Ys VIII: Lacrimosa of DANA – Recensione

Sviluppatore: Nihon Falcom Publisher: NIS America Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 59,99 € Italiano:

Escludendo i, seppur ottimi, capitoli spin-off di questa saga, la storia canonica di Ys era ferma dal lontano 2009 con il suo settimo capitolo principale, Ys Seven. Ys VIII: Lacrimosa of DANA si è fatto attendere per più di sette anni, approdando l’anno scorso su PlayStation Vita e solo quest’anno sull’ultima console casalinga di casa Sony. Ys è da sempre stata una serie valida, tuttavia la scelta di Nihon Falcom di confinare la saga al territorio nipponico l’ha esclusa dalla lotta con un degno avversario qual è Final Fantasy.

Se non avete mai preso per mano alcun titolo della serie, state tranquilli. Nonostante Ys si discosti dalla politica dei Final Fantasy di creare universi diversi per ogni capitolo, e quindi pur proponendoci il continuo dell’avventura di Adol, questo ottavo capitolo si lascia giocare tranquillamente anche se non si ha neppure il minimo di conoscenza del mondo di Ys. Purtroppo, però, tornare ai capitoli precedenti dopo aver anche avuto un assaggino di Ys VIII: Lacrimosa of DANA sarà un’impresa difficile!

Alla nave!

Appena avviato il gioco ci verrà chiesto di scegliere la lingua del testo e del parlato. Nella versione europea disporremo di sole due lingue, inglese e francese, mentre per il parlato ci verrà proposta la classica scelta degna di un titolo Made in Japan: inglese o giapponese. Considerando la recente decisione di NIS America di ridoppiare in inglese tutto il gioco a causa di molteplici errori, non avrete problemi a capire quale di queste due ultime opzioni vi consigliamo.

L’ottavo capitolo di Ys, come già scritto nell’incipit, continuerà a proporci l’avventuriero Adol Christin come protagonista, accompagnato dal suo amico Dogi. I due amici, insaziabili di avventure, ricopriranno inizialmente il ruolo di marinai temporanei a bordo della Lombardia, una mastodontica nave capitanata dal capitano Salvini Barbaros, che, data l’ammirazione nei riguardi del nostro eroe dai capelli rossi, comincerà a raccontarci una storia che riguarda l’Isola di Seiren, un luogo misterioso da dove nessuno è tornato.

Ironia della sorte, durante il viaggio la Lombardia viene attaccata da un kraken, che distruggerà la nave e getterà nell’oceano i passeggeri. Adol si ritroverà inizialmente sperduto e confuso, per poi venire a conoscenza di essere arrivato proprio sull’Isola di Seiren. Incontreremo subito la nostra spalla Dogi e il capitano Barbaros, che decideranno di creare un rifugio e cercare di trarre in salvo quanti più superstiti possibili prima di creare una nuova imbarcazione e fuggire dall’isola.

Qui è dove avrà inizio l’avventura di Adol, ancora muto come negli scorsi capitoli di Ys, ma di solito fungerà da voce narrante e molte altre volte saremo noi a dover scegliere cosa far dire al nostro avventuriero. Opzione carina che aumenta l’immedesimazione, ma poco sensata in quanto ci verranno sempre proposte due risposte e, scegliendo quella palesemente sbagliata, verremo corretti dagli altri personaggi, dandoci una sorta di falsa impressione di poter decidere cosa fare o come gestire la storia. Storia che andrà un tantino a rilento, ma che nel complesso ci dà il tempo di conoscere al meglio i personaggi e l’ambiente circostante, facendoci apprezzare il tutto.

Uniti nelle diversità

Lo scopo del gioco sarà quello di avventurarci nell’Isola di Seiren e risolvere i suoi misteri e, prestando attenzione al tempo, non farci sfuggire dei superstiti della Lombardia da trarre in salvo al Castaway Village (il villaggio dei naufraghi). Come ogni action RPG che si rispetti, durante il tragitto incontreremo svariati mostri a farci compagnia che dovremo far fuori a suon di spadate. Il nostro party è composto da tre personaggi, Adol, Laxia e Sahad, che poi si amplierà per ospitare un guest, come Hummel e Ricotta, anche se in battaglia scenderanno soltanto tre per volta.

Tutti i personaggi, primari o secondari che siano, sono caratterizzati al meglio. Con il passare del tempo cominceremo a conoscerli più da vicino, si sentiranno in sintonia con noi e ci racconteranno le loro motivazioni, la loro storia e perché erano sulla nave, il tutto con una profondità di caratterizzazione che sfiora il maniacale.

