Disgaea 6 Complete – Recensione

Sviluppatore: Nippon Ichi Software Publisher: NIS America Piattaforma: PS5 (disponibile anche per PS4) Genere: Gioco di Ruolo Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 39,99 € Italiano:

Tra zombie, overlord e gli immancabili Prinny abbiamo realizzato la recensione di Disgaea 6 Complete. L’ultimo capitolo della longeva serie di NIS America e Nippon Ichi Software sbarca anche su PlayStation, per la gioia dei fan. Avventuratevi con noi in un viaggio magico nel Netherworld.

Una storia ventennale

Se siete appassionati di giochi di ruolo conoscerete sicuramente la serie Disgaea, che dal 2003 (quasi vent’anni, quindi) fa divertire milioni di giocatori. Da Hour of Darkness, episodio apparso per la prima volta su PlayStation 2, è passata parecchia acqua sotto i ponti. Il team di Nippon Ichi Software non è ovviamente rimasto a guardare lo scorrere del tempo, ma ha fatto evolvere in maniera profonda la sua creatura.

Si arriva così a Disgaea 6, pubblicato lo scorso anno solo su Nintendo Switch, nel disappunto generale degli utenti PlayStation. A distanza di poco, però, questo torto è stato sanato dal lancio di una versione Complete che include il titolo base, sottotitolato Defiance of Destiny, e i vari DLC pubblicati. La scelta di ritardare il lancio ha permesso al team di proporre Disgaea 6 sia in versione PlayStation 4 che in versione PlayStation 5, sfruttando anche la potenza della next-gen.

Prima di analizzare nel dettaglio il gameplay è però doveroso fare un accenno alla trama, che da sempre riveste un ruolo fondamentale nella serie. Questa volta i giocatori vestono i panni di Zed, uno zombie decisamente atipico. A differenza dei suoi deboli e debosciati simili, il nostro eroe ha un’incredibile forza di volontà e il desiderio di sconfiggere il Dio della Distruzione.

Per farlo, Zed è disposto a morire un numero imprecisato di volte, sfruttando il potere della Super Reincarnazione per diventare sempre più forte e abbattere qualsiasi tipo di nemico. Come in ogni Disgaea, lo spaccato inizialmente carente della vita di Zed si amplierà con l’evolversi della storia, aggiungendo vari tasselli e creando un legame empatico con i giocatori.

Un mondo strano

Un altro degli elementi tipici della serie Disgaea è la particolarità dei personaggi che vengono inseriti all’interno della storia. Zed è senza dubbio il carismatico protagonista, ma anche le spalle che lo affiancano riescono a dare pepe alla narrazione, fornendo i giusti assist per battute e dialoghi incredibilmente divertenti.

Cerberus, il cane zombie che accompagna Zed, è sicuramente il personaggio secondario più azzeccato. Il fatto che l’animale abbia il cervello di un genio rende i dialoghi con i vari attori quasi surreali, ricchi dello humor tipico della serie. La grafica contribuisce ad accentuare questo elemento, sfruttando un mix di tre dimensioni e d’immagini 2D realizzate a mano che si mischiano in un amalgama ottima.

Come detto, si tratta comunque di elementi che da sempre caratterizzano la serie Disgaea. L’unica grande novità è data dalla creazione di modelli poligonali dei personaggi per certe animazioni. Si tratta di una scelta coraggiosa ma azzeccata, che rende ancora più scintillante il mondo di Disgaea. A proposito di mondo, l’avventura si incentra sul Netherworld, un piccolo hub ricco di personaggi da cui accedere ai livelli della campagna e a sfide secondarie.

Come tutto dovrebbe essere

Gli appassionati della serie Disgaea si sentiranno a casa pochi istanti dopo aver avviato il gioco. Tutto è esattamente come ci si può aspettare: l’hub ospita negozianti, fornitori di missioni e curatori. I vari mondi sono divisi in livelli in cui a un dialogo farà seguito una battaglia su una griglia con visuale isometrica. Non manca nemmeno la giuria che, sotto forma di Dark Assembly, permette di sbloccare nuove funzioni.

