Candleman: The Complete Journey – Recensione

Sviluppatore: Candleman Games Publisher: Spotlightor Interactive Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 23,99 € Italiano:

Ci siamo accesi per analizzare Candleman: The Complete Journey in una ricca recensione. Il titolo dei ragazzi di Spotlightor Interactive e Candleman Games ci cala in un platform oscuro, illuminabile solo da un eroe tutt’altro che convenzionale. Saremo riusciti a completare questa impresa?

Si accende la candela, si dice buonasera

L’universo PlayStation è sempre stato ricco di platform, a cominciare dal mitico Crash Bandicoot. Saltare da una pedana all’altra cercando di sfuggire alla morte, magari colpendo qualche nemico, è una meccanica che ha sempre affascinato autori e giocatori. Candleman appartiene senza eccezioni a questo genere, dato che si tratta di un platform tridimensionale di stampo classico.

I giocatori interpretano una candela senziente posta all’interno di una nave. Questa, vedendo la luce emessa dal faro, inizia a porsi una serie di domande sulla sua esistenza. Decide così di sfruttare la sua possibilità di muoversi per esplorare l’ambiente che la circonda e scoprire lo scopo della sua vita. La trama, da questo punto di vista, è tutt’altro che innovativa e si limita a raccontare un viaggio di auto accettazione e di scoperta.

L’intera storia viene narrata da una voce calda e pacata (sfortunatamente in lingua inglese) supportata da sottotitoli in italiano di buona qualità. Ogni capitolo del gioco inoltre vanta una piccola descrizione che man mano si arricchisce, diventando con l’avanzare dell’avventura una sorta di storia. Questo è un espediente molto furbo, capace di spingere i giocatori a proseguire per scoprire di più sulle vicende di Candleman.

Attimi di ardore

Le meccaniche di Candleman sono quelle classiche dei platform in tre dimensioni. Il protagonista senza nome della storia ha infatti la possibilità di muoversi per le mappe e di saltare per evitare ostacoli oppure superare baratri e piattaforme semoventi. Quello che rende il titolo di Spotlightor Interactive unico nel suo genere è la totale oscurità in cui sono immersi i livelli. Salvo infatti qualche sporadico elemento di luce, come ad esempio fulmini, funghi luminosi e lucciole, l’intero mondo sarà avvolto dalle tenebre.

Per ovviare a questo problema il nostro uomo candela può utilizzare la funzione peculiare di ogni candela, ossia illuminare. Premendo un tasto è infatti possibile accendere lo stoppino per fare luce, per dissipare il buio e scoprire quali ostacoli ci circondano e muoverci così senza rischio di morire. L’unica limitazione a questo potere è la durata stessa della candela: l’eroe silenzioso può accendersi solo per un totale di dieci secondi, dopodiché la cera di cui è composto si esaurirà.

Fortunatamente è possibile utilizzare la luce a intermittenza, riservandosi quindi secondi preziosi di utilizzo per le sezioni più complicate di livelli che si rivelano comunque sempre relativamente corti. In aiuto dei giocatori ci sono poi un totale di dieci vite spendibili, che permettono di arrivare senza troppi patemi alla fine di ogni schema.

Amiche di cera

Man mano che si prosegue con l’esplorazione, Candleman rivela la sua natura di gioco “rilassato”. La curva di difficoltà è molto dolce e non esistono sezioni troppo complesse né boss o nemici da sconfiggere. Le meccaniche che vengono aggiunte nel corso dell’avventura inoltre forniscono semplicemente nuove abilità e non rappresentano mai un ostacolo alla risoluzione dei semplici puzzle ambientali ideati dai ragazzi di Spotlightor Interactive.

Inoltre ogni livello presenta al suo interno una serie di candele amiche che potranno essere accese per avere un’illuminazione stabile. Questi supporti resteranno attivi anche dopo la morte, rendendo quindi più semplice l’esplorazione. Ogni schema poi contiene al suo interno una candela speciale che funge da checkpoint e che permette, in caso di morte, di ricominciare da circa metà del livello stesso.

Tutte le candele presenti, inoltre, svolgono l’interessante funzione di collezionabili. Per trovarle tutte sarà però necessario esplorare ogni anfratto oscuro dei mondi in cui il nostro uomo candela si sposterà. Candleman però un’avventura rilassante, con livelli brevi completabili in pochi minuti, dunque anche ripeterne qualcuno non sarà assolutamente un peso.

E luce fu

A livello tecnico, il team di sviluppo ha scelto di concentrarsi principalmente sugli effetti di luce. La scelta è decisamente azzeccata e porta a una grafica molto semplice, in cui i pochi elementi presenti spiccano vistosamente su schermo. Accendere lo stoppino della nostra candela per qualche secondo inonda lo schermo di una flebile luce che si riversa anche su scatole di legno, piante, tubi e pannelli.

Le ambientazioni sono inoltre molto varie. Per quanto il passaggio dalla nave ad altri scenari, come ad esempio una biblioteca magica o un bosco, sia brusco, tutto si amalgama in maniera quasi naturale. A rendere tutto più coeso troviamo poi una narrazione che è il vero punto di forza del gioco. La voce che racconta gli eventi è perfettamente modulata sullo stile del gioco e funge da collante tra i vari livelli.

Un altro elemento decisamente interessante di Candleman è la scelta di rinunciare alla colonna sonora per immergere i giocatori in un’oscurità sonora, oltre che visiva. Tutto quello che è possibile udire sono i passi della nostra candela sulle varie piattaforme e gli effetti di accensione dello stoppino e dell’ambiente. Gli scricchiolii, il rumore di catene che sbattono e il fruscio delle pagine diventano ben presto fedeli compagni di un’avventura breve ma intensa. L’unica pecca di Candleman è infatti la sua longevità: basteranno infatti una manciata di ore per arrivare al termine dei dodici capitoli della storia.

Trofeisticamente parlando: la luce in fondo al tunnel

Trattandosi di un gioco breve e relativamente semplice, anche la lista trofei di Candleman non presenta particolari grattacapi. Dei sedici trofei disponibili, Platino compreso, la metà sono legati alla storia. Per sbloccare gli altri è sufficiente trovare tutte le candele sparse nei vari livelli e completare un paio di sfide di miscellanea.

VERDETTO

Candleman è un piccolo, grande platform che fa della sua semplicità il suo punto di forza. L'assenza di musica aiuta il giocatore a immergersi in un'atmosfera a metà tra l'onirico e il rilassante, in cui il nostro protagonista muto si muove sfruttando la sua abilità d'illuminare il mondo. La meccanica di una durata limitata a soli dieci secondi è unica e perfettamente integrata in un titolo che non alza comunque mai eccessivamente l'asticella della difficoltà. Candleman è perfetto sia per i neofiti dei platform tridimensionali, sia per i giocatori navigati che cercano un'esperienza breve ma intensa. Provate ad aiutare l'uomo candela, perché siamo certi che non ve ne pentirete.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.