Axiom Verge – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Thomas Happ Games Developer: Thomas Happ Games
Piattaforma: PS4 (disponibile anche su PS Vita) Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 17,99 €

Axiom Verge, per chi ancora non lo conoscesse, è uno tra gli indie game più attesi e celebrati dell’anno. L’intero progetto nacque nel lontano 2010, come una sorta di hobby a tempo perso per il buon Thomas Happ, sviluppatore, disegnatore e compositore della colonna sonora del gioco. Il risultato? Ovviamente, scopritelo nella nostra recensione.

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Ai confini dell’universo

La trama di Axiom Verge, ci metterà nei panni del buon Trace, scienziato che per qualche motivo non meglio definito, almeno inizialmente, verrà designato come “prescelto” per salvare l’universo dalla minaccia del malefico Athetos. La storia in realtà è molto criptica e prima di cominciare a capirci qualcosa, dovrete fare un po’ di strada sul pianeta Sudra, confine tra due diverse dimensioni dell’universo. In realtà non è stato dato alla narrazione un ruolo così rilevante all’interno del gioco: ad una storia ricca di particolari e sfumature, sono stati infatti preferiti altri elementi prettamente legati al gameplay. In ogni caso, la caratterizzazione del personaggio principale non è affatto male, a differenza dei personaggi di contorno mai eccessivamente loquaci e brillanti. Insomma chi ha creato Axiom Verge ha dovuto dare una base a livello di storia, ma non aspettatevi chissà quali vette, nonostante la sua cripticità sia un buon pretesto per continuare a giocare fino in fondo il titolo.

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Un’arsenale mai visto

Superato il paragrafo relativo alla storia, passiamo al vero fulcro di Axiom Verge: il gameplay. Stiamo parlando di un platform, palesemente ispirato ai classici anni ’80 del genere, in particolare a Super Metroid: pad in mano, vi troverete di fronte ad un titolo che, fatta eccezione per alcuni dettagli tecnici ottenibili solo grazie all’hardware di nuova generazione, potrebbe essere uscito tranquillamente trenta e passa anni fa. Analizzando più nello specifico il gameplay, non è poi così tanto difficile descrivere Axiom Verge: dovrete proseguire negli impervi dungeon del gioco, eliminando grazie al vostro fidato Axiom Disruptor, in tutte le sue varianti, più o meno tutto ciò che vi si para davanti. Proseguendo con l’esplorazione, oltre ad incontrare nuovi mostri, potrete imbattervi in nuovi gadget e armi, utilissimi per rendere più potente il vostro personaggio, oltre che superare gli ostacoli che vi impediranno di proseguire il cammino. In tutto, potrete trovare più di 60, tra potenziamenti, armi e gadget, un numero non indifferente se consideriamo di avere tra le mani un platform votato molto più all’azione che a meccaniche ruolistiche: niente punti esperienza o negozi sparsi per la mappa, sarete solo voi e tutto ciò che troverete sul vostro cammino, per buttar giù ogni forma di vita che intralcerà la vostra strada. Oltre ai numeri però, c’è la qualità degli accessori ottenibili che vanno da un normale potenziamento per l’arma utile a deviare il raggio d’azione dell’arma ad una serie di gadget come trivella, teletrasporto, rampino, drone controllabile a distanza, decriptatore e molto, molto altro.

