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The World is in Play – Speciale PlayStation Vita

E’ stato un piacere, XMB!

Il sistema operativo che ci permetterà di interagire con PlayStation Vita non sarà più la CrossMediaBar vista prima su PlayStation Portable e poi su PlayStation 3 (oltre che su tanti prodotti made in Sony), estremamente elegante ma probabilmente considerata poco intuitiva. A darle il cambio ci sarà l’interfaccia “a bolle”, di cui saprete sicuramente l’esistenza. In effetti, anche se un po’ priva di stile, è facilissimo prenderci la mano da subito: se dunque questo era lo scopo, beh, l’obiettivo è riuscito in pieno. Molto “chic” è il modo in cui è possibile chiudere le varie app, scorrendo il dito dall’alto, sulla destra, in diagonale, come se si girasse la pagina di un libro. Tra le applicazioni più “pesanti” vanno segnalate: “Trofei”, che ci permetterà di incrementare il nostro bottino di coppe virtuali anche fuori casa (brutta roba, i nerd!); “PlayStation Store”, su cui non vale la pena spendere del tempo dato che le funzionalità sono evidenti; “Party”, un programma che ci permetterà di messaggiare con gli amici del PlayStation Network in qualsiasi istante; “Facebook”, “Skype”, “Twitter”, “Flickr” e “Foursquare”, che ci permetteranno l’accesso ai corrispettivi mezzi di comunicazione; “Frobisher Says”, un gruppo di minigiochi semplici semplici ma che supporteranno fino a 12 giocatori, oltre alle principali potenzialità della console.

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Giochi, giochi… giochi!

La line-up di PS Vita, lo possiamo dire con certezza, è probabilmente una delle più potenti degli ultimi anni: un pro e un contro, se vogliamo. Un pro perché avere una vasta scelta tra cui selezionare il gioco prediletto è sempre meglio che avere il dubbio tra due giochi (qualcuno ha detto Resistance Fall Of Man e il -mitico- Motorstorm?); un contro perché il fatto di avere tutto e subito potrebbe lasciare un po’ di vuoto nell’immediata fase post-lancio (anche se speriamo non sia così). Il pezzo forte che sicuramente molti di voi attendono è Uncharted Golden Abyss: prequel di Drake’s Fortune. Nathan Drake si troverà questa volta alle prese con una città perduta in Sud America, durante la ricerca della quale incapperà in una misteriosa spedizione spagnola di 400 anni prima e in un suo vecchio amico/nemico, Jason Dante. Il gioco, nei due capitoli testati, stupisce per qualità grafica e somiglianza con le versioni su PlayStation 3. Speriamo di potere vedere un canto del cigno di questa serie degno del nome che porta, visto che il prossimo progetto targato Naughty Dog è già stato annunciato: The Last Of Us.

Altro titolo a tripla A è Wipeout 2048, esponente della leggendaria serie da sempre legata a doppio filo al nome di Sony. Ho avuto modo di testare il gioco con più calma rispetto alla Gamesweek milanese, ed è quindi un bene tornare sulla questione. Se vi ricordate, mi ero dichiarato dispiaciuto perché il gioco era stato completamente snaturato per l’assenza degli aerofreni. In realtà, ci sono! Vi basterà cambiare la configurazione dei tasti, anche se sembra abbastanza evidente l’intenzione degli sviluppatori di indirizzare i videogiocatori verso la mappatura che assegna a L il freno e a R l’acceleratore. Comunque, Wipeout 2048 come da tradizione ha una colonna sonora estremamente azzeccata e un impatto visivo assurdo: si tratta sicuramente del titolo che molti si porteranno a casa per testare le potenzialità della console.

L’intuito mi dice inoltre che l’asso nella manica di questa line-up sarà Escape Plan. Seppur sia passato relativamente in sordina in mezzo a brand molto potenti, il titolo targato Santa Monica ha tutte le carte in regola per stupire. Ciò che più colpisce è la montagna di stile di cui dispone questo puzzle-platform game: la palette cromatica è dominata da bianco e nero con relative sfumature, i protagonisti hanno sempre l’aria innocente e malinconica malgrado sembrino i fratelli minori dell’Arakune di Blazblue, e il numero delle volte in cui i nostri moriranno si stamperà sul loro nero petto, tramite un bianchissimo carattere numerico. Detto questo, il gameplay fa interamente affidamento al touch screen (anche posteriore) con ottimi risultati: se Escape Plan venderà poco, un Call Of Duty all’anno è proprio quello che ci meritiamo.

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Dario Caprai
Non capisce niente di videogiochi ma, dal momento che non lo sa, continua a parlarne, imperterrito. Tanto è vero che il tempo preferisce passarlo a scrivere, a leggere, a vedere un film, a seguire e praticare sport, a inveire per il fantacalcio, a tenersi informato su tecnologia e comunicazione piuttosto che con un DualShock in mano. In tutto questo è, però, uno degli admin di PlayStationBit da tempo ormai immemorabile.

3 Commenti

  1. Io vorrei sapere se qualcuno ne è conoscenza, se i trofei accumulabili in PSVITA vengono sommati a quelli che hai già ottenuto sulla PS3 essendo il contatto PSN uguale? oppure sono due cose distinte? ad esempio se io ne ho 31, il risultato è 31+1 o 32?

  2. i trofei andranno a confluire nello stesso account, solo che per ora il mix di trofei PS3, PSN e Vita puoi vederlo solo su PS Vita, mentre su PS3 ti becchi i trofei che hai guadagnato su console casalinga e basta (prima o poi arriverà un update comunque, ne sono sicuro). per rispondere alla tua domanda, 32. 🙂

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