EventiA Play trionfa la voglia di giocare tutti insieme: superate le quarantaquattromila...

A Play trionfa la voglia di giocare tutti insieme: superate le quarantaquattromila presenze

Si è conclusa con domenica l’intensa tre giorni di Play che ancora una volta ha provato ad alzare l’asticella aggiungendo tantissime novità. Una scommessa vinta, sia per i numeri da record, sia per le impressioni di chi ha deciso di entrare nel mondo di Play, il più grande festival del gioco italiano, organizzato da ModenaFiere con la collaborazione delle associazioni ludiche Club tremme, La tana dei goblin e Gilda del grifone.

Nelle tre giornate, una in più dello scorso anno, a varcare i cancelli di viale Virgilio sono state oltre quarantaquattromila persone. Numeri che assumono un peso specifico davvero importante perché Play è una manifestazione “stanziale”, dove, come recita lo slogan del festival, si entra, si sceglie e si inizia a giocare, spesso per ore.

“Play conferma di esser l’evento nazionale di riferimento con il 90% dei visitatori che proviene da fuori regione. Un dato che, di fatto, mette indirettamente in evidenza anche le importanti ricadute economiche sul territorio, soprattutto in termini di prenotazioni alberghiere e di consumo di pasti presso i pubblici esercizi. Risultati che collocano a pieno titolo la manifestazione dedicata al mondo ludico a fianco di Modenantiquaria e Skipass evidenzia soddisfatto il presidente di ModenaFiere, Alfonso Panzani.

Analoga soddisfazione l’esprime Andrea Ligabue, direttore artistico di Play e motore instancabile dell’evento: “Tutto davvero quest’anno sembra essere andato per il meglio. C’è stata una crescita complessiva, sia degli spazi sia dell’offerta e a giudicare dai sorrisi che ho visto in giro abbiamo esaudito le aspettative di chi è venuto a giocare con noi, qui a Play. Inoltre, anche lo spessore culturale dell’evento si è ulteriormente arricchito, grazie a convegni di alto profilo, a ospiti di fama internazionale e anche alla preziosa e riuscita collaborazione con INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica che ha dimostrato quanto gioco e ricerca possano essere vicini tra loro. Un grazie speciale anche a UNIMORE che quest’anno è stata ancora più presente e propositiva a partire dai campionati italiani di giochi logici”.

Articoli correlati

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.