Doraemon Story of Seasons: Friends of the Great Kingdom – Recensione

Sviluppatore: Marvelous Inc. Publisher: Bandai Namco Entertainment Piattaforma: PS5 Genere: Manageriale Giocatori: 1-2 PEGI: 3 Prezzo: 49,99 € Italiano:

Io conosco un grosso gatto, sempre allegro e soddisfatto, protagonista della recensione di Doraemon Story of Seasons: Friends of the Great Kingdom. Il team di Marvelous e Bandai Namco ci riportano nel mondo ideato da Fujiko Fujio. Anche questa volta propongono un gestionale di stampo classico in cui trovano spazio tutti i nostri personaggi preferiti. Speriamo che i chiusky di Doraemon ci aiutino a diventare dei perfetti gestori di fattoria.

Nobita e i suoi amici

Quante volte, nel corso della vostra, vi è capitato di litigare con i vostri genitori? Che si tratti di un brutto voto a scuola, di un permesso negato oppure della richiesta di fare qualche lavoretto, le discussioni soprattutto per i più giovani sono all’ordine del giorno. Non fanno eccezione i personaggi del cartone animato Doraemon, divenuti celebri anche in Italia grazie alle programmazioni mattutine e pomeridiane.

Nobita, Shizuka, Takeshi e Suneo iniziano l’avventura di Friends of the Great Kingdom proprio con una litigata con i genitori. Da qui nasce il desiderio del protagonista, Nobita appunto, di scappare lontano per un po’. L’idea è quella di rilassarsi durante le vacanze estive senza pensare a compiti e lavoretti. Come spesso accade anche nell’anime, decide quindi di chiedere l’aiuto di Doraemon, che estrae dalla sua tasca una navetta spaziale in grado di portare in altri mondi. Il gruppo si ritrova così su un pianeta sconosciuto, dove salva il giovane Lumis, rimasto ferito in modi misteriosi.

Una volta ripresosi, il giovane svela di essere il proprietario di una fattoria. Qui i ragazzi vanno a vivere, iniziando ad aiutare il giovane, per riportare la struttura agli antichi fasti. Tutto precipita quando il quintetto decide di tornare a casa: la nave spaziale è infatti sparita, sequestrata da una regina dal cuore di pietra. Story of Seasons: Friends of the Great Kingdom entra così nel vivo, “obbligando” i giocatori a gestire la fattoria e fare amicizia con gli abitanti di questo mondo per recuperare il mezzo e tornare alla vita di tutti i giorni.

Il lavoro nobilita l’uomo

Come avrete capito, la trama di Friends of the Great Kingdom è poco più che un pretesto per gettare il giocatore in una serie di lavori socialmente utili, volti a gestire nella maniera più efficace possibile la fattoria di Lumis. Nonostante questo, le strisce di dialogo sono parecchie e ben realizzate, permettendo di contestualizzare al meglio le azioni di Nobita e compagni. Tutto è presentato in maniera simile a tavole manga, con scene realizzate con la grafica del gioco accompagnate da baloon che riportano disegni degli interlocutori e i dialoghi.

Inizialmente spiazzante la combinazione di doppiaggio in giapponese e di testi in inglese, nonostante Marvelous ci abbia abituato (con la serie Story of Seasons) a prodotti non localizzati nella nostra lingua. Comprendere le meccaniche alla base del gioco risulta comunque incredibilmente semplice, dato che di fatto ogni azione è affidata a un solo tasto. Nel lungo ed esaustivo tutorial iniziale, opzionale per chi avesse già giocato il primo capitolo, i giocatori imparano a zappare, annaffiare e disboscare. Ogni azione è affidata a uno specifico strumento, da tenere in un ristretto inventario o da conservare nel magazzino in attesa del momento propizio.

Friends of the Great Kingdom è un gestionale duro e puro, in cui ci si sposta in una mappa in visuale isometrica raccogliendo e producendo risorse. La nostra fattoria andrà espandendosi man mano che investiremo il denaro guadagnato dalle vendite, accogliendo sempre più coltivazioni e animali da accudire. Questa è ovviamente una semplificazione che non rende giustizia al lavoro di Marvelous, team veterano del genere che offre un’esperienza profonda e ricca di mordente, soprattutto per chi ama passare ore ad allestire la propria fattoria dei sogni.

Tanti abitanti, tanti impegni

Il mondo di Doraemon non si limita però all’ambiente della fattoria. Fin da subito i giocatori possono esplorare il vasto regno in cui Nobita e i suoi soci sono stati catapultati, scoprendo una serie di abitanti pronti a offrirci aiuto in cambio di qualche lavoretto oppure del nostro denaro. Il Great Kingdom è davvero piacevole da esplorare, carico com’è di personaggi carismatici. L’anziana Granny Smith, il burbero fabbro oppure l’uccello appassionato di pesca vi rimarranno fin da subito nel cuore, tanto che aiutarli sarà quasi un dovere morale.

