Railway Empire 2 – Recensione

Sviluppatore: Gaming Minds Publisher: Kalypso Media Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS5) Genere: Simulazione Giocatori: 1 (Online: 2-4) PEGI: 7 Prezzo: 49,99 € Italiano: Sottotitoli

Con un salto indietro nel tempo di circa 200 anni, il team di Gaming Minds, supportato da Kalypso Media, ci porta nel 1830, in cui l’evoluzione della tecnologia su rotaie era agli inizi, e stava profondamente cambiando il volto del mondo come era stato vissuto fino ad allora. Seguito del primo capitolo che abbiamo recensito, ci troviamo davanti a un mix di strategia, storia, immedesimazione e inventiva che promettono benissimo. Abbiamo avuto il piacere di provare l’ebbrezza di essere un costruttore e gestore di ferrovie (e non solo) in Railway Empire 2 durante la nostra recensione. Curiosi di sapere come è andata?

La storia di Railway Empire 2

Prima di tutto è bene dire che Railway Empire 2 è un videogioco gestionale, ma allo stesso tempi introduce dei concetti di strategia e di pianificazione che necessitano di intelligenza e lungimiranza. Numerose modalità saranno metterci alla prova e darci del filo da torcere. In modalità single player avremo modo di poter intraprendere una storia, con una specie di carriera da perseguire nel mondo ottocentesco, basato su diversi scenari via via progressivi nel tempo e nello spazio.

Unitamente a questa avremo anche delle modalità più leggere come la sandbox o la partita libera, nonché la più interessante delle tre, cioè la modalità scenari. Si tratta di fatto di una serie di sfide che permettono di mettersi alla prova per riuscire a raggiungere gli obbiettivi prefissati dal gioco con i mezzi in proprio possesso.

Il gameplay di Railway Empire 2

Il gioco è basato sulla pianificazione, costruzione e gestione delle ferrovie che costruiremo. In modalità Campagna verrò data una mappa della parte nordest degli Stati Uniti d’America, con New York, Boston e via dicendo che saranno sostanzialmente indipendenti e senza efficaci vie di comunicazione se non le tradizionali strade. Il nostro compito, in base agli obbiettivi necessari da essere completati, sarà sostanzialmente di collegare varie città, siti agricoli e fabbriche tra loro, in modo da permettere uno scambio veloce di merci, persone e beni di ogni tipo, posta compresa.

In tutto questo dovremo partire dalle basi più semplici, cioè la costruzione di una stazione in ciascuna città o borgo che intendiamo collegare, successivamente portare i binari tra un sito e l’altro. A questo punto dovremo creare le corse, decidere i sensi di marcia e via dicendo. Il livello di complicazione possibile è molto alto sin dall’inizio del gioco, ad esempio è possibile trovare problemi nella costruzione delle ferrovie a causa di rilievi montuosi da evitare accuratamente o da attraversare senza pietà. Cosa cambia? I costi, chiaramente.

Avremo un budget da rispettare e meno soldi spendiamo per la costruzione, più potremo costruire ulteriormente. Raddoppiare i binari, ad esempio è sempre una ottima idea. In questo modo è possibile duplicare, triplicare o molto più le corse. Più corse più persone, merci e posta trasportate. Ma questo significa anche maggiori guadagni, che possono essere reinvestiti anche in attività sussidiarie alle città.

Belin son palanche

Partendo da un budget iniziale di tre milioni di dollari dovremo iniziare a sviluppare le reti di cui sopra. Chiaro è che i progetti più importanti, per esempio collegare Boston e New York, possono rivelarsi particolarmente costosi, ma si tratta di investimenti che vengono remunerati nel corso del tempo. Potremo partecipare attivamente allo sviluppo delle città, infatti. Avremo la possibilità di costruire di tutto, oltre a quello che compete all’esercizio strettamente tecnico della ferrovia.

