Adventure Academia: the Fractured Continent – Recensione

Sviluppatore: Acquire Publisher: PQube Piattaforma: PS4 Genere: Strategico Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 39,99 € Italiano: No

La giungla dei titoli indie alcune volte è in grado di regalarci fiori di rara bellezza. Sfortunatamente Adventure Academia: the Fractured Continent non rientra tra queste piccole gemme. Acquire, che ha sviluppato questo titolo in collaborazione con PQube, non è riuscita purtroppo a entusiasmarci a dovere. Scoprite il perché nella nostra recensione.

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La scuola e nostro padre sono in pericolo, chi li aiuterà?

La storia di Adventure Academia: the Fractured Continent è piuttosto banale e scontata. Per questo motivo, non riesce a farci appassionare ai personaggi presenti, anche se regala di tanto in tanto qualche sorriso. Alex, il protagonista nonché l’unico personaggio che potremo comandare, è il figlio del preside dell’Accademia di Obsidian High. Purtroppo suo padre scompare mentre è in missione: Alex decide quindi di partire per scoprire dove sia e salvarlo.

Ad accompagnarlo ci sono due belle ragazze che offrono il loro supporto. Lazuli è la responsabile del laboratorio dell’Accademia e grande studiosa del mondo di Petra. Aiuterà con le sue conoscenze Alex a esplorare i misteriosi luoghi in cui potrebbe essere il padre. Citrin è invece la responsabile dell’emporio, che provvederà alle loro esigenze durante il viaggio. Si crea così una specie d’intreccio romantico in cui entrambe le giovani risultano affascinate dal protagonista e in cui giochi di parole e situazioni imbarazzanti saranno all’ordine del giorno.

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Sposta le tue pedine, poi si arrangiano loro

Il sistema di combattimento di Adventure Academia: the Fractured Continent è semplice e intuitivo, forse pure troppo per un gioco che vuol essere chiamato strategico. Si vestiranno solo i panni di Alex, che avrà la possibilità di evocare sul campo di battaglia gli altri membri della squadra. Il nostro team, formato da diversi alunni dell’Accademia, sarà gestibile creando un gruppo composto dalle diverse razze presenti nella scuola. La scelta sarà abbastanza varia: ogni razza ha abilità peculiari e una propensione per l’attacco o le cure. Dovremo dosare con oculatezza i vari membri e cercare di creare la giusta sinergia.

Alex sarà il comandante, lui però è incapace di attaccare o difendersi e la sua morte provocherà la nostra disfatta. L’unica altra condizione per cui andremo in contro alla sconfitta sarà la fine del tempo a disposizione per terminare il livello. Per superare i vari percorsi, che diventeranno via via sempre più lunghi e intricati, Alex chiamerà in suo aiuto i compagni dell’Accademia e li posizionerà nella sua area d’influenza. Questi diventeranno semi autonomi e seguiranno il comandante nella direzione in cui si muoverà, ma attaccheranno i nemici a vista senza bisogno di ulteriori input.

Nel caso in cui alcuni membri della squadra muoiano, dopo un breve tempo di attesa, Alex potrà convocarli nuovamente e saranno pronti per continuare lo scontro. Non vi è limite alle morti che compagni possono accumulare. Durante i combattimenti in tempo reale, avremo il compito di gestire alcuni elementi: aumentare il livello dei nostri personaggi grazie a dei punti guadagnati col semplice trascorrere del tempo, riposizionare i nostri compagni oppure usare le loro magie.

Uno dei più gravi problemi di Adventure Academia: the Fractured Continent è che questi nostri interventi saranno piuttosto caotici e difficili da effettuare. È vero che è presente una pausa tattica per decidere come effettuare le nostre mosse, ma il tabellone a volte risulta tanto piccolo e affollato da non capirci comunque nulla. Inoltre, per fare tutto al meglio, dovremmo mettere in pausa ogni due secondi aumentando clamorosamente la durata degli scontri. Fortunatamente, gli studenti se la cavano abbastanza bene da soli, senza le nostre interferenze.

L’esperienza ha il suo perché

Acquire è uno studio di sviluppo che può definirsi di veterani. Pensate ad esempio che è a loro che dobbiamo la creazione di Tenchu sulla prima PlayStation, nel lontano 1998. Data la lunga esperienza nel campo di sviluppo, non potevamo aspettarci null’altro che un lato tecnico ineccepibile. Il gioco, infatti, scorre fluido e senza intoppi di sorta. Anche la grafica è gradevole, con belle illustrazioni statiche durante i dialoghi e simpatiche pedine dalla testa grande (stile chibi) durante i combattimenti. La colonna sonora lascia un po’ a desiderare, con tracce audio sottotono e che sicuramente non faranno breccia nei cuori degli ascoltatori.

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Discutibile è anche la mappatura dei tasti che, pad alla mano, risulta piuttosto scomoda e poco intuitiva. In particolare nei momenti più concitati sarà difficile selezionare i diversi personaggi utilizzando i tasti dorsali. Inoltre anche ricordarsi dei tasti collegati alla selezione delle abilità e al movimento di Alex sarà piuttosto antipatico. Ma ciò che più ci ha stupiti e ci è sembrata spropositata è la richiesta economica per comprare Adventure Academia: the Fractured Continent. Oggettivamente troppo, per una prodotto dalla tipica fattura indie.

Trofeisticamente parlando: un’avventura mostruosa

I trofei di Adventure Academia: the Fractured Continent sono ben quarantaquattro, contando anche il Platino. State però tranquilli, perché cercando di finire il gioco riuscirete a sbloccarne la maggior parte. Se qualcuno dovesse mancarvene all’appello potrete sempre ripetere uno scontro a vostra scelta per raggiungere gli obbiettivi di miscellanea. Unica accortezza sarà quella di raccogliere tutte le casse tesori presenti nei vari livelli, in quanto un trofeo richiede di collezionarle tutte.

VERDETTO

Adventure Academia: the Fractured Continent è un gioco strategico piuttosto semplice e immediato. Nulla di particolare sarà in grado di spingervi a sborsare quasi quaranta euro per questo titolo, ma potrebbe avere un appeal come gioco filler quando sarà in forte sconto. La trama banale, accompagnata da un gameplay non esaltante e comandi poco pratici limitano parecchio un titolo che sarebbe potuto essere sicuramente più coinvolgente. Il voto è comunque fortemente influenzato dal prezzo richiesto: con un taglio si potrebbe infatti arrivare comunque alla sufficienza. Per chi volesse comunque provare con mano, sappiate che c'è una demo gratuita sullo Store, così da decidere se le avventure in questa accademia fanno al caso vostro.

Guida ai Voti

Daniele Citerio
Lo zio "citte", avete presente quello zio strano che fa cose strane in posti strani? Arrampica pareti di roccia su alte montagne, scala le cascate di ghiaccio, fa yoga in mezzo alla spiaggia e poi, ve lo trovate in salotto attaccato alla play a giocare senza manco considerarvi? Ecco, sono io!