Ognuna di queste figure è pronta ad affidarci incarichi che consistono di solito nel reperimento di specifiche risorse, per aumentare l’affinità e ottenere in cambio denaro e materiali. Tutto ruota intorno a un meccanismo di ottenimento e gestione delle risorse, con l’eventuale vendita di quelle superflue affidata a un mercato. Non mancano ovviamente i già citati chiusky di Doraemon, pronti a darci una mano nei momenti più intensi. E vi assicuriamo che ce ne saranno, perché tra la rotazione delle colture e la necessità di gestire animali e migliorare il proprio equipaggiamento, bisognerà rimboccarsi le maniche.

Proprio come nel mondo reale, infatti, determinati semi potranno essere coltivati solo in alcune stagioni, identificabili facilmente dal colore dei sacchetti. Allo stesso modo, progredire nella storia obbliga a cercare risorse nelle miniere come ferro e rame per potenziare i propri strumenti di lavoro. Non manca nemmeno una bella combriccola di animali: mucche da mungere, alpaca da tosare e galline pronte a sfornare uova. Tutto è comunque calibrato al meglio per offrire un’esperienza rilassante e spensierata, senza la pressione di dover ottenere dei risultati o di gestire specifiche scadenze. Certo, perdere magari un raccolto con il cambio della stagione può essere frustrante, ma non è un danno irreparabile.

Un grande regno per un grosso gatto

Uno degli elementi più riusciti di Friends of the Great Kingdom è sicuramente il comparto tecnico del gioco. La grafica è stata realizzata sullo stile dell’anime, con personaggi fedelissimi alle loro controparti disegnate, immersi in ambientazioni oniriche davvero affascinanti. Osservare l’alba dall’osservatorio oppure girovagare per i boschi ha un fascino tutto suo, così come perdersi e scoprire qualche piccolo segreto o qualche spot per catturare di pesci, insetti e simili. L’alone “nebbioso” che circonda lo schermo ha il merito di aggiungere un’aura sognante, per quanto pur potendo regolare lo zoom a volte risulti un po’ fastidioso.

Interessante anche la scelta di proporre alcune aree che abbandonano la visuale isometrica per spaccati frontali che evidenziano i numerosi dettagli, segno di una direzione artistica intelligente da parte dei ragazzi di Marvelous. Tutto è misurato ai soggetti e all’esperienza che il titolo si propone di regalare, un gioco rilassato e pacifico. Lo stesso si può dire della colonna sonora, di grande qualità e composta da tracce orchestrali pacate, perfettamente adatte alla vita campestre. Una piccola nota di demerito per il doppiaggio, che ci è sembrato impostato su volumi un po’ eccessivi. Un po’ di ritocchi nel ricco menu opzioni permette comunque di aggiustare il tutto.

Un altro punto forte di Friends of the Great Kingdom è ovviamente la longevità del gioco. Al netto di una campagna non esagerata, le potenzialità per giocare all’infinito ci sono tutte. I più pignoli infatti potrebbero decidere di passare una quantità di ore indefinite nel regno, cercando di ottenere la fattoria più efficiente del mondo. La presenza di funzionalità online inoltre permette d’interagire rapidamente con altri appassionati. Chiudiamo parlando di una funzione aggiuntiva decisamente interessante: i più collaborativi potranno infatti utilizzare un gadget per chiedere l’aiuto di un amico e giocare in cooperativa. Dividere il lavoro in fattoria, ve lo assicuriamo, è molto divertente.

Trofeisticamente parlando: il contadino cerca Platino

Purtroppo non sembra ci sia un chiusky in grado di farci ottenere una bella sfilza di Platini in pochi minuti. La lista trofei di Doraemon Story of Seasons: Friends of the Great Kingdom è comunque in grado di dare tante soddisfazioni ai giocatori. Nei primi minuti si assiste a una vera e propria pioggia di coppe, tanto che basterà un’oretta per arrivare al 20%. Il resto dei trofeo è ovviamente più lungo da sbloccare e richiede di sbloccare tutto e completare la campagna. La difficoltà è comunque relativamente bassa, considerato che l’unica vera sfida sarà la corretta gestione della propria fattoria.

VERDETTO

L'avventura nei panni di Nobita, gestendo una fattoria in un regno misterioso, è stata decisamente divertente. La grande esperienza di Marvelous nei gestionali agresti ha trasformato Doraemon Story of Seasons: Friends of the Great Kingdom in un titolo che tutti gli appassionati del genere dovrebbero giocare. Ogni elemento è bilanciato al meglio, mischiando esplorazione libera a tante missioni e compiti da gestire. Il comparto tecnico fa il resto, con una grafica che colpirà al cuore i fan del cartone animato e una colonna sonora calzante allo stile del gioco. Forse qualcosa in più poteva essere fatto a livello di localizzazione, ma anche così Doraemon Story of Seasons: Friends of the Great Kingdom si rivela un'esperienza incredibilmente divertente e ricca. L'unica cosa che possiamo suggerirvi è di salire sull'astronave di Nobita e farvi trasportare quanto prima in questo grande regno.

Guida ai Voti

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.