Cris Tales – Recensione

Sviluppatore: Dreams Uncorporated, SYCK Publisher: Modus Games Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Sono passati due anni dalla prima presentazione di Cris Tales, eppure la nostra curiosità verso l’opera di Dreams Uncorporated e SYCK non si è mai placata nel tempo. Un interesse che abbiamo potuto saziare solo adesso, con l’uscita ufficiale del gioco su PlayStation 4 e PlayStation 5. Il trasporto generato era evidentemente ben riposto: merito di una formula che cristallizza la tradizione dei giochi di ruolo di stampo giapponese e la prende a modello senza mai scendere in una becera serie di citazioni. Cris Tales è in poche parole un’avventura fiabesca che coniuga dolcemente ispirazioni ed estro personale, all’insegna di un buon uso dei mezzi a disposizione di un piccolo gruppo di sviluppatori amanti delle grandi storie.

Cris Tales

Maga del Tempo non per scelta

La piccola cittadina di campagna Narim e l’orfanotrofio dove è cresciuta sono tutto per Crisbell. Sotto l’ala severa ma protettrice della Madre Superiora, la ragazza ha imparato a essere gentile, altruista, umile. Mai avrebbe pensato che la sua quotidianità potesse essere completamente ribaltata proprio partendo dal punto di riferimento del paese, ovvero la cattedrale. Un giorno come tanti, una buffa rana le ha rubato una delle sue rose scarlatte e, nel tentare di acciuffarla, si è trovata al cospetto dell’altare dedito al culto della Signora. Uscita dall’edificio, la sua visione del mondo era cambiata: i suoi occhi potevano vedere contemporaneamente uno squarcio del passato, del presente e del futuro. Il bello, non tanto per la spaventata ragazza, è che tale grande potere si riflette concretamente sul punto di vista del giocatore con una tripartizione della schermata, offrendo un gusto nuovo a tutta l’esperienza.

Maga del Tempo, così Mathias la rana ha chiamato una confusa e disorientata Criss. L’anfibio parlante agghindato da un cilindro la conduce da Wilhelm il Saggio, un giovanissimo quanto schivo mago. Presa coscienza delle sue abilità sovrumane, la nostra alter ego riesce a salvare la sua città da un disastro incombente, ma questo sembrava essere solo l’eco di una minaccia ben più grande. L’imperatrice del Tempo pare essere tornata, pronta a scatenare il caos. Questo è solo l’incipit di un viaggio che trascinerà Crissbell e i suoi compagni attorno ai cinque regni che costellano il suo mondo. Fiaba e dinamiche sociali si mescolano in un intreccio narrativo ora leggero, ora più profondo, toccando con delicatezza temi come il lutto e la povertà. Senza mai fregiarsi di una medaglia all’originalità, l’espediente del tempo aggiunge ulteriori quesiti morali, poiché dopotutto il futuro non è altro che un insieme di possibilità dettate dalle nostre scelte.

Tradizione, presente e futuro

Proprio la capacità della protagonista rappresenta uno stratagemma acuto per infondere nuova linfa a un sistema ludico ricco di elementi propri della tradizione. Stiamo parlando di un gioco diviso tra fasi esplorative e combattimenti a turni, contro boss e nemici casuali, per una miscela che richiama i classici JRPG come Chrono Trigger o i primi Final Fantasy. Non si tratta solo di una sensazione, ma di una dichiarazione d’intenti da parte degli autori. L’obiettivo era insomma quello d’inserirsi nel solco delle pietre miliari del genere per offrire un punto di vista diverso, quello di un team sudamericano. Così, se camminando tra la gente sarà interessante scorgere come erano in un indefinito passato e come saranno in un futuro non precisato, negli scontri potremo sfruttare la divisione della schermata per trarre dei vantaggi.

Turno dopo turno

Ogni personaggio agisce secondo una turnazione ben visibile su schermo e, prima di sferrare un attacco, deve scegliere se farlo al bersaglio sulla destra o sulla sinistra, con un’abilità magica o un colpo di spada, di scudo, o di un’altra arma. Nel caso di Crissbell, i nemici da un lato possono essere scaraventati nel passato per diminuirne la forza, o nel futuro per massimizzare gli effetti di un veleno. I fan dei titoli a marchio Square Enix avranno subito intuito la vicinanza con i sistemi basati su ruoli classici, dal guerriero al mago, passando per il guaritore. Per quanto sulla carta e nelle prime battute lo stratagemma di Dreams Uncorporated sia interessante, alla lunga viene difficile pensare di preferirlo a un paio di fendenti ben assestati, risparmiando turni e punti salute per un risultato simile.

Premendo uno specifico tasto nel momento giusto, si otterrà un colpo perfetto. Nel momento della difesa, il tempismo è la chiave per non perdersi un compagno per strada. La finestra temporale giusta per indovinare un parry non è mai invero chiara e lampante. Il tutto per un livello di sfida soddisfacente, pensato per studiare ogni strategia di attacco senza sottovalutare nessuno. Dopotutto, crescere di livello in preparazione di uno scontro importante non sarà complicato, data la cadenza quasi esagerata di comparsa di nemici base, i cosiddetti random encounters.

Cris Tales

Quadro dal Nuovo Mondo

Variopinto, suggestivo, il comparto creativo di Cris Tales gioca sulle direzioni per dare una parvenza di tridimensionalità agli scenari creati a mano. Specialmente, è intrigante scoprire come un team colombiano abbia infuso le proprie origini in un concept notoriamente orientale. Si riconoscono per esempio le case tipiche di Cartagena o il Tequendama Falls Museum di Soacha. Gli autori hanno parlato di fantasia endemica, ovvero di strutture realistiche applicate a un contesto fantasioso. Buona anche la colonna sonora, semplice ma efficace. In ultimo, menzione d’onore per un doppiaggio inglese di ottima fattura, così come la localizzazione italiana.

Trofeisticamente parlando: JRPG con libertà di scelta

Cris Tales per PlayStation 4 e PlayStation 5 consta di trentadue trofei di bronzo, undici d’argento, due d’oro e il tanto agognato trofeo di Platino. Quarantasei trofei totali quindi, per i quali non esistono obiettivi impossibili. Basterà avere un minimo di accortezza nell’esplorazione e, concludendo le attività secondarie, potreste guadagnare un nuovo trofeo di Platino. Vi rimandiamo al nostro elenco trofei di Cris Tales.

VERDETTO

Una storia leggera, capace di toccare temi anche profondi con una dolce delicatezza. Una lettera d'amore ai JRPG classici. Cris Tales è questo e altro: un'avventura indipendente dal sapore nipponico e sudamericano insieme che non mancherà di affascinare gli appassionati del genere. A parte qualche imprecisione, come un calcolo mal pensato degli incontri casuali e una gestione poco leggibile delle parate perfette, l'ultima fatica di Dreams Uncorporated e SYCK è una fiaba da vivere, a favore di una votazione che, pur non raggiungendo l'otto, sconfina dal sette e mezzo con merito.

Guida ai Voti

Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.