Trillion: God of Destruction – Recensione

Sviluppatore: Publisher: Piattaforma: Genere: Giocatori: PEGI: Prezzo: Italiano:

Publisher: Idea Factory Developer: Compile Heart
Piattaforme: PS Vita Genere: JRPG Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 39,99 €

Rieccoci qui di nuovo a recensire un titolo di Compile Heart, celebre software house conosciuta da tutti per aver sviluppato la saga di di Hyperdimension Neptunia.
Dopo il loro ultimo titolo next-gen, ovvero Megadimension Neptunia VII, gli sviluppatori sono finalmente tornati su PlayStation Vita con un titolo davvero stravagante chiamato Trillion: God of Destruction.

Trillion God of Destruction (3)

L’inferno secondo Compile Heart

Il gioco comincia con un brutto giorno, perché improvvisamente nel regno degli inferi (che compone il ondi intero insieme a quello terrestre e a quello dei Cieli) appare un gigantesco mostro, il Dio della Distruzione che ha iniziato a divorare tutti gli abitanti del suddetto regno per conquistate, letteralmente, tutto l’inferno. Solo il sacrificio di Satana e sua moglie Lilith è servito ad indebolire il mostro, il tanto che bastava per farlo ritirare.
Da allora sono passati quasi cento anni, e il nuovo capo degli inferi è diventato il nipote di Satana, chiamato Zeabolos, ma improvvisamente il dio della distruzione è tornato alla carica più forte che mai e nessuno sembra in grado di abbatterlo. A sfidare il potente dio ci penserà il fratello di Zeabolos, Astaroth, che grazie alla sua forza poderosa riesce almeno a ferirlo, a costo della sua stessa vita e senza particolari esiti.
Dopo lo scontro che gli è costato la vita, viene rimesso in sesto da una misteriosa scienziata chiamata Faust, la quale dichiara di aver ricostruito il suo corpo, re-inserendo la sua anima, ma a durata limitata. Il tempo aggiuntivo, ma ripetiamo, limitato servirà al signore degli inferi a sferrare un contraccolpo al dio della distruzione.
Da questo momento in poi partirà un addestramento speciale dedicato alle nostre Overlord (molte delle quali sono legate ai Sette Peccati Capitali, particolarità che inciderà sulla loro personalità) ma solo una per volta potrà sfidare Trillion.

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Il destino delle overlord è nelle vostre mani

Il nostro carissimo amico ”Dio Della Distruzione” avrà la bellezza di un trilione di punti vita, e per il momento è il nemico dal numero più alto di HP mai esistito, in un gioco di ruolo. Il titolo si presenta all’inizio come una visual novel dove seguiremo tutte le vicende di Zeabolos. Una volta conclusa la parte iniziale del gioco e dopo avere scelto la nostra prima overlord, inizierà un sistema di allenamento gestito esclusivamente tramite menù. Avremo a disposizione diverse settimane e ogni giorno potremo svolgere una singola azione tra addestramento, chiedere denaro alla popolazione, o passare del tempo con gli altri personaggi per aumentare il punteggio di affinità. Ogni giorno passato con le diverse protagoniste ci farà infatti guadagnare delle monete particolari per ottenere regali, o per aumentare il grado di intesa con l’overlord di turno. In particolare potremo selezionare diversi tipi di addestramento: quelli focallizzati sulle capacità fisiche, aumenteranno l’Attacco, la Difesa e gli HP, ad esempio, mentre scegliendo quello focalizzato sulla magia influenzeremo l‘Intelligenza, la Resistenza e gli MP.

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Ogni volta che otterremo ottimi punteggi agli addestramenti otterremo dei premi, ma purtroppo questi non sono granché: semplici riconoscimenti sotto forma di medaglie – le Training Medal. Potremo però spenderle per entrare in un piccolo dungeon (Sword Valley) nel quale potremo muoverci solo per un limitato numero di passi, dove sarà possibile ottenere alcuni punti esperienza bonus e anche equipaggiamenti (niente di troppo diverso dalla Kripta di Mortal Kombat X dunque).
Una volta conclusa la settimana e la nostra sessione di allenamento, arriverà il momento di sfidare una creatura di legno chiamata ”Mokujin” creata dalle forze degli inferi con fattezze e poteri somiglianti a quelle di Trillion, ma con molti meno punti vita. Questo scontro, anche se come allenamento, rappresenterà la cartina di tornasole per capire se sta proseguendo o meno nella giusta direzione.
Una volta concluse tutte le settimane disponibili sarà il momento di vedersela con Trillion, e dopo aver subito parecchi danni il suo corpo muterà in una nuova forma diventando sempre più letale e potente, così da dare nuovamente inizio al circolo vizioso. Per fortuna, però, in molti casi in battaglia ci si può anche ritirare per allenarci ancora per qualche giorno, ma potremo anche affrontare la morte.

