MultiVersus – Anteprima Hands-On

MultiVersus, picchiaduro realizzato da Warner Bros con il supporto di Tony Huynh e Player First Games, è il protagonista della nostra un’anteprima hands-on. Un ricco crossover di personaggi molto diversi da loro, che si concretizza in un brawler che prende (ovviamente) ispirazione da Super Smash Bros ma mette in campo tante idee interessanti. Scoprite con noi il gioco e i suoi agguerriti protagonisti.

Questione di diritti

Se pensate alle proprietà intellettuali in mano a Warner Bros, è facile capire come sia nata l’idea di realizzare un videogioco che mischiasse eroi provenienti da universi incredibilmente diversi. A suo tempo, anche Sony provò a puntare su questo cavallo, creando il divertente ma forse sottovalutato PlayStation All Stars Battle Royale. L’idea di base sembra essere sempre quella: prendere spunto da Super Smash Bros. per realizzare una versione alternativa del famoso picchiaduro Nintendo.

Non cadete però in questo cliché avvicinandovi a MultiVersus, un brawler free-to-play che, come detto nell’introduzione, cerca di differenziarsi dai rivali con una serie d’intuizioni e variazioni sul tema. La prima e più affascinante è sicuramente quella di pescare personaggi da tantissimi brand famosi e incredibilmente variegati. Oltre a eroi e malvagi targati DC Comics (come Batman e Harley Quinn) troviamo infatti lottatori che arrivano dall’universo di Scooby Doo (ossia Shaggy e Velma), così come da alcuni cartoni animati.

Ecco quindi che scendono in campo Tom e Jerry, il diavolo della Tasmania Taz e persino un irreprensibile Bugs Bunny. Tutti sono pronti a sfidarsi senza esclusione di colpi in arene bidimensionali in cui lo scopo è sempre quello d’infliggere abbastanza danni da sparare letteralmente gli avversari fuori dall’arena. Ogni colpo, leggero o pesante che sia, aumenta un apposito contatore che superata una certa soglia rende ogni attacco subito letale.

Combo e mosse speciali

Trattandosi di un brawler indirizzato a un pubblico quanto più vasto possibile, il gameplay di MultiVersus non poteva essere esageratamente complicato. I comandi base sono digeribili da chiunque: il tasto quadrato è dedicato agli attacchi rapidi, modificabili selezionando la direzione del personaggio. Il tasto triangolo è riservato a mosse speciali, la x al salto e il cerchio alla schivata.

Tutto incredibilmente immediato, ma sufficientemente profondo da attirare anche gli smanettoni dei picchiaduro appassionati di combo. Non mancano infatti sinergie di attacchi, oltre a un’innovativa meccanica che consente ai due membri del gruppo d’interagire tra loro. Come in ogni altro brawler che si rispetti, infatti, anche MultiVersus offre intense sfide 2v2, in cui a vincere è la squadra più affiatata e meglio assortita.

Ogni personaggio ha dei tratti specifici legati alle sue abilità. Wonder Woman è, ad esempio, indicata come un personaggio in grado di fare sia da tank che da supporto, generando scudi per se stessa e per gli alleati. L’inedito Red invece potrà agganciare i propri compagni per salvarli da cadute e attacchi. Tutto questo diventa fondamentale anche considerato che, come intuibile dai controlli, MultiVersus non permette alcun tipo di parata. Questo rende gli scontri sufficientemente frenetici ma (fortunatamente) mai squilibrati o caotici.

Oggetti per tutti

DualSense (o DualShock, in base alla versione) alla mano, MultiVersus è risultato incredibilmente convincente. Le battaglie che abbiamo potuto affrontare durante i test non sono mai state esageratamente frustranti, con lotte punto a punto per ottenere la vittoria. Anche la formula di proporre scontri alla meglio delle tre vittorie paga, rendendo eventuali incidenti di percorso meno dannosi per il gruppo.

Altrettanto valida la proposta globale offerta da Warner Bros e Player First Games. I personaggi sono numerosi e variegati (parliamo di un roster che attualmente conta 15 lottatori), in grado di soddisfare diverse tipologie di palati. La presenza ad esempio di Arya Stark, così come di Finn di Adventure Time, fanno capire che MultiVersus punta a coinvolgere giocatori di ogni età. Proprio questa poliedricità è uno dei punti forti del gioco, che non pago di offrire guerrieri così diversi propone anche un pass battaglia decisamente ricco.

I giocatori possono infatti accumulare esperienza sbloccando nuove abilità per i personaggi, identificate con il nome di Vantaggi, e progredire in livelli generici del proprio profilo, accedendo a skin e ricompense speciali. Oltre al pass base, è presente anche una versione a pagamento (immancabile, trattandosi di un free-to-play) che dà accesso a oggetti migliori. Chi dovesse faticare a salire di livello potrà invece spendere monete guadagnate con le missioni per acquistare gli oggetti dei suoi desideri.

Colori e cazzotti

Detto di un gameplay semplice ma coinvolgente e di un sistema di progressione e ricompense ben strutturato, è doveroso spendere due parole sul comparto tecnico di MultiVersus. La grafica è coloratissima e permette di apprezzare al meglio i vari personaggi. Tutti gli eroi, inoltre, sono stati realizzati con lo stesso tratto. Nessun elemento fuori posto, con riadattamenti per certi versi più maturi di personaggi come Bugs Bunny, Velma e Tom & Jerry. Non mancano nemmeno piccoli e grandi fan service (Shaggy che si potenzia stile Super Sayan è una piccola chicca), con sfumature da cogliere man mano che si lotta.

Discreto, senza però picchi clamorosi, il comparto audio del gioco. Le voci attualmente presenti sono in lingua inglese, ma la speranza è ovviamente che qualcosa si smuova per la traduzione in italiano. Da questo punto di vista, Warner Bros ci ha sempre abituato bene, dunque siamo speranzosi anche per MultiVersus. In tutto questo, il vero punto dolente della versione di prova che abbiamo giocato è un menu scomodo e poco intuitivo. La presenza di un puntatore fa comunque capire che il tutto è stato strutturato per PC. Siamo certi quindi che la versione definitiva dell’interfaccia sarà più gestibile e meno caotica.

Chiudiamo la nostra anteprima parlando della fluidità del gioco, che si è dimostrata molto buona. Per la nostra prova abbiamo scelto di testare la versione PlayStation 5: a parte un certo rallentamento nell’input dei comandi, non ha mai mostrato il fianco a critiche. Se non l’avete ancora capito, quindi, sappiate che MultiVersus promette davvero bene. Non ci credete? Bene, sappiate che potete registrarvi per la closed alpha sul sito ufficiale del gioco, per testarlo voi stessi.

MultiVersus – Cosa aspettarsi?

L’anteprima di MultiVersus ci ha pienamente soddisfatto. Il titolo sembra infatti già pronto a rivaleggiare con brawler ben più noti e rodati. Un gameplay immediato ma al contempo profondo, un roster dei personaggi incredibilmente variegato e uno stile è azzeccato per la tipologia di gioco proposto. Trattandosi poi di un prodotto free-to-play con funzionalità cross-play, le potenzialità sono davvero infinite. Sta a Warner Bros alimentare al meglio la sua creatura (e mettere in bolla i menu, al momento scomodi e poco intuitivi) per creare un titolo in grado di lottare alla pari o addirittura superare i capisaldi del genere. In cima alla lista, quindi, qualche aggiustamento e un costante supporto. Basta poco però ai ragazzi di Player First Games per trasformare questa pietra grezza in un diamante. Batman, Shaggy e Bugs Bunny sono pronti alla lotta. E voi?

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.