Hyperdimension Neptunia U: Action Unleashed – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Idea Factory Developer: Idea Factory
Piattaforma: PS Vita Genere: Action Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 39,99 €

La saga di Neptunia è decisamente una delle più prolifiche su PlayStation Vita, sia capitoli dal classico stampo dei JRPG, sia con vari spin-off che spaziano in ogni genere. Proprio a questa seconda categoria appartiene Action Unleashed, che come lascia intendere il nome abbandona i tanto amati tatticismi per concentrarsi più sulla componente hack’n’slash e far sì che le intrepide ragazze di Gameindustri si diano all’azione pura. Vediamo quindi assieme com’è andato questo nuovo, interessante esperimento targato Tamsoft.

Saranno formose

La storia di questo capitolo parallelo alla serie principale è ambientata nell’ormai arcinoto mondo di Gameindustri, dove le nostre CPU Divine vivono in pace ed armonia senza preoccuparsi di nulla, questo almeno fino a che non faranno la loro comparsa due intrepide giornaliste, Dengekiko e Famitsu, che vogliono raccogliere dati e fare un articolo sulle nostre amate dee, per farne vedere tutti gli aspetti positivi e le abilità in combattimento e non. Ecco quindi che, senza troppi preamboli veniamo catapultati nella storia non troppo elaborata di Action Unleashed, dove affronteremo una serie di missioni in stile Dynasty Warriors contornate dalla classica sfilza di dialoghi carichi di riferimenti più o meno velati al mondo dei videogames, con la particolarità di avere per la prima volta modo di utilizzare due nuovi personaggi, proprio le già citate Famitsu e Dengekiko, che ai più attenti avranno subito richiamato le due più famose riviste del settore videoludico vendute nel paese del Sol Levante.

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Un doveroso tributo alle due testate offerto quindi dal producer, nonché una scelta azzeccatissima per richiamare l’attenzione sul tema giornalistico dell’avventura, che come detto si articolerà in singole missioni che faranno le veci dei vari servizi, con tanto di interviste e scoop di sorta comprensibili però solo a chi mastica l’inglese, visto che come da tradizione il gioco non è stato tradotto nel nostro idioma nè tantomeno sottotitolato.
Ovviamente la trama in questione, nonostante la ricercatezza degli elementi, non è certo quella di un Final Fantasy, e lascia poco all’entusiasmo di chi si appresta a giocare il titolo, che nella maggior parte dei casi si vedrà strappata una risata per le allusioni fatte durante i vari dialoghi ma che non sarà poi mai veramente coinvolto all’interno della storia, mal supportata anche dalla curiosa carenza di dialoghi e scenette che generalmente abbondano e rendono ancora più marcata la logorroicità delle protagoniste.
Vediamo però più nel dettaglio come si struttura la parte principe di questo Neptunia U, ossia i combattimenti, vero cuore pulsante del gioco.

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Molti nemici, molto onore

Come ogni buon hack’n’slash che si rispetti, anche in Action Unleashed vedremo rispettata la classica struttura di gioco fatta di arene infarcite di avversari mediocri a cui farà seguito uno o più mini-boss dalla straordinaria resistenza e dall’incredibile potere d’attacco.
Ogni quest che andremo ad affrontare sarà ambientata in un’ arena dalle dimensioni variabili in cui gli unici ostacoli saranno le barriere naturali o dei dislivelli saltabili premendo il tasto X, nelle quali verremo circondati da svariati avversari che tenteranno di farci la pelle con i loro terribili attacchi. Qui i fan della saga avranno modo di riconoscere la maggior parte dei nemici, ripescati per l’occasione e rielaborati con una grafica simil cel-shading, ovviamente in 3D, che rende giustizia al loro design unico e pittoresco, senza contare le aggiunte fatte per l’occasione che sono veramente ben realizzate e che si amalgamano alla perfezione con l’ambiente colorato e a tratti delirante del gioco, come ad esempio dei curiosi mostri a forma di “finestra di dialogo” con tanto di piccola frase in sovraimpressione.

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Unica pecca da imputare ai nostri avversari è una generale repulsione all’attacco. Come detto infatti sullo schermo verremo accerchiati da frotte di nemici, che molto spesso si limiteranno ad osservarci e subire passivamente i nostri attacchi, senza ricambiare e quindi senza creare il giusto stimolo per una sfida pressochè inesistente, almeno per quanto riguarda i mostri normali.
Una volta comparso il boss dello schema infatti, di solito di dimensioni ragguardevoli ed inidicato da un’apposita icona sulla minimappa, saranno dolori, perchè molto spesso verremo bastonati malamente e dovremo correre ai ripari. Nulla di impossibile da gestire comunque, almeno ai livelli medi di gioco, perchè una volta giunti al termine dell’avventura ci ritroveremo ad affrontare alcune quest particolarmente ostiche, non necessarie per terminare la campagna principale ma di certo un ottimo banco di prova per tutti i perfezionisti e per tutti coloro che vorranno cimentarsi con le due modalità segrete, a cui potremo prender parte una volta sconfitto il boss finale.

