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Gal*Gun: Double Peace – Recensione

Publisher: PQube Developer: Inti Creates
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Sparatutto porcellone Giocatori:PEGI: 16 Prezzo: 54,99€

È ormai da un pezzo che i giapponesi ci hanno abituati a giochi un po’… diversi dal solito, basti guardare l’enorme successo scaturito da Senran Kagura e le sue ragazze discinte. Ci hanno abituato, ma sul nostro territorio arriva solo una minima parte di quello che realmente si può vedere nei negozi giapponesi e nella maggior parte dei casi vediamo opere completamente stroncate da una censura quasi indecente.

Non voglio farvi l’elenco dei titoli castrati dalla censura, non è questa la sede adatta (anche se non si esclude un articolo futuro), siamo qui per parlarvi di un titolo che non solo è riuscito ad arrivare sul nostro territorio, ma che grazie a PQube è arrivato intatto nella sua originalità, stiamo parlando di Gal*Gun: Double Peace.

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You touch my Tralala

Pad alla mano Gal*Gun: Double Peace è un semplicissimo sparatutto su binari, proprio come lo era Time Crisis, o i più recenti (grazie alle remastered) Resident Evil Umbrella Chronicles e Darkside Chronicles; il nostro scopo sarà infatti solo sparare, ma non a zombie e cattivoni bensì a ragazzine eccitate dalla nostra presenza, perché? Beh, grazie all’errore di un angelo. Basandosi solo sui trailer, purtroppo non si riesce a capire il vero “senso” dietro al gioco e fidatevi che un senso ce l’ha.

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Tutto inizia a causa di un angelo dell’amore al terzo anno sotto esame, la sua prova è colpire un anonimo ragazzo con un proiettile d’amore e grazie a questo potere potrà confessarsi alla ragazza dei suoi sogni, ma avrà tempo solo fino al calare del sole. A causa della presenza di una diavoletta però, qualcosa va storto e il nostro protagonista invece di essere colpito da un solo proiettile, viene investito da una scarica a piena potenza, questo porta tutte le ragazze ad innamorarsi istantaneamente del nostro Houdai Kudoki e se entro il calare del sole non riuscirà a confessare il suo amore alla ragazza dei suoi sogni sarà costretto a vivere una vita di solitudine. Così insieme al nostro cupido Ekoro, partiamo alla ricerca della ragazza prescelta e grazie ai colpi della pistola avuta in prestito dal nostro angioletto, a colpi di ferormone, riusciremo a fermare le ragazze che ci correranno dietro senza sosta e riportarle alla normalità.

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Pherormone Shot!

Completata una doverosa introduzione sulla trama, passiamo a quello che è il fulcro del gioco: il gameplay. Come già accennato Gal*Gun è uno sparatutto su binari, il nostro unico scopo sarà quello di sparare a tutte le ragazze presenti in zona, completando al contempo alcune missioni secondarie che per lo più hanno come scopo il ritrovamento di alcuni oggetti sparsi per le varie aree di gioco, affrontando di tanto in tanto anche qualche boss-fight. Gal*Gun è un gioco eccentrico e non si prende mai sul serio mettendoci davanti situazioni davvero fuori di testa, come il dover spingere una ragazza rimasta incastrata in una finestra, far eccitare le ragazze con la modalità Doki-Doki oppure avere una visione ad infrarossi grazie al tasto R1 (ovviamente potenziabile acquistando gli appositi occhiali).

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Embrace the Fanservice

Il titolo di per sé offre una discreta rigiocabilità dato che offre svariati finali in base alla ragazza che si sceglie, purtroppo oltre alla storia principale, già di una durata molto ridotta, non c’è nient’altro da fare se non cercare di racimolare i trofei che il titolo offre e vestire le ragazze con vestiti a nostra scelta (a patto di averli sbloccati e/o acquistati dal PlayStation Store). Gal*Gun è piuttosto piatto anche in termini grafici, le ragazze pur essendo caratterizzate abbastanza bene in termini di background, sono pressoché tutte uguali esteticamente ed escluse le protagoniste, hanno anche un ridottissimo numero di poligoni che le compone. Grande pecca anche per quanto riguarda i sottotitoli.

Il gioco è infatti totalmente in inglese con parlato giapponese, viene da sé che almeno il lavoro svolto con i sottotitoli debba doverosamente essere buono, purtroppo in svariate occasioni durante il gioco e nei quick time event questi vengono a mancare, non capendo assolutamente nulla di ciò che viene detto. Per carità siamo ai livelli di un’anime ecchi abbastanza spinto e di conseguenza è facile immaginare, ma la totale mancanza di sottotitoli in un gioco dove la lingua parlata è incomprensibile alla maggior parte del popolo occidentale è una grave mancanza.

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In fase di recensione abbiamo provato esclusivamente la versione PlayStation 4, ma il gioco si trova anche in versione PlayStation Vita, uscita in contemporanea e da qualche settimana Gal*Gun è arrivato anche su Steam. Le uniche differenze però, sono solo in termini di frame rate e controlli. Mentre la versione casalinga vanta una veste grafica più raffinata e un framerate molto più fluido, quella portatile offre dei controlli molto più veloci e precisi a discapito di un framerate ballerino.

Trofeicamente parlando… Mutandine di Platino!

In ambito trofei Gal*Gun è abbastanza sempliciotto e non richiede azioni particolari, dato che comunque il vostro compito nel gioco sarà unicamente sparare. Il titolo prevede un totale di 39 trofei Platino compreso e per raggiungere l’ambita coppa dovrete per prima cosa completare il gioco per ben 7 volte, e in queste 7 volte dovrete riuscire ad ottenere il 100% di amore con ogni ragazza che sceglierete (o altrimenti dovrete completare di nuovo il gioco). Il 90% dei trofei riguarda le varie strade che sceglierete durante la vostra partita (e per strade si intende ragazze), non sbagliare i quick time event presenti, completare i profili di tutte le ragazze (collezionabili) e recuperare tutte le mutandine presenti nello spogliatoio!

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Nicola Raiola
All'interno del mondo del Bit fin dal suo stato embrionale di UPSBlogit. Ha iniziato a giocare alla tenera età di quattro anni. Appassionato a ogni genere videoludico segue con passione, oltre ai videogame, anche film, anime e manga. Questo, purtroppo, è causa della sua instabilità mentale.

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