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Tales of Zestiria – Anteprima

Uno per tutti, tutti per uno!

A differenza degli ultimi Tales of, prima di tutto, le mappe di Zesteria saranno decisamente più ampie, oltre ad avere connotati prettamente open-world. Il fatto di essere accompagnati dai Serahim, inoltre, permetterà di utilizzare diversi comandi speciali durante la fase di esplorazione da un obiettivo all’altro, a seconda di quello selezionato, come rompere oggetti, bruciare ostacoli o ripararsi temporaneamente dalla vista dei nemici.

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Quello che più ci interessa però è il gameplay a battaglia in corso – che inizierà con una fluidità impressionante non appena verrete a contatto con un nemico -, denominato Fusionic Chain Linear Motion Battle System. E’, in sostanza, riconducibile ad un Linear Motion Battle System (LMBS), dotato però di una caratteristico sistema di fusioni, una capacità nota come “Armitization” tipica dei Seraphim, reso ancora più profondo dalla presenza degli elementi. Nello specifico, durante la presentazione del gioco tenuta da Hideo Baba, abbiamo visto il protagonista Sorey fondersi con la Seraphim di fuoco: il sistema si è dimostrato veramente ben integrato, immediato e soprattutto spettacolare, visto che il nostro ha guadagnato per un periodo limitato un’enorme spada, degli incantesimi legati ovviamente alle fiamme e un aumento convinto dei danni arrecati ai nemici. Nel caso in cui queste unioni dovessero vantare una certa varietà, dando per assodato che le meccaniche di base ci hanno convinto, potrebbero veramente fare la gioia di qualsiasi appassionato di giochi di ruolo giapponesi.
Chiudiamo questa anteprima con due annotazioni: Tales of Zestiria arriverà in Italia nel 2015, ma per chi non ce la facesse proprio ad aspettare, il 14 novembre uscirà Tales of Hearts R, in esclusiva su PlayStation Vita; la seconda considerazione è legata alla prima. Zestiria uscirà nel 2015 su PlayStation 3, a ciclo vitale della console ormai finito. La domanda è: quanti giocatori storceranno il naso di fronte ad una grafica ormai obsoleta, non solo per PlayStation 4, ma anche per PlayStation 3 stessa, che ha dimostrato di sapere fare girare di meglio rispetto a quanto visto nella produzione Bandai Namco in questione? Secondo noi, un po’.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=Xv4aIbXzDh0

Conclusione

Tales of Zestiria ci ha pienamente convinto, sia per quanto riguarda il ritorno alle origini, sia per quanto riguarda le innovazioni presenti nel titolo. Le uniche riserve ce le teniamo per il comparto grafico, che, quando il titolo uscirà, sarà oggettivamente ritenuto non all’altezza… In ogni caso, consigliamo a qualsiasi amante dei giochi di ruolo nipponici di tenere gli occhi aperti per quanto riguarda il nuovo Tales of!

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

4 Commenti

  1. Sono contentissimo che abbiano cominciato a localizzare questa saga anche in italiano, Tales of è forse l’ultimo JRPG degno di questo nome rimasto nel mondo dei videogiochi e l’inglese era l’unica barriera a frapporsi tra me e questo brand. Si, ogni tanto si vedono delle piccole chicche tipo Ni No Kuni, ma dopo il cambiamento fin troppo sfacciato della saga di Final Fantasy e con la rarità e l’esclusività con cui escono i capitoli di Dragon Quest (e non sempre sulla stessa console), poco resta nel settore dei giochi di ruolo giapponese e questo gioco rappresenta sicuramente un barlume di speranza.

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