Alice Gear Aegis CS: Concerto of Simulatrix – Recensione

Sviluppatore: Pyramid Publisher: PQube Ltd Piattaforma: PS4-PS5 Genere: Azione Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 29,99€ Italiano: No

Dopo il successo della sua versione mobile, Alice Gear Aegis, lo sviluppatore Pyramid ha ben deciso di giocarsi il tutto per tutto e portare il titolo anche su console. Dopo il lancio, avvenuto con estremo successo in Giappone a settembre scorso, è il turno dell’Occidente di godere del divertimento di Alice Gear Aegis CS: Concerto of Simulatrix, pubblicato da PQube.

Il titolo, che è un must per chi ama questo genere di giochi, ha sicuramente delle feature interessanti e di cui avere considerazione, ma noi occidentali, siamo realmente pronti a videogiochi strutturati in questo modo? È arrivato il momento di scoprirlo con la nostra recensione! Preparatevi a combattere nei panni di una Actress e diventare il meglio del meglio che il pianeta ha da offrire contro una minaccia imminente.

Attacco al potere

Il titolo, nel menù principale, presenterà solo due modalità di gioco, ovvero quella online e quella offline. Selezionata la modalità offline ci ritroveremo a poter vivere la storia di Alice Gear Aegis CS: Concerto of Simulatrix, che è la stessa della versione mobile. Una macchina senziente di nome “Weiss” deciderà di attaccare la Terra e i suoi sistemi elettronici, ponendo quindi il pianeta in uno stato d’allarme.

A contrastare questa minaccia ci saranno le Actress, o attrici, che con i loro sistemi di potenziamento militare combatteranno contro il sistema Weiss. Ma in Alice Gear Aegis non vedremo le ragazze combattere contro esseri maligni, cyborg e quant’altro. No, neanche contro mostri tentacolari, non ci provate. Nel titolo, infatti, l’obiettivo delle ragazze protagoniste è quello di diventare attrici, ovvero gli elementi più importanti della difesa planetaria.

Superata la schermata di testo contenente la spiegazione sul contesto storico e selezionata la nostra idol, potremmo iniziare a vivere la storia singola di ogni personaggio. Tramite delle sezioni da visual novel molto dinamiche in cui vedremo i personaggi muoversi e parlare, con doppiaggio giapponese, capiremo le motivazioni che portano il personaggio a voler diventare una attrice.

Motivazioni che, purtroppo, saranno simili per tutte, con tanto di rivale da sfidare e superare, fino al raggiungimento del sogno. Fine. Letteralmente non ci sarà nient’altro da vedere o fare dopo aver visto i titoli di coda, se non selezionare un’altra ragazza e rigiocare la modalità storia. Da tenere bene in considerazione anche la sola presenza della lingua inglese nei testi, impossibile da cambiare.

Essere donna oggi (nel mondo di Alice Gear Aegis)

Come dicevamo poc’anzi, nel gioco non saremo impegnati a combattere minacce extraterrestri ma a diventare parte di questa élite chiamata “attrici”, pronta a difendere il pianeta. Per diventarlo, le ragazze verranno lanciate in quello che è un torneo virtuale in cui dovranno fronteggiarsi tra loro e arrivare al podio. Il torneo sarà composto da ventuno giorni in cui la protagonista e il suo team dovranno combattere, al meglio delle loro potenzialità, contro altre ragazze e i loro team, anch’esse motivate a diventare attrici.

Prima d’iniziare qualsiasi scontro ci sarà un tutorial che, oltre ad illustrare i comandi basilari del gioco, non farà altro che confondere il giocatore sulle effettive abilità delle protagoniste durante i combattimenti. Ad oggi non è ancora realmente chiaro cosa facciano determinate abilità, ma tutto sommato fanno danni e quindi serviranno, in un modo o nell’altro, a vincere la battaglia.

Le ragazze, negli scontri, indosseranno delle parti mecha a potenziare le loro abilità e dare supporto. Il combattimento sarà caratterizzato da scontri corpo a corpo e a fuoco e avranno un tempo limite per vincere. In alcuni scontri sarà possibile anche combattere insieme al proprio team contro le squadre avversarie, in quelle che saranno le “boss fight” del torneo e le fasi che porteranno la protagonista sempre più vicina al podio.

