e tutte le sfumature dei loro caratteri, in base ai quali saremo influenzati sul prendere una scelta piuttosto che un’altra. Le decisioni infatti, oltre ad essere oggettivamente più importanti, vi coinvolgeranno molto di più visto che potrete influenzare il futuro dei vostri eroi preferiti o cattivi più odiati.

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Stile Borderlands

Come al solito, ci ritroviamo a confermare la bontà del comparto tecnico della produzione Telltale, che pur non raggiungendo picchi qualitativi a livello grafico, ma soprattutto di animazioni, riesce a regalare un’esperienza piacevole grazie allo stile unico già visto in Borderlands 1 e 2. Anche a livello sonoro non possiamo che confermare le nostre impressioni positive, grazie all’ottima colonna sonora e al doppiaggio di altissimo livello. Ogni personaggio è reso in maniera credibile per il contesto di Borderlands, che riesce a non prendersi mai troppo sul serio: un esempio? Tra le tante citazioni, ce n’è una al mondo dei Pokèmon, quando un personaggio viene definito “Slowpoke” per la sua ridotta velocità di pensiero.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=MwiEKpLuCbU&feature=youtu.be

VERDETTO

Catch a Ride è senza dubbio il miglior capitolo della saga di Tales from Borderlands: oltre a non mancare i colpi di scena, la narrazione regge e convince fino alla fine. Anche le scelte hanno finalmente un rilevanza tangibile all'interno della storia, sia nell'immediato che in ottica futura. Se vi piace il genere vi consigliamo vivamente di continuare a seguire questa serie, che potrebbe regalare un finale di stagione davvero molto interessante.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.