Scram Kitty DX – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Dakko Dakko Developer: Dakko Dakko
Piattaforma: PS VITA (disponibile anche per PS4) Genere: Action/Platform Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 9,99 €

Nato originariamente su Wii U con il titolo di Scram Kitty and his Buddy on Rails, la versione giunta su PlayStation Vita e PlayStation 4 di questo titolo sviluppato da Dakko Dakko vuole affermarsi come uno degli indie più caldi e pelosi del momento. Vediamo dunque se questo porting è riuscito a risvegliare il nostro amore per i gattini armati di laser.

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Il gatto col topo

Il vostro ruolo in Scram Kitty DX sarà quello di guidare Buddy al salvataggio dei suoi amici gatti ed infine della sua bella compagna felina, rapita da una schiera di malvagi topi spaziali. Detto questo, sapete tutto quello che c’è da sapere, nonché tutto quello che vi verrà detto durante il gioco per quel che concerne la trama, visto che fin da subito, senza troppi preamboli, verrete catapultati a bordo della vostra astronave all’interno del primo dei quattro tutorial, in cui vi verranno insegnate le tecniche base di controllo del vostro veicolo.
Come accennato lo scopo di ogni schema sarà di salvare quanti più gattini possibile, fino ad un massimo di quattro per livello, ognuno con una metodica diversa, che approfondiremo più avanti, per essere sbloccato, per la gloria e soprattutto per aprirci la strada verso nuovi capitoli dell’avventura, raggiungibili solo dopo aver collezionato un determinato numero di compagni nelle precedenti missioni, cosa che spinge a rigiocarle per ottenere il massimo possibile, soprattutto quando la difficoltà risulta non del tutto proibitiva.
Questa metodica di gioco si trascinerà per tutta la durata della nostra esperienza, senza mai andare a modificarsi se non aumentando progressivamente la difficoltà e cambiando gli sfondi ed i nomi delle zone in cui andremo ad agire. Ma vediamo più nel dettaglio come dovremo comportarci all’interno degli schemi.

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Un’astronave carica di…

Per muoverci nei livelli avremo dunque a disposizione un veicolo spaziale dotato di armi, la cui particolarità è di potersi muovere solo lungo le pareti, senza avere quindi libertà di movimento all’interno dello spazio di gioco. La visuale, rigorosamente a volo d’uccello come nei vecchi Grand Theft Auto, mostrerà una porzione di livello limitata, nella quale potremo muoverci, compiere salti e mostrare a tutti la potenza dei cannoni di cui la nave è dotata.
Oltre al movimento infatti le altre azioni di cui sarà capace Scram Kitty saranno appunto saltare da una rotaia ad un’altra (oppure più in là sulla stessa su cui siamo) e utilizzare le armi in dotazione per sconfiggere i terribili topi spaziali che cercheranno di ostacolare la nostra missione di salvataggio. Nonostante la semplicità dei comandi, comunque, il titolo di rivela ostico fin dalle prime battute e con una scala di difficoltà parecchio ripida, che potrebbe scoraggiare i videogiocatori meno assidui, visto che molto spesso, anche per colpa della visuale limitata, andremo incontro a morte prematura più e più volte consecutivamente prima di capire come superare un particolare enigma o un determinato avversario.

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Abbiamo parlato di enigmi, perchè anch’essi rappresentano una parte importante nel gioco, visto che oltre ovviamente all’uccisione dei nostri nemici, gli schemi presenteranno piccole sfide da superare, niente di davvero cervellotico in ogni caso, utilizzando una data arma oppure colpendo interruttori e simili in sequenza, per dar modo al giocatore di staccare dalla frenetica azione di gioco e utilizzare, anche se in minima parte, la materia grigia.
Infine, come nel migliore dei platform, anche i salti svolgeranno parte importante nella struttura di gioco, visto che oltre al normale balzo ne avremo anche uno “infuocato”, eseguibile premendo il tasto corrispettivo non appena toccheremo terra dopo la prima elevazione, permettendoci di spaccare pareti fragili (a volte anche nascoste) e di superare alture altrimenti insormontabili. Anche qui però molto spesso la frustrazione regnerà sovrana, costringendoci a ripetere svariate volte un salto prima di riuscire ad imbroccare la direzione giusta e schivare l’ostacolo che ci si para davanti.

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Qua la zampa!

