Primo PianoSupermagical - Recensione

Supermagical – Recensione

Publisher: Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team Developer: Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team
Piattaforma: PS Vita Genere: Puzzle Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 4,99 €

Il periodo invernale ha visto l’esplosione su console dei puzzle game: mai così tanti titoli si erano affacciati al panorama “casalingo” del gaming, invadendo lo Store di PlayStation. Il culmine di questa escalation è stato sicuramente l’inserimento del positivo Azkend 2, di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa, nella raccolta di titoli dedicata ai possessori di PlayStation Plus. Supermagical, dal canto suo, si candida come un degno avversario, con battaglie ovviamente a colpi di matching e di combo.

Una famiglia terribile

Nina non è esattamente l’eroina a cui tutti siamo abituati: questa giovane maghetta infatti è sbadata e pasticciona quanto basta per far sì che un incantesimo finito male causi la liberazione delle sue sette sorelle.

“Poco male”, penserete voi, “tanto saranno uguali alla più giovane”. Sbagliato, le sette sorelle di Nina sono infatti malvagie streghe pronti a far collassare il mondo per un loro semplice capriccio, e nessuno sarà in grado di fermarle. Nessuno, tranne forse la stessa Nina, che per rimediare ai propri errori si mette in viaggio noncurante del pericolo per salvare i maghi che l’hanno in custodia, i Warlocks, e rinchiudere nuovamente le sue sorelle nella loro buia prigione magica.

L’incipit del gioco serve, ovviamente, a calarci nei panni della giovane streghetta, che verrà via via aiutata dai potenti Warlocks che andrà a liberare e dovrà respingere al mittente non solo gli attacchi delle sue sorelle maggiori, ma anche una serie di creature che stanno assediando il pacifico mondo di gioco.

Tutto questo avverrà sfruttando meccaniche di match-3 che prendono liberamente spunto da un classico intramontabile come Bust-a-move ma che, come vi spiegheremo più avanti, offre anche qualche inedito decisamente interessante.

La fonte di ispirazione, il titolo Taito appunto, si può notare anche nello stile grafico colorato e sbarazzino e nel design di personaggi e mostri, in stile cartoon, che ben si adatta al genere e che si fa apprezzare parecchio sul piccolo schermo di PlayStation Vita.

In fila per tre col resto di due

Come da tradizione dei classici match-3 Supermagical offre una serie di schemi, una settantina in totale, in cui dovremo spremere le nostre meningi per eliminare tutti i mostri presenti a schermo che, mossa dopo mossa, avanzeranno fino ad un punto di non ritorno che segnerà il game over.

Per evitare di subire una sconfitta avremo a disposizione una sorta di catapulta magica che ci permetterà di scagliare un mostro verso il gruppo: se saremo abbastanza abili da riuscire a metterne tre o più in fila, allora i mostri verranno eliminati e potremo continuare la nostra opera di sfoltimento. Se, al contrario, sbagliassimo il colpo, il mostro si unirà alla schiera di quelli già presenti, complicandoci la vita.

Per decidere la direzione di lancio avremo a disposizione un piccolo mirino a forma di freccia che ci indicherà sommariamente, senza lunghe guide che indichino con esattezza il punto di atterraggio, la traiettoria che il nostro colpo avrà, traiettoria che potrà anche essere influenzata da eventuali rimbalzi sulle pareti dello schema.

In tutto ciò Supermagical non si discosta, eccezion fatta che per la disposizione orizzontale anziché verticale della struttura di gioco, dal già citato Bust-a-Move, ma come abbiamo detto le novità ci sono e si vedono: a differenza infatti del titolo Taito, in cui la fortuna nell’ottenere le sfere del colore giusto era solo parziale, qui è quasi totale.

Potremmo quindi ritrovarci con un “proiettile” di un colore che per noi in quel momento è totalmente inutile: in nostro soccorso arrivano quindi delle preziose caramelle, che otterremo come premio o potremo acquistare, che se date in pasto al nostro mostro ci permetteranno di modificarne il colore e renderlo adatto ai nostri scopi.

