Windjammers – Recensione

Sviluppatore: Data East Publisher: DotEmu Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Sport Giocatori: 1-2 (Online: 1-2) PEGI: 3 Prezzo: 14,99 € Italiano:

In un’epoca splendente per i videogiochi sportivi, tra NBA Jam e FIFA Soccer 95, il classico del 1994 targato Data East di nome Windjammers (Flying Power Disc in Giappone) riesce a farsi spazio e prendere posto nell’Olimpo di quel genere di videogiochi, diventando un classico intramontabile. Giochi di calcio, di pallacanestro e di baseball ce n’erano già in abbondanza, gli sviluppatori pensarono quindi di ispirarsi a un gioco meno conosciuto, il 10-S, copiandone (tuttavia senza permesso) le regole per dare vita a un titolo che brillasse di luce propria.

Get ready for the next disc

Windjammers è tornato su PlayStation grazie alla conversione di DotEmu, che ripropone fedelmente l’esperienza che già abbiamo vissuto su Neo Geo con l’aggiunta di alcune novità. Grazie alla recente uscita di Disc Jam, soprannominato successore spirituale di Windjammers, si è sentito il forte bisogno di proporre al pubblico PlayStation questa perla. Il gioco consiste nel lanciare il disco nella porta del proprio avversario, difendendosi e nel frattempo pianificando la mossa successiva. Una sorta di Pong con un frisbee, insomma.

Si gioca su un campo diviso in due aree da una linea al centro, e ai loro estremi vi sono per l’appunto due porte. Ogni porta ha tre zone punti, ossia le aree da tre punti e le aree da cinque punti. Le prime sono generalmente situate al lato destro e sinistro della porta, mentre le seconde di norma sono al centro e più piccole, tuttavia entrambe le zone punti possono variare in base allo stage selezionato. Il campo è inoltre composto ai lati da due barriere che faranno rimbalzare il nostro disco da gioco. Ogni match è composto da due set dalla durata di 99 secondi, e per vincerli sarà indispensabile segnare un minimo di 12 punti per set.

Insert coin

I giocatori utilizzabili sono sei, e ognuno di essi rappresenta una nazione e ha una propria potenza e velocità: Hiromi Mita è la più veloce del gioco, ma più debole nei lanci e rappresenta il Giappone; Steve Miller (che nella versione europea e statunitense sostituisce inspiegabilmente Bee-Ho Yoo, coreano, presente nella versione originale) è più equilibrato tra velocità e potenza rispetto a Mita, ma più indirizzato verso la prima e rappresenta il Regno Unito; Jordi Costa invece ha una piccola prevalenza verso la velocità, tuttavia ha più potenza dei primi due e rappresenta la Spagna.

Il quarto personaggio è l’italiano Loris Biaggi, l’unico personaggio perfettamente equilibrato tra velocità e potenza; abbiamo poi l’americano Gary Scott, leggermente indirizzato verso la potenza e Klaus Wessel, per la Germania, il giocatore più lento ma con più potenza di tutti. Insomma, Windjammers offre una buona scelta e aiuta a comprendere e sviluppare il sistema di gioco preferito. Ogni personaggio ha un diverso super lancio e un doppiatore che straordinariamente (considerando l’età del gioco) esclama frasi nella propria lingua di appartenenza.

Così come i personaggi, anche le arene sono sei. Esse si chiamano semplicemente spiaggia, prato, piastrelle, cemento, terra rossa e stadio. Tutte variano nell’aspetto e in alcune sono presenti diversi ostacoli che tendono a rendere più strategico nonché impegnativo il match.

Prendilo, bello!

A differenza della versione arcade di Windjammers, la sua edizione per PlayStation 4 e PlayStation Vita propone nuove funzionalità. Nel menù di gioco avremo a disposizione la voce che i vecchi giocatori bramavano da tempo: il gioco online, che consente di partecipare a partite rapide, in cui potremo divertirci senza curarci delle conseguenze; avremo accesso alle partite personalizzate, in cui potremo invitare i nostri amici a giocare con noi, e infine alle partite classificate, in cui dovremo vincere incontri online per aumentare il nostro ranking e scalare le leghe, che si dividono in lega legno, lega bronzo, lega argento e lega oro.

