Primo PianoThe Legend of Heroes: Trails of Cold Steel II – Recensione

The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel II – Recensione

L’importanza della strategia

Come i giochi di ruolo classici, iniziando questo secondo capitolo, ci sembrerà di non aver mai cambiato disco. Questa sensazione ci viene data fin da subito, quando noteremo che Rean partirà dal livello 40, anche se non avremo equipaggiamento o abilità apprese. Questa scelta ha portato Nihon Falcom a dover modificare il livello degli oggetti e dei nemici in base al livello iniziale del giocatore. Il risultato è che fin dalle prime ore, indipendentemente dalla difficoltà scelta, dovremo prendere confidenza con il sistema a turni e con tutte le possibilità che questo ci offre, per non fare una brutta fine.

trails-of-cold-steel2

Entrando nel dettaglio del combat system, esso si basa su un sistema a turni classico, ma che prevede l’inserimento casuale in ogni turno di alcuni bonus (recupero HP, 100% possibilità di critico, e così via) che renderanno ogni combattimento, anche quello più semplice del tutto imprevedibile. Gli scontri prevedono anche un sistema di contrattacco, cioè ad ogni colpo, sia nostro che del nemico, se questo viene schivato causerà un attacco automatico immediato. Rispetto al primo capitolo è stata abbassata di molto la precisione degli attacchi fisici, quindi non stupiamoci se capiterà molte volte di subire un contrattacco. Ogni colpo caricherà, inoltre, una speciale barra che una volta caricata permetterà di effettuare un super-attacco dagli effetti distruttivi.

Anche i mostri che troveremo in giro saranno, ad ogni incontro, generati casualmente; infatti, potrebbe capitare di trovarci a dover affrontare 5 o 6 nemici contemporaneamente e magari avere solo un personaggio a contrastarli. Questo va a introdurre uno degli aspetti negativi del gioco, ovvero l’eccessivo sbilanciamento del titolo. Di questo aspetto ce ne accorgeremo soprattutto nella parte centrale e finale del titolo, quando noteremo che i nemici che incontreremo nei vari dungeons, non desteranno particolari preoccupazioni, a differenza delle boss fight. Qui la difficoltà salirà in maniera esponenziale e ci costringerà a ripetere più volte il combattimento per riuscire a portarlo a termine.

Il sistema di sviluppo dei personaggi, oltre al classico equipaggiamento, prevede l’uso dell’ARCUS, un particolare oggetto che permetterà di sviluppare capacità uniche che potranno essere regolate con l’inserimento di Quartz. Questi sono particolari cristalli che potranno essere trovati, oppure creati, e che andranno a donare ai personaggi nuove abilità, nuove Arts oppure aumenteranno le statistiche, donando pure alcune immunità. Proprio l’uso delle Arts è stato rivisto e ora risulteranno determinanti per la vittoria di molti scontri.

trails-of-cold-steel3

Articoli correlati

Ivan Presutto
Ivan, tra studio e basket, riesce a ritagliarsi il suo angolo della giornata per immergersi nel magico mondo dei videogiochi. Gioca un po' di tutto ma i generi preferiti sono: gli shooter (TPS e FPS) e gli action (in particolar modo quelli con una forte componente stealth). Se gli date un controller... sogna!