Batora: Lost Haven – Recensione

Sviluppatore: Stormind Games Publisher: Team17 Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 24,99 € Italiano:

I ragazzi di Stormind Games sono tornati con un nuovo gioco. Questa volta, però, si sono completamente distaccati da quelle che sono le loro vecchie produzioni. Per chi non lo sapesse, infatti, Batora: Lost Haven è l’ultimo lavoro del team di sviluppo dietro i due Remothered. Con questo nuovo progetto, quindi, il team di sviluppo ha voluto abbandonare i toni cupi e tetri dei precedenti lavori per fare qualcosa di diverso. Dopo l’uscita non così felice di Remothered: Broken Porcelain, Stormind Games era chiamata a fare un lavoro che avrebbe dovuto far dimenticare tutti i problemi del secondo capitolo della saga di Remothered, ci saranno riusciti? Scopritelo continuando a leggere la nostra recensione!

Batora: Lost Haven

In cerca della salvezza

Batora: Lost Haven si apre con la nostra protagonista, Avril, e una sua amica che cercano l’ingresso di una metropolitana in una Londra distrutta. Una volta giunte alla loro destinazione, a causa di alcune visioni avute dalla protagonista in sogno, inizia l’intera storia del gioco. Avril, infatti, si troverà di fronte ad un artefatto antico che la trasporterà in una sorta di altra dimensione. Qui incontrerà due entità che impersonano il Sole e la Luna. Ad Avril verrà affidato il compito di salvare il mondo (e anche la sua amica) da delle presenze aliene.

In soldoni è questo l’incipit iniziale della trama di Batora: Lost Haven. Il gioco ha una discreta componente decisionale, quindi i risultati finali potrebbero essere un po’ differenti da giocatore a giocatore. Difatti, starà a noi il compito di decidere se avere il pugno di ferro oppure essere più elastici e benefattori. Ovviamente le nostre scelte andranno ad influenzare tutto il resto, mettendoci nelle condizioni di affrontare delle situazioni o meno.

Un po’ di Diablo

Batora: Lost Haven è un action RPG con visuale dall’alto che richiama un po’ il gameplay e le meccaniche di Diablo, anche se in misura molto più ridotta e semplificata. La nostra protagonista avrà due poteri, uno legato al Sole e uno legato alla Luna. Essi le daranno la possibilità di usare abilità ed attacchi differenti in base al potere usato e ai nemici affrontati. Vi è anche la possibilità, con il progredire dell’avventura, di aggiungere altre abilità e comprare o trovare delle rune che ci permettano di modificare alcuni parametri, per farli coincidere meglio con le nostre esigenze.

C’è da sottolineare, comunque, che il gameplay non è molto articolato; è, anzi, immediato e semplice. Il tutto si riduce al dosare bene gli attacchi e nell’usare il potere giusto per uccidere i nemici. Altra cosa da considerare è, poi, il fatto che l’intera avventura sia molto lineare. Non c’è possibilità di scoprire aree secondarie o trovare deviazioni dal percorso. L’intera campagna principale, infatti, può essere completata in circa cinque o sei ore, un po’ di più se si vuole effettuare una doppia run per effettuare le scelte opposte. Cosa che, tra l’altro, non è necessaria ai fini del Platino: basta ricaricare alcuni salvataggi automatici per effettuare scelte opposte e sbloccare i relativi trofei.

Batora: Lost Haven

Senza infamia e senza lode

Il lato tecnico di Batora: Lost Haven è sicuramente molto migliore rispetto al gioco precedente di Stormind Games, Remothered: Broken Porcelain. In questo caso, non ci troviamo di fronte a difetti che rendono l’esperienza di gioco un calvario o snervante, il tutto funziona come deve. Di certo non parliamo di un lato tecnico che fa gridare al miracolo, ma sicuramente il lavoro svolto dal team di sviluppo è buono e permette di immedesimarsi nel gioco come si dovrebbe. Non sono presenti cali di frame rate o problemi evidenti con le texture, anche se, dovendo trovare un difetto, i caricamenti risultano essere un pochino lunghi.

Batora: Lost Haven

Trofeisticamente parlando: una storia da vivere una volta (volendo due)

La lista trofei di Batora: Lost Haven conta trentuno trofei, così divisi: un Platino, sette ori, cinque argenti e diciotto bronzi. Per aggiungere alla vostra bacheca il Platino di Batora: Lost Haven non dovrete fare altro che portare a termine la storia, uccidendo i nemici con determinate abilità. Inoltre, sarà richiesto anche di rigiocare alcuni punti della storia per sbloccare i trofei opposti alle scelte effettuate. In definitiva, quindi, il Platino di Batora: Lost Haven è molto semplice e lineare e non vi porterà via molto tempo.

VERDETTO

Dopo i problemi di Remothered: Broken Porcelain, il team di Stormind Games era chiamato a risollevarsi. Per farlo, ha deciso di cambiare completamente ambientazione, lanciando i giocatori in un mondo quasi onirico. Batora: Lost Haven si rivela un ottimo prodotto, con meccaniche intriganti che si rifanno in parte al mitico Diablo. Una storia eccessivamente lineare e meccaniche a volte troppo basilari, unite a un comparto tecnico rivedibile, non gli permettono di eccellere. Anche così, comunque, i miglioramenti sono evidenti: se amate gli action RPG vi suggeriamo di dare una possibilità anche ad Avril e a Batora: Lost Haven, non ve ne pentirete.

Guida ai Voti

Diana D'Estefano
Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ha una grande passione per tutto ciò che li riguarda. Sebbene preferisca giocare a giochi horror, thriller o di fantascienza, le piace principalmente ogni tipo di gioco. Quando non gioca, probabilmente ascolta musica metal o studia.