Questa modalità purtroppo ha ancora piccoli ma fastidiosi problemi. Talvolta il matchmaking risulterà lento (parliamo di 30-40 secondi prima di trovare un match), e la connessione non ci è sembrata molto stabile, per quanto raramente abbiamo riscontrato problemi di lag o di cali di frame rate. Un grosso bug però affligge l’online di Windjammers. In caso di uscita dell’avversario prima che cominci l’incontro (che sia un errore dei server o una volontà dei giocatori ci è ancora sconosciuto), il gioco perderà completamente qualsiasi effetto sonoro e ci impossibiliterà a farci partecipare a qualche altro match online, anche se ci permetterà comunque di trovare gli avversari. L’unico modo per risolvere questo errore è quello di chiudere e riaprire il gioco.

Eh, ai miei tempi…

Oltre al gioco online abbiamo naturalmente il gioco locale, che ci permette di giocare la modalità arcade, la partita versus e i minigiochi. La modalità arcade è come la classica, con l’aggiunta però della selezione del livello di difficoltà (mentre su Neo Geo era costantemente su normale). Essa consiste nell’eliminare tutti i sei giocatori, compreso un nostro doppione, round dopo round, match dopo match e vincere così la coppa del mondo. A difficoltà facile ci verranno donati cinque crediti (quindi cinque possibilità per evitare il game over) e l’IA del gioco sarà incredibilmente scarsa nei primi incontri per poi dare un minimo di filo da torcere nelle ultime battute; a normale invece sarà come da cabinato, ma con tre crediti invece di cinque rispetto alla difficoltà precedente; mentre a difficile l’IA tirerà fuori tutta la potenza necessaria a farci impegnare al massimo, e ci verrà dato un solo credito.

La seconda modalità locale è la sezione minigiochi. Due minigiochi di breve durata che mantengono il ritmo di gioco, pur snaturandone le regole. Il primo minigioco è Cane da riporto, in cui verremo catapultati in una spiaggia dove lanceremo il disco per poi cominciare a controllare un cane che dovrà farsi strada tra gli ostacoli (persone sdraiate a prendere il sole) e prendere così l’oggetto lanciato in precedenza. Il secondo è molto più semplice, Bowling, in cui dovremo fare abbattere tutti i birilli con un disco anziché con una palla da bowling. La sezione minigiochi tuttavia è solo una scorciatoia, in quanto questi saranno giocabili come bonus punteggio dopo il secondo e il quarto incontro nella modalità arcade.

L’ultima modalità locale, così come per la sezione online, è la partita versus per giocare contro i nostri amici in tempo reale e nello stesso posto, e in entrambe sarà possibile alterare il tempo di un set in 30, 45, 60 o 99 secondi e modificare il numero di punti per vincerlo, che partono da 12 per arrivare a 15 e infine a 25.

Osserva, pianifica e tira

Abbiamo scritto in cosa consiste il gioco di per sé, ma non vi abbiamo ancora spiegato come giocare. Sebbene ci sia già un tutorial nel menù principale, composto da pagine di testo da scorrere, esso non spiega appieno tutte le meccaniche di gioco. Ci pensiamo noi, siamo qui apposta!

All’inizio di ogni partita l’arbitro ci passerà il disco, che lanceremo contro il nostro avversario con il tasto X o Quadrato, mentre ci serviremo del pallonetto con il tasto Triangolo o Cerchio. Poco prima di ricevere il disco sarà possibile effettuare un toss con il tasto X, una sorta di parata che spedisce quest’ultimo in aria. In questo caso, posizionandoci proprio sotto il disco per due secondi sarà possibile effettuare la mossa super custom, un tiro particolare che aggiunge effetti di fiamma o di vento al disco, che lo rende decisamente più difficile da intercettare.

Il tiro è anche direzionabile, basterà infatti inclinare l’analogico verso otto direzioni per tirare dove si vuole, per non parlare della possibilità di effettuare un mezzo giro di analogico per dargli un effetto e sbilanciare gli avversari.