Nonostante alcuni dialoghi siano conditi di classici cliché puramente giapponesi, i personaggi non risulteranno mai banali e, anzi, non si vedrà l’ora di scoprire qualcosa in più su di loro. Dalla nobildonna schizzinosa al pescatore solare fino al cacciatore silenzioso, personalità diverse si uniranno per affrontare le avversità dell’isola e scappare verso la sicurezza, uniti dal desiderio di rivedere i propri cari. La trama di Ys VIII è molto forte, riesce a tenere incollati allo schermo per tutte le sue trenta ore circa di gioco, pur presentando talvolta piccole sezioni quasi fini a loro stesse.

Adol Christoforo Colombo

Nel gioco l’esplorazione la fa da padrone, bisognerà infatti esplorare l’immensa isola da cima a fondo anche solo per trovare i superstiti (e quindi proseguire con la storia), una lunga ma appassionante esperienza di gioco per i maniaci del completismo, che si ritroveranno a ispezionare gli angoli più remoti del mondo. Lacrimosa of DANA presenta una grande novità nella serie Ys in termini di gameplay, si tratta del mondo tridimensionale. Beh, forse sì, magari è il caso di dire era ora. Come già accennato, a guardia dell’isola ci saranno molteplici mostri da sconfiggere, e il tutto funzionerà come nei classici RPG, ossia il ciclo uccidi i mostri per diventare più forte per uccidere più mostri per diventare ancora più forte.

L’HUD ci guiderà efficacemente durante il gioco. In basso a destra troveremo un’icona a forma di timone con due barre. La blu consiste negli SP del gruppo, punti speciali che ci consentiranno di utilizzare determinate abilità, e la gialla invece, se completamente carica, ci consentirà l’utilizzo dell’Extra Skill, un formidabile attacco concatenato che causerà enormi danni ai nemici circostanti. Accanto avremo le schede dei nostri personaggi attualmente nel party, con la barra della salute e il tipo di attributo che rappresentano. L’icona rossa sta per Slash, la verde per Pierce e la gialla per Strike. Queste serviranno a distinguere il miglior tipo di attacco per un certo nemico, che una volta mirato con il tasto Triangolo ci mostrerà l’attributo a cui è debole, dandoci una ragione per cambiare personaggio, azione possibile con il tasto Quadrato. Un ottimo exploit per non cadere nella monotonia e finire per usare solo ed esclusivamente Adol.

I comandi sono estremamente intuitivi e con la pressione di pochi tasti riusciremo a eseguire tecniche spettacolari. Oltre alle normali azioni quali l’attacco, il salto e il movimento, abbiamo le schivate e le parate, rispettivamente utilizzabili con i tasti L1 e R1. Se effettueremo una di queste due mosse con il timing perfetto, attiveremo la Flash move o la Flash guard, che ci consentiranno di causare molti più danni e di muoverci più rapidamente. Per usare le abilità invece basterà tenere premuto R1 e scegliere una delle quattro skill equipaggiate premendo i tasti Cerchio, Triangolo, X o Quadrato. R2 invece aprirà l’inventario, che bloccherà il tempo e ci consentirà con tutta calma di curarci. Una particolarità che ci ha ricordato Final Fantasy XII è la possibilità di poter scappare dagli incontri premendo il lato sinistro del touchpad, che cambierà lo status del nostro team da Attack Focus a Evasion. Un gameplay frizzante, sfizioso e coinvolgente.

Guarda, come Noctis!

In Ys VIII: Lacrimosa of DANA non mancheranno mai le cose da fare, e salvare le persone sarà la chiave di tutto. Man mano che ritroveremo i superstiti della Lombardia, il Castaway Village crescerà sempre più, Dogi e il capitano si occuperanno di far sentire al sicuro gli abitanti e assegneranno loro un certo compito. Salvando sempre più persone sbloccheremo più funzioni che ci aiuteranno nella nostra avventura, come il fabbro che ci potenzierà o forgerà nuove armi e armature, il medico che provvederà a fornirci delle pozioni o ancora la sartoria, che produrrà oggetti particolari per aumentare i parametri dei personaggi o semplicemente dei costumi alternativi.

Dopo determinati punti della storia sbloccheremo le missioni secondarie, che altro non saranno che richieste di aiuto da parte degli abitanti del Castaway Village. Completando queste quest secondarie, che spesso consisteranno nel raccogliere un certo numero di oggetti o uccidere una certa bestia, aumenteremo l’affinità con il personaggio richiedente, e più alta sarà quest’ultima più sarà sostanzioso l’aiuto fornitoci durante le Interception, particolari missioni che prevedono la liberazione del villaggio completamente circondato dai mostri. Mentre proteggeremo il villaggio grazie a esche, gong o barricate ci verrà chiesto di eseguire determinate azioni (tra Extra Skill o evasioni) per aumentare il punteggio del minigioco e ottenere così succulenti premi. Le affinità inoltre saranno la chiave di tutto. Dal calcolo finale di queste verrà fuori addirittura il finale della nostra storia. I finali sono tre in tutto, abbiamo il vero finale, il finale normale e il bad ending, e ciò dipenderà proprio dalle missioni (non così) secondarie.

