Corridor Z – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Mass Creation Developer: Mass Creation
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita, iOS, Android) Genere: Endless-Run Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 7,99€

Nel panorama videoludico mobile, possiamo trovare una miriade di endelss-run sullo stile del più famoso Temple Run, giochi dove l’unico scopo è correre il più a lungo possibile cercando di battere svariati record. Ed è così che Mass Creation dopo l’uscita su Android ed iOS, porta il suo Corridor Z su PS4 e PSVita, ma analizziamo nel dettaglio cosa il gioco ha da offrirci in versione console.

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Un solo corridoio per un’infinità di zombie

La versione provata è quella casalinga, ma sicuramente la versione per Vita è la più adatta ad un gioco simile; anche su console fissa e su uno schermo più grande si lascia apprezzare bene.
Corridor Z, come già detto durante l’introduzione è un endless-run, con una differenza rispetto alla massa: la corsa è invertita. Rispetto ad un Temple Run o Tomb Raider Relic Run, questa volta la telecamera sarà davanti a noi, non permettendoci di vedere cosa si para davanti al nostro cammino.

Non ci sono ostacoli, ma solo segnali colorati che ci permetteranno di girare a destra o a sinistra oppure barili e scaffali per rallentare gli zombie che ci inseguono o ancora usare armi da fuoco per rallentare o uccidere i nemici e i boss che arriveranno di tanto in tanto. Zombie si, perchè Corridor Z ha una forte impronta horror: durante un normalissimo giorno di scuola inizia l’apocalisse, tutti gli studenti si trasformano in mostri e solo 3 sopravvissuti (Logan il giocatore di football, Megan la cheerleader e il Sergente Williams) dovranno scappare dall’orda inarrestabile di zombie attraverso i corridoi dell’istituto. Ogni tipologia di oggetto ha un suo specifico colore e quindi bisogna avere degli ottimi riflessi per correre il più a lungo possibile, avremo così un verde per girare a destra o a sinistra, rosso per le armi, giallo per l’oro e blu per i collezionabili.

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In versione mobile ogni personaggio ha le sue missioni e bisogna completarne 3 per passare da una classe all’altra, inoltre se uno dei 3 personaggi raggiunge una classe più avanzata non potrà più essere usato finché gli altri due non raggiungeranno la stessa stanza. Qui invece viene tutto suddiviso in giorni; ogni giorno ha il suo numero di missioni da completare e possono essere completate con qualsiasi personaggio. Raggiunto il giorno 8 si sbloccherà un nuovo personaggio, il Detective Chow, e con lui anche un nuovo scenario chiamato “Il Laboratorio” con skin diverse per oggetti, zombie e boss.

Free ma a pagamento…

Corridor Z nasce nel 2015 come gioco free-to-play per iOS e Android e come tutti i giochi del genere le microtransazioni e la pubblicità sono quasi essenziali per tenere in vita il gioco e la casa di sviluppo, qui vengono del tutto eliminate, lasciando spazio al solo oro che verrà guadagnato ad ogni corsa, così da poter potenziare le armi o comprare nuove skin per i protagonisti (2 skin extra per ogni personaggio), ma purtroppo poi iniziano i problemi.

Il gioco è identico in tutto e per tutto alla controparte mobile, non sono stati apportati miglioramenti all’interfaccia e non è stato adattato il pad alla navigazione nei menù. La necessità di un touch è marcatissima e per ovviare a ciò con la leva analogica sinistra si può navigare sullo schermo a mo’ di mouse, anche il gameplay è affetto da quello che dovrebbe essere un free-to-play, infatti ogni personaggio avrà solo 3 barre di energia (ogni barra equivale ad una corsa), una volta terminate bisognerà attendere il caricamento di queste ultime prima di continuare a correre. Certo la presenza di 3 (poi 4) personaggi non fa pesare tanto la cosa, ma era una feature da eliminare vista la natura non free della versione console.

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Graficamente, per essere un titolo nato su dispositivi mobile, si difende egregiamente; il motore grafico Unity se sfruttato a dovere riesce a regalare un ottimo feeling. Su un grande schermo possiamo ammirare degli ottimi dettagli come le ferite degli zombie, armadietti ditrutti, sangue sui muri e vari dettagli dell’ambiente ottimamente realizzati, inoltre anche la fluidità non perde mai un colpo, essendo un gioco che punta tutto sulla reazione del giocatore, non poteva essere altrimenti, soprattutto nelle fasi più avanzate della corsa dove la reattività diventa sempre maggiore e fortunatamente, almeno su PS4, è sempre tutto perfetto.

Trofeicamente parlando… Run zombie, run!

Il gioco porta con sé 13 trofei, tra cui: 9 trofei di bronzo, 3 d’argento, un trofeo d’oro e purtroppo nessun platino. Fortunatamente non richiedono nulla di complicato e soprattutto, vista l’infinità della corsa, non ci sono trofei che richiedono di far un certo numero di metri in una sola corsa, ma solo un totale. I trofei sono abbastanza semplici, dovrete solo continuare a correre per ottenere i 1000 colpi alla testa, sparare 5000 proiettili, trovare tutti i collezionabili e correre per un totale di 42195 metri (circa 40 corse se giocate bene le vostre carte).

VERDETTO

Corridor Z per essere un porting arrivato dalla versione per iOS e Android si difende molto bene. Certo non è propriamente un gioco da console casalinga, dato che può portare alla noia facilmente, ma può essere godibile molto di più su una console come Vita, inoltre l'acquisto è in cross-platform e i salvataggi si possono passare da una versione all'altra. Il più grande difetto di Corridor Z è proprio la parte a pagamento, si perchè nonostante siano stati eliminati negozio e pubblicità rimane comunque del tutto invariata la natura Free to Play del titolo, inoltre non è stato ottimizzato a dovere per essere sfruttato su una console di casa. Prima di spendere i 7,99€ che il titolo richiede consigliamo di provare la versione Android o iOS, dato che si trova in qualsiasi store in modo del tutto gratuito e rispetto alla versione a pagamento da noi recensita, cambia solo in fatto di microtransazioni e pubblicità.

Guida ai Voti

Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.

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