Mentre ci avvolge l’aura della mossa super custom sarà anche possibile effettuare un pallonetto speciale premendo Triangolo o Cerchio invece di X o Quadrato, oppure fare un tiro super spin sempre servendoci del mezzo giro di analogico, che sia verso l’alto o verso il basso. Bisogna inoltre tenere in considerazione che più velocemente lanceremo il disco, più forte sarà il tiro. Se preso “di prima” effettueremo il tiro supersonico, il tiro più veloce possibile, che ci aiuterà a sbilanciare l’avversario e costringerlo a capire in brevissimo tempo la traiettoria del disco. Utilizzando invece quanto prima un tiro super custom, si avranno buone possibilità di respingere l’avversario nella sua porta in caso di parata fuori tempo da parte di quest’ultimo.

L’abilità che più ci tornerà utile per tutto il gioco sarà la schivata, che ci permetterà di intercettare i dischi in arrivo e di prenderli al volo se il nostro avversario ci lancerà un pallonetto. Mancando questi, doneremo ai nostri nemici 2 punti che, seppur pochi, potranno cambiare le sorti della partita.

Summer festival

Parliamo ora della qualità audio e video di Windjammers, entrambe completamente invariate rispetto alla versione da cabinato. L’audio è eccellente, per essere un videogioco del ’94. Tra il suono realistico di un lancio a favore di vento e quello di un frisbee che rimbalza, si aggiungono suoni cartooneschi come quello di un pugno per la parata e quello pressoché indefinibile dell’aura che circonda il giocatore durante un tiro super custom. Le musiche risultano tutt’oggi gradevoli e instancabili, tutte perfettamente azzeccate al contesto in cui ci troviamo. Il fiore all’occhiello del comparto sonoro è, come già citato nella prima pagina, che tutti i giocatori esclameranno delle frasi nella propria lingua. Esattamente, anche l’italiano.

La qualità video sente un po’ il peso degli anni, tuttavia DotEmu ha pensato bene di arricchirla con l’aggiunta di filtri e screen ratio. Possiamo facilmente selezionare infatti dal menù delle impostazioni tre diversi filtri, ossia linee di scansione, smooth (pulito) e a tubo catodico, pur non togliendo ciò la possibilità di giocare senza filtri. Oltre a ciò è possibile modificare il rapporto d’aspetto in 4:3 o 16:9 (anche se con quest’ultimo il gioco diventa quasi inguardabile). In caso doveste preferire la modalità in 4:3, sarà possibile selezionare tre diversi sfondi per “coprire” i due lati inutilizzati dello schermo.

Trofeisticamente parlando: “Energia! Tiro a vortice!”

L’elenco trofei di Windjammers non è molto ricco, ciononostante vanta trofei piuttosto semplici da ottenere nel complesso. I trofei in totale sono 29, 12 bronzi, 11 argenti, 5 ori e un Platino. Molti di questi si otterranno semplicemente giocando, segnando quanti più punti possibili con tutte le tipologie di tiro, altri completando la modalità arcade nelle varie difficoltà. Sarebbe potuto essere uno dei platini più semplici di sempre se non fossero stati inclusi nell’elenco i poco graditi trofei online. Ci toccherà dunque vincere 100 partite online classificate e vincerne almeno 10 di fila, un’impresa abbastanza ardua!

VERDETTO

Windjammers è un gioco che tutti devono provare almeno una volta nella vita. Un titolo che propone uno sport tanto assurdo quanto divertente, che nonostante sia piuttosto povero di contenuti riesce a tenere incollati allo schermo per ore e ore! Giocare online è un sogno che si avvera per chi ha vissuto in prima persona l'era dell'ormai retrogaming, mentre la modalità offline offre un'esperienza decisamente soddisfacente, ora che si è migliorata a livelli di difficoltà. Il gioco è estremamente godibile e il prezzo più che abbordabile nonostante i bug che abbiamo riscontrato, quindi ve lo consigliamo caldamente!

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.