I nazisti non sembrano mai averne abbastanza, quindi ci siamo lanciati nella recensione di Metal Slug Tactics. L’ultima incarnazione di un brand divenuto leggendario però stravolge le carte in tavola. L’azione non manca, ma questa volta si tratta di scontri tattici, come il titolo lascia intendere. Preparatevi a pianificare ogni mossa, per far sopravvivere i vostri eroi.
Mission Start!
Quante volte abbiamo inserito monetine nei mitici cabinati di Metal Slug? Personalmente, fare un conto mi farebbe venire un discreto mal di testa (oltre a ricordami quanti soldi ho investito a fondo perduto per divertirmi). La saga action di SNK è senza dubbio uno di quei giochi noti sia agli appassionati che ai profani, in grado di brillare anche a distanza di oltre 25 anni. Marco, Eri, Fio e Tarma sono personaggi inossidabili, così come il malvagio generale Morden.
Dopo però varie riproposizioni, raccolte e qualche novità, ultima delle quali Metal Slug XX pubblicato nel 2018 su PlayStation 4, i fan si aspettavano un salto di qualità. La scelta per compierlo è ricaduta sul publisher Dotemu e su Leikir Studio, chiamati a trovare una nuova strada per il brand. Nasce così l’idea di proporre una versione sì action, ma non per forza frenetica come quella vista nei cabinati del passato. Metal Slug Tactics, pur non rinunciando alla storicità della serie, punta quindi a offrire un’esperienza completamente diversa dai predecessori.
L’intuizione del team è stata quella di proporre combattimenti a turni, sfruttando una formula a scacchiera che gli appassionati di Disgaea e simili conosceranno bene. Tutto è supportato da una storia non certo clamorosa, ma funzionale alle meccaniche: Morden, manco a dirlo, è tornato. I nostri eroi si riuniscono quindi per fermarlo usando ogni mezzo a loro disposizione. Si sposteranno in varie aree, affrontando nemici e ovviamente enormi boss. Tutto come nei classici Metal Slug, senza però di fatto essere di fronte a un Metal Slug classico (perdonate il gioco di parole).
Il gameplay di Metal Slug Tactics
Di fronte a minacce di dimensioni colossali, servono eroi con attributi colossali. Ecco perché non ci stupisce che anche in Metal Slug Tactics bastino un manipolo di combattenti e la nostra abilità per prenderci cura di vari eserciti. La tracotanza in stile Mercenari traspare anche nella nuova veste del titolo, con continui rimandi a fatti e personaggi storici della saga. Le scritte, le mosse e le armi sono tutte prese di peso dai vecchi Metal Slug, per la gioia dei fan.
In tutta questa esaltazione storica però Leikir Studio non si è dimenticata di proporre un gameplay accattivante. La formula di Metal Slug Tactics è strutturata come un roguelike, con elementi casuali e la necessità di ricominciare da zero la missione in caso di sconfitta. All’inizio della campagna dovremo scegliere tre membri da utilizzare, inizialmente solo Marco, Eri e Fio. Man mano che giocheremo, sbloccheremo anche altri personaggi, come l’immortale Tarma e altri volti noti. Ogni combattente ha caratteristiche uniche, abilità speciali e armi da sfruttare, tutte ispirate alla saga.
Una volta scelto chi andrà al fronte, partiremo da un’area sempre uguale e potremo successivamente prendere varie diramazioni man mano che completeremo le singole zone. Ogni area propone sempre lo stesso schema: punti d’interesse con missioni da affrontare e un enorme avversario in arrivo dopo averne completato un certo numero. Le richieste in ogni missione sono varie ed eventuali: da uccidere tutti i nemici a sopravvivere per vari turni, fino a scortare un NPC dal punto A al punto B. Per avere successo dovremo schierare abilmente le nostre truppe e prenderci cura degli avversari. Non pensate però che sia un’impresa semplice: per ottenere la vittoria dovrete dimostrare grande abilità.
Heavy Machine Gun!