Aggiudicato al signore in terza fila

I modificatori svolgeranno quindi un ruolo molto importante all’interno di Supermagical, ma fortunatamente saranno rari i casi in cui vi ritroverete senza denaro o senza oggetti, dato che ogni livello portato a termine ed anche alcuni oggetti interattivi sulla mappa vi doneranno del denaro da spendere.

Le vostre fortune potranno essere dilapidate nei negozi disseminati sulla mappa oppure acquistando stelle che vi daranno modo di cimentarvi, parlando con un NPC preposto, in una sorta di mini-gioco stile Memory, in cui dovrete abbinare due carte uguali per vincere il premio corrispondente.

Ad affiancare poi i potenziamenti troveremo anche i famosi Warlocks che, una volta liberati dalla tirannia delle sorelle di Nina, ci garantiranno un aiuto in battaglia permettendoci di sfruttare i loro poteri. Potremo equipaggiare un massimo di due aiutanti per volta, dunque la scelta di chi avere al nostro fianco sarà fondamentale per il completamento dei vari schemi.

Le modalità di Supermagical, dal canto loro, non hanno niente per cui gridare al miracolo: oltre al classico “spacca tutto fino a che non hai pulito lo schema” troveremo una modalità in cui avremo un dato numero di mosse per completare lo schema e dei livelli a tempo. Nulla di esagerato, ma comunque funzionale per tenerci incollati allo schermo, grazie anche ad un ottimo gameplay.

Percorrere i tre mondi di gioco, soleggiato, innevato e del cielo, si rivelerà quindi un’impresa decisamente coinvolgente, resa più intrigante dalle battaglie coi boss che saranno solo verbali e ci chiederanno di indovinare, tra tre risposte decisamente divertenti, quella più adatta alla situazione, così da rispedire la sorella in prigione e liberare un nuovo aiutante.

Toccami come sai fare tu

Una delle lamentele più gradi che abbiamo mosso ai puzzle game sbarcati su console è stata la decisione di proporre il titolo sulla sola PlayStation 4, penalizzando una console portatile come PlayStation Vita che sarebbe decisamente adatta ad ospitare titoli di questo genere viste anche le funzionalità touch della stessa.

Ad ulteriore riprova del fatto che non siamo del tutto fuori di testa troviamo proprio Supermagical, che propone una versione portatile in cui il controllo ed il lancio dei nostri colpi verso lo schieramento nemico è affidato proprio alle funzioni touch della console.

Come detto il gameplay è azzeccato e risulta divertente giocare nella comodità di casa nostra, in sessioni più o meno lunghe, ma il titolo si fa apprezzare notevolmente anche durante i piccoli spostamenti, vista la generale rapidità di completamento degli schemi che andremo ad affrontare.

Una nota sicuramente positiva, così come positivi sono il comparto audio e quello video, che svolgono egregiamente il loro lavoro calandoci in un’atmosfera stile cartone animato ben supportata anche dai divertenti dialoghi (ahi noi, in lingua inglese) che ci narreranno la semplice trama.

Un ultimo accenno invece va doverosamente fatto al gap di difficoltà del titolo: sebbene infatti si possa intuire che Supermagical sia destinato ad un pubblico di tutte le fasce d’età, ci saremmo aspettati qualche complicazione in più nel portare a termine i livelli, soprattutto quelli avanzati. Con l’aiuto delle caramelle e dei vari potenziamenti, infatti, risulta spesso fin troppo semplice completare gli schemi proposti.

Nulla che possa comunque rovinare l’ottimo lavoro svolto dai ragazzi di Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team, che hanno dato vita ad un puzzle game che riporta alla mente glorie del passato ma strizza decisamente l’occhio anche al futuro.

Trofeisticamente parlando: magie e cappelli buffi

Il lungo elenco trofei di Supermagical non comprende (sfortunatamente) un trofeo di Platino, bensì una lunga serie di coppe di bronzo che ci verranno elargite con discreta generosità. Arrivare al 100% di questo titolo, comunque, richiederà una buona dose di abilità ed una certa pazienza, dato che vi verrà richiesto di ottenere 3 stelle, legate fortunatamente solo alla rapidità di completamento dei livelli, in ognuno dei quasi settanta schemi di gioco.

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.