Grazie al team di Gamuzumi abbiamo realizzato la recensione Speedrun di Furry Tangram Lite. A differenza dei prodotti a cui questa casa produttrice ci ha abituato, questa volta abbiamo dovuto spremerci le meningi per risolvere alcuni enigmi basati, ovviamente, sui tangram. Se volete saperne di più e scoprire a cosa si riferisce il suffisso Furry del titolo, proseguite con la lettura.
Tanga-ram
Se il termine tangram non vi suona nuovo, è perché avrete probabilmente reminiscenze del famoso rompicapo cinese. Il gioco è costituito da sette tavolette (dette tan) inizialmente disposte a formare un quadrato. I sette tan hanno forme diverse: due triangoli rettangoli grandi, un triangolo rettangolo medio e due piccoli, un quadrato ed un parallelogramma.
Lo scopo è quello di formare una figura specifica, utilizzando tutti i pezzi senza sovrapposizioni. Si riuscirà così, con una buona dose di fantasia, a creare soggetti umani, animali e astratti. Le possibilità sono quasi infinite, tanto che spesso la sfida è dimostrare la non fattibilità di certe combinazioni. Furry Tangram Lite prende ovviamente in prestito le meccaniche del rompicapo, trasportandole in un puzzle game con una caratteristica molto particolare.
Ogni tangram infatti nasconde un’immagine furry di stampo ecchi-hentai, da scoprire una volta risolto l’enigma. Non preoccupatevi però: i vostri occhi rimarranno sufficientemente casti e puri, dato che per questioni di censura le immagini più piccanti sono state rimosse. Per questo motivo, dal titolo originale del gioco è sparito anche la parte “Hentai”, trasformandosi in Furry Tangram Lite. Inutile dire che con questa mossa metà del potenziale fascino del gioco (per chi amasse il genere) scompare.
Immagini a luci rosa
Se vi state chiedendo come il team di Gamuzumi abbia deciso di porre rimedio alla rimozione delle nudità, riceverete una risposta deprimente. Ogni personaggio furry, originariamente, vantava quattro schemi con disegni nascosti progressivamente più spinti. Nella versione PlayStation, i disegni dal secondo all’ultimo sono stati rimpiazzati da semplice copie del primo. Schemi diversi forniscono quindi la medesima ricompensa, rendendo sostanzialmente inutile impazzire dietro alle soluzioni.
Ovviamente potreste essere mossi da un dignitoso spirito di vittoria, che vi spingerà a completare schemi per dimostrare le vostre abilità con i tangram. Al netto di questo, però, la ripetitività è dietro l’angolo. Per quanto le combinazioni siano pressoché infinite, una vola appresa la base di gioco la risoluzione dei puzzle sarà rapida e indolore. Il numero di sfide proposte è discretamente alto, ma difficilmente i giocatori vedranno la fine della campagna, peraltro unica modalità presente.
A livello grafico, Furry Tangram Lite si limita al compitino, proponendo delle immagini ben realizzate che faranno felici gli appassionati del genere. Basilari i controlli come lo è una colonna sonora anonima che scorrerà senza donare sussulti alle orecchie dei giocatori. Interessante la scelta di proporre i puzzle in una simil galleria d’arte. Nessun accenno invece alla localizzazione, dato che di fatto non ci sarà alcun tipo di testo a schermo.
Trofeisticamente parlando: cosa non si fa per un Platino?
Se vi state chiedendo se Furry Tangram Lite rispetti la tradizione trofeistica di Gamuzumi, la risposta è sì. L’elenco del gioco include soltanto undici coppe d’oro e l’ambito Platino. Per sbloccarlo tutto quello che dovrete fare sarà terminare i primi unici livelli. L’impresa è completabile in circa dieci minuti senza alcuno sforzo, permettendovi di arricchire in pochi secondi la vostra bacheca.