L’introduzione del gentil sesso nella storica serie ha suscitato ben più di una polemica sul web, dove i soliti leoni da tastiera hanno iniziato a gridare – inutilmente – allo scandalo non tanto per il doppio cromosoma X in sé, quanto per il fatto che la presenza delle donne non sarebbe coerente con l’ambientazione della Seconda Guerra Mondiale scelta per il titolo.
A zittire tutti e mettere la parola fine sul discorso ci ha però prontamente pensato Oskar Gabrielson, general manager di DICE, il quale su Twitter non si è risparmiato un commento in merito alla questione:
Il nostro impegno come studio è fare tutto ciò che possiamo per creare giochi che siano inclusivi e promuovano la diversità. Vogliamo sempre alzare l’asticella e fornire esperienze inaspettate, ma sopra ogni cosa i nostri giochi devono essere divertenti!
Il sandbox di Battlefield ha sempre permesso di giocare nel modo in cui si vuole. Come tentare di far stare tre giocatori su un cavallo, con i lanciafiamme. Con BFV, allo stesso modo, avrete la chance di giocare come vorrete. Questo è il Battlefield di tutti.
Insomma, meglio far felici tutti che essere contenti a tutti i costi, tanto più considerato che il pubblico di Battlefield, il cui quinto capitolo uscirà il prossimo 19 ottobre, è sempre più vasto.