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Una vita di mash-up

Tutti questi mostri però necessitano di mezzi per essere contrastati, che vengono forniti al giocatore sottoforma di vari tipi di attacchi. Ognuna delle nostre eroine avrà infatti a disposizione attacchi base eseguibili premendo i tasti Quadrato e Triangolo, per mettere a segno rispettivamente attacchi leggeri e pesanti, mischiabili tra loro per eseguire svariate e devastanti combo, le quali arrecheranno danni maggiori rispetto ad un semplice colpo singolo.
Oltre a questo, il giocatore potrà anche utilizzare alcuni attacchi speciali, eseguibili consumando un numero variabile di cariche date dai punti “Special” di ognuno dei nostri personaggi e ricaricabili con oggetti o semplicemente combattendo, che avranno effetti devastanti sui nemici, come il famoso Critical Edge di Neptune e tutte le mosse più famose viste in numerosi anni (e capitoli) di Hyperdimension Neptunia e che i fan non faranno fatica a riconoscere.

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A coronamento di tutto non poteva ovviamente mancare l’apprezzatissima modalità HDD, ossia Hard Drive Divino, grazie alle quali le nostre CPU assumeranno la loro forma ultima per poter assestare così colpi micidiali e mettere a segno, nel momento più opportuno, una spettacolare finisher ricca di effetti speciali e dettagli coreografici, che oltre ad essere molto godibili da vedere sul piccolo schermo di PlayStation Vita arrecheranno danni direttamente proporzionali alla loro bellezza ai nostri avversari, permettendoci molto spesso di capovolgere situazioni nefaste in altisonanti vittorie e sbrogliando matasse molto intricate.
Ultima ma non ultima troviamo una mossa introdotta appositamente per Action Unleashed, ovvero la Lily Special. Combattendo assieme infatti le protagoniste affineranno il loro rapporto, creando un legame speciale ed aumentando il Lily Rank, ossia il livello di amicizia, che, una volta raggiunta una determinata soglia, ci darà accesso a devastanti attacchi di coppia che avranno però l’effetto negativo di consumare la nostra EXE Drive, necessaria anche per sfruttare l’HDD. Un piccolo prezzo da pagare per vedere l’arena ripulita di ogni avversario, a dirla tutta, ma dovremo fare scelte oculate per non sprecare i nostri attacchi e soprattutto la nostra scorta di potere per avere la meglio nei combattimenti più intensi ed arzigogolati.

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Ma come ti vesti?

I fan più devoti della saga di Neptunia si saranno accorti di un piccolo dettaglio a questo punto della recensione, ossia l’assoluta mancanza di Fan Service. Ebbene, non è proprio così, perchè sebbene sia vero che il producer abbia scelto di adottare una linea soft per i dialoghi, lanciando semplicemente battutine piccanti qua e là senza poi mostrare fermi immagini che poco lasciano all’immaginazione, è anche chiaro che gli appassionati del corpo femminile non potevano venire delusi. Ecco quindi che per dare un ulteriore boost in battaglia alle nostre donzelle in Action Unleashed è stato scelto un metodo piuttosto particolare, ossia la rottura dei vestiti. Durante il combattimento infatti ci capiterà di essere colpiti dai nemici, cosa che comporterà il danneggiamento dei nostri succinti abiti fino al cosiddetto “Costume Break”, che attiverà una scenetta maliziosa in cui vedremo le eroine in tutta la loro bellezza, praticamente in reggiseno e mutandine, pronte di nuovo a combattere ma animate dallo spirito della vergogna che caricherà la loro barra delle Special e ci permetterà di usare fin da subito l’HDD.

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Niente male per dei pantaloncini e una maglietta strappati.
E’ chiaro che questa è stata una scelta dettata anche dal fatto che il pubblico si aspetta di vedere le rotondeggianti forme in tutto il loro splendore, e non certo una formula obbligatoria per potenziare i personaggi, ma se non altro il tutto ben si integra all’interno dello stile di gioco, senza spezzare eccessivamente l’azione e senza risultare troppo “invadente”, come sarebbero potute essere altre scelte. Inoltre, per coloro che proprio non riescono a sopportare queste esternazioni di estrogeni, nel gioco è presente la possibilità di cambiare a piacimento gli abiti delle donzelle con look molto particolari, come ad esempio gli stili Militare e Regale per la bella Vert e così via, ma soprattutto di far indossare vesti indistruttibili, così da trasformare il titolo in un semplice hack’n’slash. Una via di fuga che, manco a dirlo, noi non abbiamo neanche considerato.

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VERDETTO

Hyperdimension Neptunia U: Action Unleashed è senza dubbio un esperimento ben riuscito, con una storia breve ma intensa e un paio di modalità segrete che non vi sveliamo ma che ne aumentano la longevità. La componente hack'n'slash è stata ben integrata in un concept che si basa principalmente sullo stile JRPG, il fan service è presente ma non eccessivo e, cosa più importante, il titolo si adatta ottimamente a una console portatile quale è PlayStation Vita. I puristi del genere potrebbero storcere il naso vedendo quanto realizzato da Tamsoft, ma se amate gli action non potete farvi sfuggire questo titolo.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.