GAMM Game Museum, il museo del videogioco più grande d’Italia, ha aperto le sue porte a pochi passi da Piazza della Repubblica a Roma con una cerimonia d’inaugurazione attesa da molti.
GAMM nasce dalla straordinaria storia di successo di Vigamus – Il Museo del Videogioco di Roma, che dal 2012 ha registrato oltre due milioni di visitatori da tutto il mondo. Il museo è gestito da Kabuto, start-up innovativa e tecnologica nata da un team con oltre 25 anni di esperienza nel settore. L’ambiente espositivo del GAMM – i cui contenuti fruibili sia in italiano che in inglese sono sempre aggiornati grazie a un centro studi dedicato – è articolato su tre aree tematiche interconnesse: GAMMDOME, PARC Path of Arcadia e HIP Historical Playground.
GAMMDOME
La prima delle tre aree tematiche del museo è GAMMDOME, un percorso immersivo con oltre 24 stazioni interattive digitali le cui parole chiave sono: esposizione, esperienza, educazione e intrattenimento. Una dimensione che permette di esplorare la storia del videogioco dalle origini a oggi, passando attraverso una collezione museale unica, contenuti culturali e dinamici che valorizzano le opere interattive e analizzano l’impatto del gaming online, degli eSport e la loro interazione con musica, storia e cultura. All’interno di quest’area, è possibile esplorare collezioni videoludiche fisiche e virtuali attraverso percorsi tematici ad hoc. Tra i contenuti digitali si possono trovare oltre 30 contributi video di esperti del settore a livello internazionale – tra cui Don Daglow, Warren Spector e Denis Dyack – fruibili in esclusiva solo presso GAMM, che raccontano l’evoluzione della Games Industry esplorando le diverse aree di specializzazione professionale e creativa. I contenuti del GAMMDOME, inoltre, offrono alle scuole un’esperienza educativa e personalizzata, adatta all’età e agli interessi degli studenti: un viaggio coinvolgente per approfondire, non solo la conoscenza e i meccanismi dei media interattivi, ma anche per stimolare la creatività e il pensiero critico.
PARC – Path of Arcadia
Dedicata alla golden age dei giochi coin-op, ovvero i classici videogiochi da “bar” e sala giochi diffusi tra la fine degli anni ‘70 e i primi anni ‘90, PARC – Path of Arcadia offre un’esperienza unica. Quest’area ospita più di 20 coin-op che ripercorrono l’evoluzione degli arcade, accompagnando i visitatori in un viaggio immersivo in stile “gioco da tavolo” alla scoperta dell’età d’oro dei videogiochi.
HIP – Historical Playground
HIP – Historical Playground rappresenta la terza area tematica di GAMM, progettata per valorizzare il gameplay e il game design come centrali nella valorizzazione culturale e artistica dei videogiochi. In quest’area, i visitatori possono immergersi nell’universo del videogioco, esplorando la struttura narrativa, le tecniche di interazione e le logiche di design che rendono ogni titolo unico. Il percorso offre, inoltre, uno sguardo approfondito sull’evoluzione storica dei videogiochi, sulle tecnologie che ne hanno plasmato lo sviluppo e sui diversi target di pubblico a cui si rivolgono. Il catalogo di GAMM Game Museum comprende oltre 2000 titoli, accessibili attraverso postazioni interattive che consentono di giocare in modalità single player o multiplayer, a seconda del titolo e della configurazione scelta.
Le postazioni di GAMM Hip e GAMM Parc accompagnano i visitatori in un viaggio attraverso la storia del medium: dai celebri coin-op della “golden age” del videogioco, alle home console che hanno segnato epoche – dalle più antiche alle più moderne – fino ad arrivare alle console portatili. È inoltre possibile scoprire l’evoluzione dei computer da gioco e sperimentare le ultime tecnologie in realtà virtuale.
La collezione di GAMM racconta anche l’evoluzione del medium sul territorio nazionale con testimonianze fisiche e digitali che hanno contribuito a scrivere la storia del Made in Italy. All’interno del museo sono presenti pezzi unici donati da Milestone, tra cui bozzetti originali dei circuiti di Screamer (1995) e Racing Evoluzione (2003), fino agli schizzi di concept art di MUD (2012). Questi materiali, tra cui storyboard e bug report di giochi come Screamer Rally (1997) e linee guida per MotoGP 07 (2007), offrono uno sguardo unico e autentico sul processo di sviluppo dei titoli che hanno contribuito a plasmare il genere racing in Italia. Di rilievo anche la presenza di Artematica – casa italiana indipendente, produttrice e sviluppatrice di software, prevalentemente videogiochi – che ha saputo reinterpretare il fascino del fumetto italiano con Diabolik: The Original Sin. Il museo ospita alcuni cimeli legati a questo progetto, come il kit di sviluppo dietro alla creazione del titolo su Wii e lo storyboard del videogioco Druuna Morbus Gravis, che vede come protagonista l’eroina italiana del fumetto realizzato dall’artista Paolo Eleuteri Serpieri.
Maggiori informazioni possono essere trovate al sito ufficiale del museo.