Arkanoid: Eternal Battle – Recensione

Sviluppatore: Pastagames Publisher: Microids Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Arcade Giocatori: 1-4 (Online: 2-25) PEGI: 3 Prezzo: 29,99 € Italiano:

Abbiamo fatto un salto nel passato e un viaggio nel futuro per la recensione di Arkanoid: Eternal Battle. L’editore Microids, in collaborazione con Pastagames, porta su PlayStation un grande classico del passato, con qualche interessante aggiunta. L’opera pubblicata da TAITO Corporation nel lontano 1986 è stata infatti adattata alle attuali generazioni, con nuove meccaniche e sfide.

Back in the 80’s

Se avete qualche decade sulle spalle, avrete sicuramente investito più di qualche gettone nei cabinati di Arkanoid, una vera e propria icona arcade degli anni Ottanta. Creato da Taito (gli stessi di Bubble Bobble, per intenderci), il gioco vede protagonista una nave spaziale intenta a distruggere delle barriere formate da mattoncini. La cosa sorprendente è che, nel suo piccolo, il titolo ha una trama anche piuttosto elaborata. Protagonista della missione l’astronave VAUS, un piccolo velivolo che riesce a fuggire da un violento attacco alla nave madre Arkanoid.

Sfortunatamente, Vaus viene teletrasportata in un’altra dimensione, costretta a vagare in un labirinto inter-dimensionale. Lo scopo di Vaus diventa quello di distruggere dei blocchi chiamati “spacewalls” per sconfiggere Doh. Questa entità è niente meno che il creatore del labirinto in cui siamo intrappolati, oltre che responsabile della distruzione di Arkanoid. Come vedete, a suo tempo TAITO si diede molto da fare per contestualizzare il tuo titolo arcade. Non stupisce quindi che Pastagames sia ripartito da qui per realizzare Arkanoid: Eternal Battle.

Il gioco è infatti per prima cosa un tributo a una grande icona del passato. Non stupisce quindi, scorrendo rapidamente i menu, che sia presente una modalità retro con cui cimentarsi in un classico senza tempo. Un paio di fronzoli, qualche miglioramento grafico, ma il fascino dei bei tempi andati è rimasto invariato. Arkanoid: Eternal Battle però non è solo bei ricordi e meccaniche storiche, ma anche innovazione.

La battaglia eterna

Proprio come in passato i titoli arcade la facevano da padrone, in questo periodo storico sono i battle royale a dominare il mercato. Non stupisce dunque che per portare un’opera come Arkanoid nel nuovo millennio, il team abbia deciso di puntare su questo stile. La modalità principale di Eternal Battle mette infatti in competizione un totale di venticinque giocatori. Questi si sfidano, rigorosamente in rete, cercando di ottenere il punteggio più alto.

Proprio come in un battle royale, periodicamente l’ultimo in classifica viene eliminato, lasciando sempre meno concorrenti a contendersi la vittoria finale. Il gameplay, seppur con qualche variante, è quello tipico di Arkanoid. I giocatori muovono una barretta orizzontale (l’astronave) posizionata in fondo allo schermo. Lo scopo è quello di evitare la caduta di una pallina, in grado di distruggere gli spacewalls e farci guadagnare punti. Non mancano interessanti bonus, come una barriera che ci salverà una volta dalla caduta, un magnete per bloccare la pallina o dei laser per aiutarci nella distruzione.

La vera aggiunta della modalità Battaglia Eterna, però, oltre ovviamente alla presenza di altri giocatori, saranno dei malus per colpire i nostri rivali. Utilizzarli con il giusto tempismo sarà fondamentale per sopravvivere, considerato anche che il primo a terminare uno schema causerà il cambio, togliendo punti agli avversari sulla base dei blocchi rimasti sui loro schermi. Ogni battaglia inoltre non sarà vana: in base al risultato raggiunto si otterranno punti per salire di livello e sbloccare nuove skin per modificare l’estetica del gioco.

Una volta avevo degli amici

La sfida in rete non è l’unica novità di Arkanoid: Eternal Battle. Per mantenere il filone di competitività rappresentato dalle battaglie in rete, Pastagames ha infatti inserito nel titolo una modalità Versus fruibile in locale. Un gruppo di amici (fino a quattro contemporaneamente) possono sfidarsi cercando di dimostrare le proprie abilità e magari rovinando qualche bel rapporto.

