La nostra recensione Speedrun di Gardener’s Path vi cala nel rompicapo di Ratalaika Games e Viridino Studios. Un misterioso eroe si incammina all’interno di un bosco pieno di mostri da eliminare. Scoprite con noi se avete il pollice verde oppure se siete destinati a una vita lontani dalle piante.
Un videogioco “green”
La trama di Gardener’s Path viene spiegata in poche righe all’inizio del gioco, senza però ulteriori approfondimenti durante l’avventura. In un mondo in rovina, l’acqua è diventato un bene da preservare e viene conservata in uno speciale tempio. Questa preziosa struttura è stata però invasa da alcuni pestiferi insetti, dunque il giardiniere prescelto viene chiamato per sgominarli tutti.
A guidare il protagonista ci pensa lo gnomo Larry, che fornisce utili consigli e spiega all’inizio di ogni capitolo le dinamiche che lo contraddistinguono. I rompicapi si articolano in un totale di sessanta giardini, divisi nelle quattro stagioni: elemento interessante che altera però solo le tonalità degli schemi. La varietà grafica non è infatti contemplata, con uno stile che rimane invariato dall’inizio alla fine.
Le meccaniche invece vanno via via ampliandosi, partendo da abilità basilari legate agli spostamenti del protagonista e aggiungendone di nuove con il proseguo dei livelli. La possibilità di tornare sui propri passi con un teletrasporto e quella di usare diserbanti per uccidere gli avversari sono però gli unici due poteri che si otterranno nel corso della campagna.
Insetti a più non posso
Il gameplay di Gardener’s Path mette i giocatori di fronte a puzzle ambientali in cui eseguire i giusti spostamenti, eliminare tutti i nemici e arrivare fino al cristallo che rappresenta la fine del livello. Lo stile ricorda, per chi ama il genere, le sfide su ghiaccio dei giochi di Pokémon. Una volta eseguito un movimento, infatti, il nostro eroe non potrà fermarsi fino a che non incontrerà un muro o un nemico.
Tolti però i primi livelli, in cui è praticamente impossibile morire, a ostacolare la riuscita di ogni missione si pongono una serie di letali cactus. Una mossa sbagliata e si finisce tra le punte, andando incontro a una sonora sconfitta. L’intera sfida di Gardener’s Path si riassume quindi nella giusta combinazione di movimenti per uccidere tutti i nemici e fuggire. Sfortunatamente, a parte questo il gioco di Viridino Studios non offre alto. Un collezionabile per area è un mero bottino che non aumenta la longevità di un gioco che può essere completato in un’ora circa.
La raccolta di ogni bonus permette di ottenere dei costumi per il nostro giardiniere, anch’essi sfortunatamente inutili. A parte modificare il colore dell’aura del nostro giardiniere, infatti, non faranno. La rigiocabilità è pari a zero, dato che tolta la raccolta degli extra i livelli non offrono nessun tipo di variabile. Discreto il comparto grafico, con uno stile retro apprezzabile, mentre un po’ monotono il sonoro.
Trofeisticamente parlando: una coltura di trofei
Ratalaika Games non fa mancare ai giocatori un bel trofeo di Platino. La lista di Gardener’s Path può essere completata in poco più di un’ora (meno se sfruttate una guida) con relativa semplicità. Si tratta ovviamente dell’attrattiva maggiore di un gioco divertente che punta davvero molto sulla cascata di coppe pronta a riversarsi nella bacheca dei giocatori.