Esistono anche azioni che non prevedono necessariamente di sguainare le spade, ad esempio nelle prime battute di gioco il nostro amico Sahad ci insegnerà a pescare. I pesci sono utili per cucinare piatti prelibati che alzeranno esponenzialmente i nostri parametri. Se si dispone di almeno un’esca, il gioco ci consiglierà di pescare mirando alle sagome dei pesci nell’oceano, anche se non dovremo necessariamente seguire questo consiglio. In alcuni punti casuali infatti sarà possibile scorgere dei forzieri che conterranno le Gemme Arcobaleno, gli oggetti più rari del gioco, che possono essere scambiati presso Dina, una degli abitanti del Castaway Village per ottenere oggetti altrimenti impossibili da avere. Pescare è un’attività rilassante, che però richiede un minimo di impegno, in quanto i pesci più grossi ci faranno faticare. Una volta lanciato l’amo bisognerà aspettare pochi secondi prima che un pesce abbocchi, dopodiché si dovrà premere ripetutamente il tasto X e, quando necessario, seguire la direzione del pesce per facilitarne la cattura. Seppur sia un elemento pressoché opzionale, la pesca spezza la monotonia dei molteplici combattimenti, risultando per alcuni, a grandi linee, secondario ma essenziale.

Lacrimosa of texture

Ys VIII: Lacrimosa of DANA, rispetto ai suoi predecessori, può vantare un mondo in tre dimensioni. Anche se relativamente passabili, è in campo grafico che vengono a galla i difetti del titolo. La grafica è godibile, tuttavia non è neanche lontanamente al passo coi tempi. A primo impatto siamo stati colpiti dai colori vivaci e dal fantastico character design dell’intro animata, per poi salire a bordo della Lombardia e trovare l’ambiente di gioco con una pochezza di dettagli grafici che quasi richiamano PlayStation 2.

E’ stato un grande passo avanti per la serie Ys, lo riconosciamo, ma probabilmente si poteva aspirare a qualcosina in più. A dir poco esilaranti quanto terrificanti gli errori di traduzione inglesi, che spesso cambiano il senso di un balloon o altre volte traducono alla lettera dal giapponese, senza servirsi dei dovuti adattamenti. Ma come già detto, per un fan della serie o anche solo degli action RPG, sono dettagli assolutamente trascurabili che non minano l’esperienza di gioco. Nonostante ciò, menzione d’onore va al level design delle aree, impeccabile.

Il nostro viaggio alla scoperta dell’Isola di Seiren sarà costantemente accompagnato da una colonna sonora da brividi. Nihon Falcom ha svolto un lavoro stupefacente, ogni brano all’interno del gioco si adegua alle situazioni, le tracce entrano in testa e non vanno più via. Avete avviato il gioco? Bene, preparatevi a canticchiare. Come scritto già nella prima pagina, per un’immersione totale consigliamo di giocare con l’audio giapponese. Non per screditare i doppiatori americani, ma il doppiaggio nipponico è di gran lunga più spontaneo e credibile.

Trofeisticamente parlando: apri lo scrigno di Davy Jones

L’elenco trofei di Ys VIII: Lacrimosa of DANA conta ben 55 trofei, 1 Platino, 1 oro, 11 argento e 42 bronzo. Ottenere il premio massimo non sarà affatto una passeggiata. Completare la storia ci richiederà almeno trenta ore, mentre completare il disegno della mappa e aprire tutti i forzieri porterà il tempo stimato a sessanta ore circa; questo se si comincerà a giocare alla difficoltà Nightmare, altrimenti, se prima giocato a Normale, si aggiungeranno un’altra ventina di ore per completare nuovamente la storia con il New Game +. Una certa attenzione va a dei trofei potenzialmente mancabili, ossia quelli che richiedono di giocare utilizzando ogni personaggio per cinque ore complessive.

VERDETTO

Ys VIII: Lacrimosa of DANA è un titolo fantastico. La storia è coinvolgente, i personaggi sono ottimi e i colpi di scena spezzano il fiato. Il gameplay è immediato, godibile e variegato. Perdoniamo la pochezza del comparto grafico grazie al character e al level design ispirati e premiamo Nihon Falcom per la colonna sonora di pregevole fattura. Peccato per gli errori di traduzione e per la mancata localizzazione in italiano. Un must have per gli amanti del genere, era da tanto che non ci ritrovavamo davanti a un RPG come questo.

Guida ai Voti

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.

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