Scoperto cosa dovremo fare in Metal Slug Tactics, è bene approfondire come farlo. In ogni battaglia potremo schierare i nostri tre personaggi in un’area di start. Da qui, ci alterneremo con gli avversari in una serie di turni, in cui tentare di completare l’obiettivo. Ogni personaggio può muoversi di un certo numero di spazi, ottenendo adrenalina più andrà lontano. Questa servirà per utilizzare potenti mosse speciali in grado di arrecare danni o attivare particolari tattiche.
Dopo aver mosso una delle nostre unità, potremo farla attaccare. Ogni mossa avrà uno specifico raggio d’azione e un’area entro cui può colpire: solitamente in linea retta, ma con varie eccezioni. Gli attacchi a segno sottrarranno vita al nemico e potremo anche vedere in anticipo l’effetto, per decidere come agire. Inoltre se posizioneremo con la giusta tattica le truppe, attiveremo attacchi sincronizzati dagli effetti devastanti. Ogni membro coinvolto eseguirà un attacco, infliggendo quindi molti più danni ai nemici. Questa tattica si rivela indispensabile per abbattere i boss, dotati di parecchi HP e con pattern d’attacco ideati per metterci in crisi.
Le mosse speciali e le armi secondarie si rivelano quindi altrettanto importanti, così come la progressione. Al termine di ogni missione guadagneremo modificatori e punti esperienza per salire di livello. Un tutorial molto ben studiato aiuta a entrare nelle dinamiche, per affrontare una sfida impegnativa ma mai proibitiva. Certo, le prime partite non saranno memorabili, ma con la giusta pratica chiunque può diventare un vero e proprio asso della tattica militare.
Il comparto tecnico di Metal Slug Tactics
Se quindi a livello di gameplay Metal Slug Tactics ha deciso d’innovare, il fil rouge in grado di collegare l’opera ai suoi celeberrimi predecessori doveva per forza essere il comparto tecnico. Non stupisce quindi che, come anticipato, i modelli poligonali, lo stile delle scritte e in generale ogni aspetto grafico del titolo siano un fedele rimando a Metal Slug 2 e affini. I fan della saga vedranno citazioni a ogni angolo, mentre i curiosi si troveranno davanti a uno stile retro ma immortale.
Lo stesso dicasi per un comparto audio pieno di effetti sonori che ci porteranno indietro di 25 anni, tra lo speaker che annuncia i nomi degli eroi, i gemiti di morte dei soldati e ovviamente le musichette di sottofondo tipiche degli arcade. Dove invece Metal Slug Tactics si prende qualche libertà è nei dialoghi tra le missioni, dove i personaggi sono presentati con sprite disegnati a mano per l’occasione. La resa è davvero piacevole e si amalgama bene con lo stile dell’opera tutta. Preparatevi però a tradurre tutto dalla lingua inglese, dato che non è presente una localizzazione in italiano.
Niente da dire anche a livello tecnico: durante la nostra prova non siamo andati incontro ad alcun tipo di bug o tentennamento. Questo dimostra che i ragazzi di Leikir Studio si sono dati davvero da fare per conservare al meglio l’eredità di Metal Slug e portare il tutto su console. Ottima anche la longevità, considerati gli elementi da sbloccare e le variabili roguelike. Piccola nota di demerito invece per le scritte, a volte davvero troppo striminzite anche su grossi schermi. Un selettore nelle opzioni avrebbe risolto in un attimo il problema.
Il Platino di Metal Slug Tactics
Se siete amanti dei giochi tattici, la lista trofei di Metal Slug Tactics non rappresenterà un grosso problema per voi. Per ottenere lo scintillante Platino, dovrete infatti terminare il gioco utilizzando tutti i personaggi e vederne l’epilogo. Dovrete anche sbloccare tutti i dialoghi, eseguire varie azioni in-game e ovviamente sconfiggere tutti i boss presenti. Un’impresa che richiederà parecchie partite e molto del vostro tempo, ma che sarà in grado di regalarvi grandi soddisfazioni.