Sarà infatti nostra discrezione costruire magazzini, birrerie, fabbriche di qualunque tipo di merce necessaria. Tutto questo andrà a impattare sulla popolazione della città, permettendo uno stile di vita migliore, portando posti di lavoro e, in definitiva, più traffico ferroviario, necessario a massimizzare i nostri utili. Una attenta pianificazione delle spese potrà infatti dare enormi soddisfazioni economiche nel corso delle ore passate in questo simulatore gestionale.

Costruire non è mai stato così facile

Uno dei difetti più grandi dei simulatori e dei gestionali è focalizzare la propria attenzione su dettagli non necessari o tediosi dopo averli testati due volte. Nel capitolo precedente, ad esempio, era necessario posizionare i segnali ferroviari e altri dettagli che andavano a spezzare il ritmo del gameplay, portando inevitabilmente a noia il piacere di giocare. In questo capitolo questa meccanica è stata superata e in pochissime mosse è possibile collegare le città, dopo l’iniziale scoglio di decidere precisamente dove far passare la ferrovia.

Oltre alla costruzione è necessario stare attenti anche alla manutenzione di linee e locomotive, le quali possono incontrare guasti o necessità di rifornimenti. Sarà quindi opportuno verificare le distanze e permettere di approvvigionare i materiali necessari alle locomotive, ad esempio acqua, carbone, sabbia.

Un plauso va fatto allo sviluppatore per essere riuscito a restituire una esperienza piacevolissima, fortemente condizionante, che può generare una seria dipendenza specie in soggetti, come il sottoscritto, che fanno dell’efficienza una delle proprie mete mentali. Creare e distruggere, pensare e migliorare possono essere degli ottimi esercizi mentali in Railway Empire 2. Il fatto che poi siano presenti anche numerose locomotive storiche non fa altro che aumentare la qualità generale della produzione.

Mano a mano che accumuleremo abilità sarà possibile sbloccare nuovi tasselli dagli alberi delle abilità, ad esempio nuove locomotive per poter andare più veloci, essere più affidabili e molto altro. Queste abilità sono delle evoluzioni a tutti gli effetti, permettendo alla partita di cambiare faccia e vedendo in prima persona i cambiamenti tecnologici applicati al mondo delle ferrovie. Uno spettacolo per gli appassionati di tecnologia.

Tecnicamente non così solido

Abbiamo avuto modo di giocare a una versione preliminare del gioco prima del lancio ufficiale, quindi alcune difficoltà sono più che comprensibili. Abbiamo in generale notato che il gioco tende a perdere frame rate, su PlayStation 5, in maniera un po’ troppo consistente. Inoltre, ci è capitato un freeze irrisolvibile che ci ha costretto a riavviare il gioco chiudendolo in maniera “brutale”.

Nondimeno, la qualità grafica, quando di scende nei dettagli, risulta un po’ troppo arretrata per quello che ci si aspetterebbe nel 2023 su PS5. Nonostante questo possiamo capire le difficoltà di sviluppo, probabilmente con qualche patch ben assestata riuscirà a migliorare il tutto.

Il Platino di Railway Empire 2: finché il treno va lascialo andare

La poderosa lista trofei di Railway Empire 2 permette ai cacciatori più appassionati di trovare pane per i loro denti. I trofei, divisi in 44 di bronzo, 10 d’argento, uno d’oro e uno scintillante Platino, infatti spaziano dal portare a termine tutti i tutorial del gioco fino al completare dieci scenari e la carriera. Inoltre, sarà necessario collegare ottanta città in Europa, sbloccare l’intero albero di ricerca e molto altro. Un Platino non particolarmente difficile, salvo le modalità scenario, ma sicuramente che porterà via numerose ore. Data l’attrattiva del titolo però siamo profondamente convinti che queste voleranno come in un soffio.

VERDETTO

Railway Empire 2 è un titolo maturo, supportato da un gameplay solido, variabile e pieno di cose da fare. La capacità di attirare e far passare molte ore senza rendersene conto dà la misura della qualità del titolo, regalando grandi soddisfazioni nell'utente che lo gioca. Una componente tecnica non all'altezza mina un po' il titolo, ma niente che sia impossibile da superare. Promosso senza riserve per tutti gli appassionai di titoli gestionali.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.