Per chi non fosse pratico, vi basti sapere che Disgaea 6 Complete è un classico JRPG in cui completare livelli pieni di mostri da eliminare, spendendo poi la ricompensa per migliorare i propri personaggi. Ogni livello consta di una serie di nemici da abbattere, sfruttando una squadra di personaggi da muovere su una sorta di scacchiera virtuale. Ogni attacco ha un raggio preciso, dunque è necessario pianificare gli spostamenti al meglio per vincere.

Presenti spesso nelle mappe anche i Geo Panels, che alterano le prestazioni di eroi e nemici e che possono essere distrutti per rimuoverne gli effetti. Altra particolarità della serie che torna anche in questo sesto capitolo sono poi i numeri esagerati. Scordatevi il livello 99 come cap massimo, qui si potrà arrivare al 99.999.999, raggiungendo danni che superano i cento miliardi in un colpo solo. Tutto esageratamente bello, proprio come da tradizione.

Non manca però anche un pizzico d’innovazione, con la Demonic Intelligence. Una volta sbloccata questa funzione tramite Dark Assembly sarà possibile impostare una sorta di pilota automatico, che fa sì che i personaggi agiscano da soli in piena autonomia. Questa funzione, se gestita a dovere, permette di gestire i combattimenti senza necessità d’interagire, scoprendo sinergie che magari non si sarebbero mai pensate. Un’aggiunta senza dubbio intrigante e piena di potenziale, soprattutto per gli “smanettoni” delle modifiche.

La potenza del non morto

Come avrete intuito, Disgaea 6 è un prodotto fortemente indirizzato alla fan base dalla saga. Non per questo, però, diventa inavvicinabile dai neofiti. I numerosi tutorial (che possono essere saltati) permettono di entrare in punta dei piedi in questo universo. Una curva di difficoltà non esagerata permette anche di non cadere in una frustrazione eccessiva, pur con la consapevolezza di dover ripetere qualche battaglia.

Chi volesse una sfida più intensa può comunque sfruttare la Dark Assembly e un menu di codici appositamente inserito per modulare l’esperienza. Inoltre sono presenti missioni secondarie, l’immancabile Item World e tante proposte per rendere Disgaea 6 un gioco decisamente impegnativo e soprattutto potenzialmente infinito. La potenza della serie Nippon Ichi è anche una longevità fuori dal comune, che permette a chi volesse esplorare ogni anfratto del Netherworld di perdesi al suo interno.

Tutto vanta standard decisamente elevati, non di meno un comparto tecnico all’altezza di PlayStation. Della grafica vi abbiamo già parlato, sottolineando la qualità dei modelli poligonali introdotti con questo capitolo. Altrettanto valido il comparto audio, che mischia colonne sonore esaltanti ad altre più soavi. Tutto è modulato a dovere sulle situazioni, coadiuvato da un doppiaggio di prim’ordine.

Trofeisticamente parlando: re degli inferi

Da un gioco potenzialmente infinito non ci si aspetta certo una lista trofei semplice da completare. Ottenere il Platino di Disgaea 6 Complete è comunque un’impresa più che abbordabile, al netto di alcune sfide decisamente intense. I cacciatori reduci dalle fatiche nei vecchi capitoli, comunque, giocheranno in pantofole, sbloccando coppe a raffica.

VERDETTO

Disgaea 6 Complete è tutto quello che i fan della serie stavano aspettando. Il sesto capitolo ripropone il gameplay che gli amanti dei JRPG hanno imparato a conoscere nel corso degli anni, portandosi dietro qualche interessante novità come il sistema di combattimento automatico. Il cuore di Disgaea, comunque, pulsa vivo e dinamico grazie anche a una storia coinvolgente e un cast di personaggi divertenti e sopra le righe. Se amate i giochi di ruolo non riuscirete più a staccarvi da Disgaea 6 Complete, quindi saltate nel Netherworld e correte ad aiutare Zed e Cerberus!

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.