Home ConsoleNews PS4Electronic Arts sulle microtransazioni: "La correttezza è la prima cosa che conta"

Electronic Arts sulle microtransazioni: “La correttezza è la prima cosa che conta”

Patrick Soderlund di Electronic Arts è stato intervistato da GamesIndustry ed è tornato sull’argomento, bollente, delle microtransazioni, che, senza usare mezzi termini, ha tagliato le gambe a Star Wars Battlefront II. Soderlund ha affermato quanto segue:

Electronic Arts ha imparato la lezione. Abbiamo imparato molto da quello che è successo lo scorso anno. Abbiamo le idee più chiare su come un servizio del genere dovrebbe funzionare e vogliamo che le cose vadano nel verso giusto per tutti i nostri titoli. La correttezza è la cosa principale… quando compri un gioco Electronic Arts, devi avere la sensazione di aver speso dei soldi per un prodotto meritevole. Non vogliamo che i giocatori possano diventare migliori di altri semplicemente pagando, prestiamo molta attenzione a questo aspetto. Però siamo attenti anche ai trend di mercato… pagare per le personalizzazioni estetiche sembra essere accettato dalla community.

Queste le parole a proposito di Star Wars Battlefront II:

Penso sia chiaro che con Battlefront II qualcosa non sia andato per il verso giusto. Non ci siamo nascosti… lo abbiamo ammesso e abbiamo cercato di rimediare. Abbiamo dimostrato al mondo che siamo disposti a lavorare per risolvere i problemi, abbiamo scelto questa strada e ne siamo orgogliosi.

Spazio anche alla questione FIFA Ultimate Team, in cui, a detta di molti, il potere del denaro reale è assolutamente eccessivo. Soderlund ha le idee chiare in merito:

Penso che Ultimate Team sia solo una piccola parte di una esperienza più profonda. Voglio dire, acquistando FIFA a sessanta dollari hai un giorno enorme che puoi giocare da solo o con gli amici, una campagna single player, tanti aggiornamenti gratuiti e modalità. Ultimate Team è solo un plus all’interno di un gioco vastissimo. Puoi decidere o meno se giocare a FUT.

Articoli correlati

Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.