Dopo il successo ottenuto dall’ottimo Mutant Year Zero: Road to Eden, il team svedese di The Bearded Ladies ci riprova, creando uno dei migliori strategici dell’attuale generazione di console. Avendo avuto un piccolo assaggio di Miasma Chronicles presso gli uffici di 505 Games, quello che il giocatore si troverà davanti con il gioco completo è solo una conferma dell’ottimo lavoro già svolto dal team di sviluppo. Strategia, stealth, esplorazione e tanto altro comporranno l’avventura di Elvis e Diggs nella apocalittica America presentata nel gioco, e proprio come uno dei personaggi del party, ci uniremo al loro viaggio fatto di scoperta e perdita, avventura ed emozioni.

C’era una volta l’America
In un mondo ormai devastato da una calamità definita Miasma, tutti i riflettori sono puntati su quello che rimane dell’America, in particolare su una porzione del Kansas e dei suoi abitanti. Elvis, il protagonista, è un ragazzo rimasto orfano e cresciuto insieme a suo fratello robotico Diggs, impegnato sia nel capire l’origine del Miasma, sia nel cercare di decifrare il messaggio lasciatogli da sua madre. Ella, infatti, prima di abbandonarlo da piccolo, gli lascia una nota che lo invita ad andare oltre il muro di Miasma che blocca lo spostamento tra un regione e l’altra dell’America. Insieme al messaggio, a Elvis resta un assurdo guanto metallico che sembra essere capace di controllare questa strana calamità e anche utilizzarla a suo vantaggio.
Oltre al problema posto dal Miasma, come le mutazioni e la natura che inizia a ribellarsi all’uomo, è possibile notare anche una forte componente gerarchica all’interno del gioco. A tirare le fila e soggiogare gli uomini rimasti, ci sarà una comunità chiamata Prima Famiglia, che come i peggiori despoti del mondo, chiederanno tributi e offerte per sostentare la loro fame di potere.
Oltre questo Ordine, ci saranno enormi retroscena da scoprire esplorando quello che resta del mondo; razzismo dilagante anche durante l’Apocalisse, pugno duro delle autorità cittadine, i veri sentimenti dei personaggi e le loro motivazioni. Tutto questo confluisce nell’ottimo lavoro di caratterizzazione svolto dal team di sviluppo, che è stato capace di creare una fantastica storia umana e sull’uomo.

Strategia ad altissimi livelli
Indubbiamente, con l’arrivo di XCOM, sono stati raggiunti nuovi livelli per i videogiochi strategici. Con un punto di riferimento come quello, è quasi scontato che un team di sviluppo debba quantomeno raggiungere quegli standard o addirittura migliorarli. Con Miasma Chronicles, The Bearded Ladies ha giocato una partita non troppo difficile, riportando quello che è era il sistema di combattimento di Mutant Year Zero e applicandolo alle necessità del nuovo titolo.
Pur essendo basato su turni, il combat system del titolo risulta essere molto dinamico e accattivante, oltre che intuitivo anche per chi non mastica questo genere. Con due punti azioni per turno, i personaggi, una volta entrati in combattimento, si potranno muovere in un ampio spazio caratterizzato da caselle. Che siano ripari, oggetti distruttibili, scale e simili, il giocatore sarà costantemente informato con diciture e simboli a schermo, senza lasciarlo mai realmente da solo. Oltre alla vera e propria strategia che porterà Elvis e compagni alla vittoria, è importante tener conto delle percentuali di successo delle azioni offensive.
In base all’arma e alla distanza, sempre su schermo è possibile leggere la percentuale di successo di un attacco, accompagnato dalla percentuale di colpo critico. Che siano fucili di precisione, d’assalto o armi a rimbalzo, la sensazione di travolgimento da un colpo andato a segno risulta essere inebriante, specialmente dopo aver capito i meccanismi di questo sistema all’apparenza così complesso. Per chi, invece, non se la sentisse di rischiare con questa tipologia di gioco, gli sviluppatori hanno aggiunto una funzione che semplificherà le fasi di combattimento, da scegliere obbligatoriamente all’inizio di ogni nuova partita.
Ad aiutare ulteriormente il giocatore ci sarà il classico albero delle abilità, da potenziare con i punti esperienza guadagnati dal passaggio tra un livello e l’altro. Non solo armi da fuoco in Miasma Chronicles.

Quel che resta del mondo
Come già detto in precedenza, uno dei punti focali del titolo è proprio il carattere, inserito dagli sviluppatori, del gioco stesso. La forte componente esplorativa, mista a quella survival, porteranno il giocatore a scoprire scorci e luoghi pregni di lavoro e di speculazione, pur restando silenziose. Degli uffici, un vecchio parco giochi, battelli abbandonati, aerei precipitati, la natura che prende il sopravvento. Questi luoghi, con le vicende in essi avvenute, i cadaveri fossilizzati e fermi alle loro attività, proprio come i vecchi abitanti di Pompei colpiti dall’eruzione, saranno un pugno allo stomaco per i giocatori più sensibili e avidi di scoperta.
I dialoghi e i pensieri dei personaggi, molte volte rotti da una profonda angoscia, daranno ancora più importanza alla devastazione data dal Miasma, donandogli al contempo, però, una sfumatura ambiziosa ed anche egoistica, che permetterà loro di perseguire nel loro obiettivo.
Le uniche note dolenti di cui tener conto, che si presenteranno solamente nelle fasi esplorative e in qualche filmato, saranno relative a dei piccoli cali di frame o glitch grafici. Da tenere in considerazione, purtroppo, è anche la presenza di alcune linee di testo non localizzate, e che quindi verranno presentate in inglese, anche se il titolo è totalmente sottotitolato in italiano.

Miasma Chronicles: Elvis e la Coppa di Platino
Eccoci alla sezione più amata dai nostri lettori. L’elenco dei trofei di Miasma Chronicles non sarà di facile conquista, ma neanche una sfida insormontabile. Tenente bene a mente che le strade da percorrere potrebbero dividersi per i cacciatori di trofei, poiché con la presenza di un trofeo relativo alla difficoltà, si potrebbe scegliere di optare per una prima run atta a prendere confidenza col gioco e poi una seconda alla difficoltà più elevata.
Fatta questa scelta, gli altri trofei saranno totalmente legati all’esplorazione e ad azioni in-game. Sconfiggere un certo numero di nemici, reclutare precisi personaggi per il party, completare tutte le secondarie, scoprire tutti i tesori del gioco e le voci del codex. Preparatevi, perché il viaggio di Elvis vi terrà impegnati per oltre cinquanta ore di gioco, ma alla fine potrete sfoggiare un Platino di tutto rispetto in bacheca. DING!