Inutile dire che si tratta a conti fatti di un more of the same rispetto alla Battaglia Eterna, anche se ovviamente è apprezzabile la volontà di realizzare anche una modalità “da divano”, perfetta per animare le serate e far fare al proprio gruppo un salto nel passato. Anche qui, come per la modalità in rete, le meccaniche restano pressoché invariate, pur proponendo una versione riveduta e corretta del classico split screen, La scelta è interessante, anche se a volte a rischio fraintendimenti.

Altra scelta intelligente quella di proporre, al fianco di due modalità multigiocatore, due sfide decisamente più classiche. In Neo è possibile giocare una campagna in singolo, sfruttando tutte le nuove migliorie create da Pastagames. Anche qui un abbozzo di trama è sufficiente a lanciare i giocatori in mezzo a tanti blocchi da distruggere. A proposito di blocchi, molto ben studiata la scelta di creare qualche nuovo spacewall, come quelli indistruttibili. L’ultima modalità in singolo è quella Retro a cui abbiamo già accennato: il classico Arkanoid, sempre di qualità e ricco di fascino.

Blocchetti cibernetici

L’aspetto su cui Pastagames ha messo maggiormente mano è sicuramente il comparto tecnico. Lo stile scelto da TAITO è stato mantenuto, apportando qualche sostanziale modifica. Tutto sembra molto più futuristico, con l’aggiunta di tante tonalità neon e di effetti speciali per i poteri speciali e i nuovi blocchi creati ad hoc per questo titolo. Non mancano anche semplici effetti di blur che restituiscono la sensazione di un gioco molto curato, ma comunque di stampo squisitamente retro.

Altrettanto piacevoli le colonne sonore, così come gli effetti audio realizzati. Alcune tracce trance permettono di concentrarsi al meglio sui rimbalzi della pallina, senza mai risultare eccessivamente invadenti. Il comparto tecnico brilla anche quando si va ad analizzare la fluidità. Arkanoid: Eternal Battle infatti risulta incredibilmente fluido, offrendo un’esperienza di gioco ottimale anche in rete. L’aggiunta dello spostamento rapido con i grilletti dorsali poi è un tocco che abbiamo apprezzato, insieme alla possibilità di modificare la sensibilità di spostamento dal menu opzioni.

Parlando di adattamento su PlayStation 5, invece, Eternal Battle risulta un po’ povero. Le differenze dalla controparte PlayStation 4 sono davvero minime. Azzeccata invece la scelta d’inserire delle IA in caso di assenza di giocatori in rete per la modalità Battaglia Eterna. Questo evita che i giocatori debbano aspettare eccessivamente per giocare o, peggio ancora, non riescano a trovare partite. Chiudiamo parlando inevitabilmente della longevità che, come in tutti i battle royale, è sostanzialmente infinita. L’unico limite è la volontà degli appassionati di scalare le classifiche e dimostrare la propria abilità.

Trofeisticamente parlando: campioni di distruzione

Se siete alla ricerca di un Platino facile, avete sbagliato gioco. L’elenco trofei di Arkanoid: Eternal Battle nasconde numerose insidie, oltre alla necessità di diventare dei maestri sia della modalità Battaglia Eterna che del single player. Completare la campagna Neo senza usare nessun continua è una sfida che per ora nessun cacciatore ha completato, mentre le altre prove richiedono comunque un notevole impegno. Se siete alla ricerca di un Platino di cui vantarvi, questo fa sicuramente al caso vostro.

VERDETTO

Se cercate il giusto connubio tra classico e moderno, allora Arkanoid: Eternal Battle vi renderà sicuramente felici. Il team di Pastagames e Microids sono riusciti a dare nuova linfa a un titolo storico, proponendo una formula intrigante, in grado di attirare anche gli appassionati di battle royale. L'aggiunta di nuove meccaniche che non snaturano quelle classiche permette al gameplay di non essere mai banale, mentre le modalità in singolo e in locale fanno da giusto corredo e permettono di trovare l'esperienza di gioco più adatta al proprio stile. Piccola nota di demerito per un'ottimizzazione su console next-gen che non fa gridare al miracolo. Anche così, comunque, consigliamo senza riserve Arkanoid: Eternal Battle a tutti gli amanti degli arcade e non solo.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.