Non ci siamo assolutamente dimenticati dei gattini da salvare, che sono il vero focus del gioco, presenti come già accennato in numero di quattro in ogni capitolo del gioco, ognuno con un particolare metodo per essere sbloccato. Il primo dei nostri amici a quattro zampe, il più facile da ottenere, sarà sempre presente alla fine del livello, superati nemici e ostacoli, pronto a farsi salvare dallo Scram Kitty.
Per gli altri tre mici dovremo invece sudare ben più delle sette celeberrime camicie, visto che pur essendo il metodo di ottenimento lo stesso, la varietà degli schemi ci porterà sistematicamente a calare un poker di imprecazioni ogniqualvolta tenteremo l’impresa di completare al 100% uno dei livelli.
Dei tre gatti rimasti infatti uno si otterrà raccogliendo tutte le sfere energetiche sparse sulle varie rotaie e molto spesso nascoste o di difficile accesso, cosa che ci porterà a saltare come dei folli e girare più e più volte sugli stessi percorsi per recuperare queste palline che altra funzione non hanno se non appunto permetterci di salvare il gatto.

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Un altro felino invece farà capolino una volta uccisi tutti gli avversari presenti all’interno dello schema, altro fattore di sblocco complicato visto che la maggior parte delle volte ai piccoli nemici da “un colpo e via” si accosteranno dei miniboss resistentissimi, in cui il coefficiente di difficoltà nella sconfitta è aumentato dal fatto che le nostre armi non saranno orientabili, ma spareranno solo in linea retta.
L’ultimo animale, forse il più ostico dei tre, sarà ottenibile tramite una specie di gioco a tappe, in cui dopo aver toccato il gatto esso si sposterà in un punto prefissato dello schema e noi, come in un guardia e ladri spaziale, dovremo inseguirlo e toccarlo, e così via fino a quando non completeremo il percorso e il nostro amico raggiungerà gli altri nella botola alla fine dello schema. Ovviamente, riprendendo quanto detto della difficoltà di alcuni salti, va da se che molto spesso dovremo riprovare così tante volte che il nostro divertimento andrà scemando, trasformandosi in frustrazione.

Le sette vite del gatto

Abbiamo finora solo parlato della modalità Storia, questo non per pigrizia o altro, ma semplicemente perchè essa è l’unica modalità di rilievo presente in Scram Kitty DX. Nello spoglio menu iniziale infatti, oltre ad essa, troveremo la modalità Gioco Libero, che ci permetterà di rivivere i livelli senza l’ansia del salvataggio, e le scarne opzioni di gioco, dove potremo selezionare il volume e la qualità degli effetti e poco altro. In tutto questo il grande assente è il comparto touch, mancanza importante di questo titolo che qualche potenzialità per utilizzare le funzioni tattili della console portatile Sony ce le aveva, ma la scelta di portare il gioco anche su PlayStation 4 in questo senso ha costretto ad un utilizzo delle levette analogiche per il movimento e dei tasti per saltare e sparare.

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Proprio questa decisione di portare su console il titolo lascia parecchie perplessità, perchè da quello che abbiamo visto Scram Kitty è il classico gioco da “una partita al volo”, magari mentre si viaggia in treno verso la scuola o il posto di lavoro, oppure durante una pausa dallo studio o prima di andare a letto, e su console da televisore questa possibilità va persa.
Ovviamente di per sè il gioco funziona discretamente, anche se come detto molto spesso verremo spinti all’imprecazione da salti impossibili o avversari troppo ostici da abbattere, ma il fatto di aver puntato su più fronti non ha fatto benissimo ad un titolo che sotto sotto le carte in regola per affermarsi come indie in un mercato ricolmo di videogames cosiddetti “indipendenti” le aveva.
Non ci resta che sperare che questo gatto spaziale abbia sette vite, per vedere magari un nuovo capitolo più votato al gioco portatile e meno alla diffusione su ogni console possibile.

VERDETTO

Scram Kitty DX non è un brutto gioco, ma fa venire in mente una frase che i professori solevano dirmi a scuola: "E' bravo, ma non si applica". Questo titolo è proprio questo, ottime potenzialità sulla carta ma scarso rendimento una volta preso in mano per più di una mezz'ora, oltre ad un'ingiustificata pubblicazione anche su PlayStation 4, visto che si tratta di un titolo che dà il meglio di se quando viene fruito sul piccolo schermo di PlayStation Vita. L'assenza di sviluppo della trama, la ripetitività degli schemi e soprattutto l'eccessiva frustrazione che spesso il gioco genera fanno sì che Scram Kitty DX faccia presto sopraggiungere la noia, ed è un vero peccato.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

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