Prima di questi scontri tra squadre ci sarà sempre un piccolo intermezzo in cui vedremo le protagoniste parlare tra loro e dare un po’ di contesto allo sviluppo di trama. In questi combattimenti, si inizia già a notare il fattore di ripetitività del titolo, che non ci permette di attuare una qualsiasi strategia e quindi ridurrà il tutto alla pressione compulsiva dei tasti d’attacco. Nessuna feature particolare da menzionare in relazione al feedback aptico del DualSense. Durante la partita il controller sembrerà morto, un vero peccato.

Personalizzazione che passione!

Una delle caratteristiche più menzionate e decantate di Alice Gear Aegis è sicuramente la personalizzazione. Sia dal menù principale che da quello apposito durante il torneo, sarà possibile personalizzare al meglio delle proprie preferenze, l’equipaggiamento della vostra actress. Spendendo un generico “oro”, la valuta del gioco, sarà possibile comprare nuove armi, parti mecha e anche i classici oggetti estetici tanto amanti dai giocatori giapponesi.

Non solo per abbellimento, le parti di equipaggiamento serviranno a dare un vero e proprio boost al personaggio, per fargli affrontare al meglio i combattimenti più ardui e sbloccare il vero potenziale di essi. Non che la difficoltà del gioco offline sia così elevata, molto probabilmente queste personalizzazioni serviranno per la parte online. Purtroppo, poiché al momento della scrittura di questa recensione i server non sono ancora attivi, non abbiamo potuto provare questa modalità.

Ma, quindi, il pubblico occidentale è realmente pronto a titoli del genere? La risposta, purtroppo, è un “ni”. Pur essendo ripetitivo e poco accattivante, Alice Gear Aegis risulta tremendamente divertente da giocare. La rapidità degli scontri e la personalizzazione non così varia ma molto efficiente, rende il titolo qualcosa di veramente simpatico da giocare quando si vuole solo spegnere il cervello e rilassarsi, come se fosse un normale picchiaduro.

Qui non dovrete pensare a combinazioni di tasti strane e combo assurde, vi basterà semplicemente picchiare come fabbri. Ma indubbiamente il titolo ha una struttura di poco conto per chi è abituato a storie avvincenti e gameplay mozzafiato. Non sarebbe strano scoprire che in Giappone esista una linea di gadget e figure dedicata al titolo, un anime e tanto altro, poiché il titolo sembra fatto apposta per fini di merchandising.

Fama, gloria e il Platino di Alice Gear Aegis

Eccoci arrivati nella sezione preferita dei nostri lettori. Premessa: l’elenco trofei di Alice Gear Aegis CS: Concerto of Simulatrix è totalmente il lingua giapponese, quindi non vi spaventate per questo motivo, quanto più per quello che seguirà ora. Quasi tutti i trofei del titolo saranno legati alle modalità storia dei vari personaggi, che vanno completate più volte per essere sbloccati.

Superata questa fase, dovrete comprare tutto, ma veramente tutto, tra equipaggiamento e accessori dallo shop di gioco, e questo sarà il vero incubo del titolo. Per acquistare tutto ci vorranno circa 1,2 milioni di monete che dovrete farmare completando la modalità storia ancora e ancora, fino al totale svuotamento dello shop. Preparatevi, dunque, ad almeno settanta ore di gioco per avere la possibilità di sfoggiare una nuova coppa di Platino in bacheca. DING!

VERDETTO

Dopo il successo in Giappone, è il turno della restante parte del mondo scoprire la verità su Alice Gear Aegis. Con una struttura tipicamente nipponica e mirata alla vendita di gadget collegati, il titolo non brilla per innovazione e struttura, ma è maledettamente divertente e scanzonato da giocare in pausa tra un gioco e l'altro. La personalizzazione fa il suo dovere, ma non aspettatevi ragazze procaci e versetti da h-anime, dopotutto il mondo è in guerra.

Guida ai Voti

Raffaele Verde
Anche se i videogiochi sono la sua passione, fin dalla tenera età, continua, ancora oggi a cercare di capirci qualcosa, ovviamente senza riuscirci.