Cerca, che trovi

Un fattore fondamentale, forse “il” fattore fondamentale di Axiom Verge è senza dubbio l’esplorazione. Infatti, dovrete subito familiarizzare con la mappa, dato che sarete costretti spesso a tornare indietro per scoprire luoghi in precedenza inaccessibili senza determinati gadget. Per fortuna il backtracking non risulta troppo pesante o noioso, vista la tanta azione presente nel gioco e la buona distribuzione dei “checkpoint”. Per salvare i vostri progressi, troverete di tanto in tanto delle grandi uova, in cui potrete riposare e salvare il gioco. Se quindi, disgraziatamente vi capiterà di morire, il gioco vi darà la possibilità di ripartire dal punto di controllo illimitatamente, evitando quindi di farvi ricominciare tutta l’avventura da capo. Ovviamente, è importante parlare anche della difficoltà, che nonostante sia crescente e sempre abbastanza impegnativa, non diventa mai frustrante e anzi, sarà ogni volta uno stimolo in più per continuare a sfidare i nemici più ostici. A proposito di nemici, segnaliamo una grande varietà di mostri base, che posseggono un design e un pattern di movimento diverso per ogni ambiente di gioco. Non potevano mancare anche i classici boss di fine livello, che non vi impegneranno poi così tanto vista la loro staticità a volte anche eccessiva (fatta eccezione delle battute finali del gioco) ma quantomeno vi divertiranno nello scoprire la giusta strategia per trovare e colpire il punto debole del nemico. L’unico neo, se così può essere definito, è la somiglianza, a volte esagerata e ben oltre la semplice citazione, con il già citato Super Metroid. Lo sviluppatore stesso non ha mai nascosto di essersi fortemente ispirato all’amatissimo platform Nintendo e questo, tutto sommato, a noi è dispiaciuto. Infine, segnaliamo un ottimo sistema di controllo, perfettamente reattivo e molto preciso, arricchito inoltre dalla possibilità di bloccare il personaggio e sparare da fermi, proprio come nel buon vecchio Contra.

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Anima a 8/16-bit

Insomma per quanto detto fin’ora, Axiom Verge rispetta tutti i canoni di un buon titolo anni ’80, compreso il lato artistico. Infatti, ci si accorge immediatamente dello stile grafico ripreso, nel bene e nel male, dai migliori titoli a 8 e 16-bit e arricchito da ottimi effetti particellari e fondali dinamici, impossibili da ottenere con la tecnologia in dotazione agli sviluppatori di trent’anni fa. Anche il level design non delude per estetica e funzionalità, rimanendo sempre interessante ed estremamente vario a seconda della zona in cui ci troveremo. Ogni livello infatti, contiene miriadi di passaggi nascosti e luoghi segreti, che vanno ad arricchire e rendere ancor più interessante l’esplorazione, di cui vi abbiamo già parlato in precedenza. Buono anche il design di protagonisti, mostri e boss, nonostante spesso non brilli per originalità in caso conosciate giochi come Metroid, Mega Man, Contra e simili. Infine, menzione speciale per il comparto sonoro, vera gemma incastonata nell’opera di Thomas Happ: oltre ai buoni effetti sonori, i sottofondi musicali (tanti e diversi per ogni ambientazione) sono spettacolari e quasi assuefacenti, soprattutto per i fan del retrogame. Alcune tracce, sono veramente di pregevole fattura e senza sforzo, vi aiuteranno a rivivere le magiche atmosfere dei videogiochi delle passate generazioni videoludiche. L’ultimissima nota è d’obbligo per la modalità “Speedrun”, creata apposta per gli smanettoni del genere, che vogliono sfidarsi a colpi di tempi record (c’è già chi ha completato il gioco in poco più di mezz’ora, per dire), senza dover seguire i dialoghi della storia e con un comodo timer, che al sottoscritto ha creato molta pressione, ma che senza dubbio risulta uno strumento irrinunciabile per ogni “velocista” del genere.

httpvh://www.youtube.com/watch?v=T_n8IyHE3og

VERDETTO

Se dovete scegliere tra le miriadi di platform indie presenti sul mercato, considerate seriamente l'acquisto di Axiom Verge. Il gioco ha il "difetto" di essere troppo simile a Super Metroid e di avere una trama con poca personalità, ma per il resto è capace di offrire un'esperienza di gioco completa, divertente e appagante sotto tutti gli aspetti: il gameplay è solido ed estremamente vivace grazie al vastissimo arsenale messo a disposizione ed è contornato da un comparto tecnico profondamente legato a mondo a 8 e 16-bit, che non potrà non farvi innamorare dell'universo in pixel di Axiom Verge.

Guida ai Voti

Gennaro Favatà
Detto anche Giovanni, dagli amici di Ubisoft. Newser, inviato, grafico e se sei fortunato lo trovi anche sul forum di PlayStationBit. Ama alla follia fumetti, cartoni animati, videogiochi e quanto di più colorato e nonsense ci sia, non disdegnando però generi più dark come l'horror e il noir. Inoltre, come ogni eroe che si rispetti, sa trattenere il fiato per dieci minuti.