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Se il nostro overlord cadrà in battaglia potrà eseguire una mosse finale (Death Skill) utile a diversi scopi, come ad esempio infliggere pesanti danni a Trillion, lasciarlo addormentato più a lungo, oppure sigillargli una parte del corpo per evitare che utilizzi un determinato attacco, e molto altro.

Finalmente mazzate

Paradossalmente in Trillion: God of Destruction si combatte relativamente poco: più che altro il tempo lo passerete tra i menù. Ma comunque si combatte, come detto. La meccanica di base prevede che ci ritroveremo in una griglia ortogonale con la possibilità di muoverci in otto direzioni diverse. Il nostro compito sarà quello di raggiungere il nostro nemico, prima che questo raggiunga una linea immaginaria posta alle nostre spalle. Tutto si basa sul classico sistema a turni, cosicchè dobbiate necessariamente prevedere pensare e immaginare prima di azzardarvi a fare qualsiasi tipo di mossa, anche perchè il gioco è decisamente punitivo.

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Si è già fatto cenno al grado di intesa aumentabile per quanto riguarda le nostre Overlord, sia tramite allenamento sia tramite appositi doni: la cosa non darà adito solamente ad fanservice del più infimo livello, ma sarà fondamentale per quanto riguarda i Punti Affetto, una vera e propria protezione che sarà intaccata al posto degli HP – la cosa riveste veramente un ruolo molto importante, come potete immaginare.
Finiamo di parlare del gameplay facendo cenno al Blacksmith, in cui potenziare il nostro equipaggiamento, così come al laboratorio di Faust, dove potremo comprare oggetti o anche fare nostri piccoli (e dunque troppo fragili) alleati.
Graficamente parlando, il titolo non utilizza certo al massimo la potenza di Playstation Vita, anzi la grafica risulterà molto minimalista. La maggior parte del nostro tempo la passeremo ad allenarci, fatta eccezione per i combattimenti dove modelli poligonali, texture e animazioni sono comunque fin troppo spogli.
Ottimo invece il doppiaggio inglese e giapponese, ma purtroppo dobbiamo subito cambiare la rotta per quanto riguarda i brani che ci accompagneranno durante la nostra avventura, poiché piuttosto scialbi e soprattutto ripetitivi.

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Trofeisticamente parlando: una vera sfida

Il gioco presenta 36 trofei, compreso il platino, e questi consistono nella maggior parte dei casi nello sconfiggere Trillion in tutte le sue forme, in particolari azioni all’interno del menù e nel guardare il vero finale del gioco. Insomma una vera sfida per i nostri cacciatori di trofei.

VERDETTO

Trillion: God of Destruction è un gioco di ruolo molto particolare, anche molto originale, volendo, che ci metterà di fronte a un solo nemico da sconfiggere, obbligandoci a potenziare il nostro personaggio fino ai limiti dell'impossibile. Sebbene questo possa dare inizialmente dipendenza, molto presto saremo vittime della monotonia di un titolo dotato di troppi dialoghi, ma anche di una certa frustrazione alla facilissima morte dei nostri personaggi. Noi consigliamo l'acquisto del gioco solamente a chi ha voglia di cimentarsi in un titolo davvero originale, dunque, ma anche molto frustrante e, non scordiamocelo mai, follemente nipponico.

Guida ai Voti

Francesco Suozzo
Padroneggia con maestria i giochi di ruolo, stealth e horror, al contrario dei puzzle game. Da un eccellente carriera videoludica spera di diventare un ottimo articolista e di rimanere anche dopo gli studi nella grande famiglia del Bit!