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Steins;Gate 0 – Recensione

Publisher: PQube Developer: 5pb, Nitroplus
Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Visual Novel Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 54,99 € per PS4 / 39,99 € per PS Vita

Steins;Gate nasce nel lontano 2009 come una delle poche esclusive Microsoft in terra nipponica, successivamente trova successo anche in Occidente grazie sia alla trasposizione anime del 2011 e sia alla pubblicazione su console PlayStation 3 e PlayStation Vita circa un anno fa. Senza troppi giri di parole, Steins;Gate è una delle Visual Novel più belle mai realizzate e Steins;Gate 0 è il suo degno successore rispondendo, forse, a tutte le domande rimaste in sospeso.

SteinsGate 0

La storia fin qui (spoiler)

Attenzione! Steins;Gate 0, come già detto, è il sequel diretto del primo titolo Steins;Gate ed è difficile quindi raccontare senza scendere in pesanti spoiler, proprio per questo se non avete mai giocato al primo e volete recuperarlo interrompete subito la lettura di questa recensione.

Steins;Gate è stato definito dai media quale il Ritorno al Futuro giapponese, sia per i suoi toni sia per il suo tema principale, ovvero i viaggi nel tempo; infatti mondi paralleli e paradossi sono all’ordine del giorno poiché il protagonista, Okabe Rintaro, e i suoi amici, hanno infatti ideato una macchina del tempo.

La storia di Steins;Gate 0 parte proprio dal True Ending del primo, con Okabe devastato dalla morte di Makise Kurisu che non riesce ad evitare per quanto ci provi, tornando indietro nel tempo, il “bello” è che il mondo nel 2036 è flagellato da un conflitto mondiale e l’unico modo per evitare tale conflitto è proprio salvare Kurisu, l’originale teorizzatrice del viaggio nel tempo e da qualche settimana qualcosa di più di un’amica per il nostro protagonista. La teoria della causalità però impedisce a Okarin di cambiare il futuro direttamente, impedendo l’omicidio da lui stesso perpetrato (ammetto che è un casino di storia ed è davvero difficile spiegare tutto NdV).

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Tale situazione ha devastato il nostro Okabe, che vivendo nel costante ricordo e dolore per la perdita di Makise, abbandona quel carattere allegro del primo episodio, diventando più taciturno e triste. La svolta però arriva presto: un team dagli Stati Uniti ha realizzato una intelligenza artificiale chiamata Amadeus, basata sui ricordi (pensavo sull’Eredità e sulla cipolla NdD) e conoscenze di una ex-studentessa passata sfortunatamente a miglior vita.

Ovviamente tale ragazza è Kurisu, che rientra nella vita di Okabe anche se in forma di intelligenza artificiale, da qui la trama diventa delicata e complessa ed eviterò ogni forma di spoiler del titolo; la narrazione diventa ricca di elementi ed è davvero difficile annoiare il giocatore nella lettura della visual novel, senza contare che il gioco è principalmente orientato sul fattore sorpresa e sulla imprevidibilità derivante dalle scelte disponibili che vi porteranno a uno dei sei finali disponibili, compreso il True Ending.

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Un titolo per pochi

Proprio per le caratteristiche del genere, nonostante sia una delle più belle visual novel disponibili sul mercato videoludico (un’altra che abbiamo molto apprezzato di recente è Root Letter), a partire dalle illustrazioni, animazioni e dal fantastico doppiaggio (disponibile solo in giapponese), ci troviamo comunque difronte ad un romanzo interattivo, ovvero una serie di immagini e lunghe righe di testo da leggere, in inglese oltretutto.

Il gameplay è inesistente, non vi sono puzzle nè sequenze logiche da risolvere, le uniche interazioni che possiamo fare sono tramite il RINE, il servizio di messaggistica in-game, che ci consentirà di effettuare le nostre scelte attraverso dei semplici SMS, da inviare alle persone che ci contatteranno.

Esteticamente parlando, Steins;Gate 0 rappresenta un evoluzione naturale del primo titolo; rimarcando la tragicità della trama, il box dei dialoghi è stato reso più dark, mentre le scene che scorreranno avanzando nel testo sono tutte caratterizzate da un alone di decadimento.

La colonna sonora, pur mantenendo uno stile che non sorprenderà i fan, ha anche essa deciso di rinnovarsi: il compositore Takeshi Abo si è cimentato nella creazione delle OST con vera passione per il titolo. Sarà presente anche una sezione Extra per rivivere tutto ciò che ha da offrirci il titolo, sia in termini di scelte fatte che di approfondimenti.

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Trofeisticamente parlando: salva qui, carica lì

I trofei di Steins;Gate 0 di cui potete visionare la lista a questo link, sono facili da “cacciare”, per la gioia di chi è intenzionato a sbloccare il famoso trofeo blu. In effetti Steins;Gate 0 è una visual novel in cui il gameplay è praticamente assente: non dovete far altro che sbloccare i sei finali disponibili. Per velocizzare il processo dovreste creare una serie di salvataggi per creare dei “check point” da utilizzare per non ricominciare il gioco nuovamente da capo, seppur nelle impostazioni potete settare “Skip Test” su On per saltare tutti i dialoghi. Se vi interessa sbloccare tutti i finali, i traguardi verranno da sé.

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Vincenzo Ficetola
Salernitano DOC, romano per adozione, lavora nell'ambito della formazione e consulenza inquinando il mondo imprenditoriale con le sue idee. Appassionato di videogiochi già in tenera età, si diletta a mipiacciare, cinguettare e scrivere dove gli capita, anche sui muri.

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