Death Stranding è il nuovo progetto di Hideo Kojima, tanto potenzialmente grandioso quanto ancora misterioso. Le informazioni sono ancora piuttosto superficiali, tanto che il game designer giapponese si vide costretto a rispondere ad alcune critiche riguardanti la lentezza dei lavori.
Il protagonista Norman Reedus ha svelato in un’intervista alcuni nuovi dettagli. L’attore, che sta lavorando da tempo a stretto contatto con Kojima, ha parlato proprio a proposito del gioco, in un’intervista a B&H Photography:
Non è qualcosa del tipo “uccidi tutti e vinci la partita”, è una questione di connettere. È l’opposto. Sapete, è così avanti. Ci sono elementi dei social media, e l’idea è… sai, hai così tanti giochi e così parte della cultura dei millennial, penso, è come stare da soli in una stanza. Quindi perdi il contatto fisico con le persone.
Reedus ha inoltre descritto la sua esperienza circa i lavori sul motion capture:
Quando ci dedichiamo al motion capture vogliono che io sia semplicemente Norman. Stanno tutti in piedi e se mi gratto la testa in un certo modo dicono “oh, fai così!” e poi lo registriamo. In definitiva finisci per cercare di non muoverti troppo, perché facendolo continueremmo a filmare! E’ tutto fantastico ma potremmo andare avanti così all’infinito.