Super Woden GP – Recensione

Sviluppatore: Vijuda Publisher: eastasiasoft Piattaforma: PS4 Genere: Corse Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 11,99 € Italiano: No

Super Woden GP è un piccolo indie dedicato allo stile dei racing Anni Ottanta. Sviluppato da una sola persona, nonché anche DJ, cioè ViJuDa (all’anagrafe Victor Justo Dacruz) trae la sua ispirazione dai giochi di una volta, tutti incentrati sul gameplay e senza troppi fronzoli. Abbiamo quindi fatto un salto nel tempo per la recensione di Super Woden GP e provato la nostra scalata verso il successo.

Super Woden GP - Recensione

Da un piccolo budget verso la vetta

L’inizio del gioco è subito una rivelazione, con un bel messaggio a caratteri cubitali a rivelarci che non ci sono le licenze ufficiali per l’utilizzo delle auto, facendo subito intendere che i mezzi presenti nel gioco siano “di fantasia”. Non siamo di fronte a Ridge Racer, ma è evidente che certi modelli iconici siano lì, in tutta la loro bellezza. Parliamo di Ferrari F40, di Mercedes CLK GTR, di Mazda 787B e molto altro.

Ricordate il primo Gran Turismo? Inizieremo anche qui, da un mappa similare, con un budget risicatissimo che ci permette di acquistare un’auto tra una manciata da cui scegliere. Selezionata la nostra, potremo andare a gareggiare. Ci sono quattro tipi di competizioni, il GP in cui si corre sulla distanza di tre giri e il campionato. Quest’ultimo è un insieme di gare: al termine di ognuna avremo un punteggio in base alla posizione. Al termine del campionato, come è facile capire, chi ha più punti vince.

Successivamente ci sono Endurance e Rally, riservati ad auto appositamente realizzate. E se in queste gare sporcherete la macchina, state tranquilli: è possibile anche andare al lavaggio, fortunatamente senza pagare neanche un credito (capito, Gran Turismo?).

Super Woden GP - Recensione

Tante auto per tutti i gusti

I costruttori sono diversi: inglese, francese, italiano, statunitense, giapponese e tedesco, tutti con nomi di fantasia. Ognuno vanta delle auto, una nutrita scelta, a partire dalle utilitarie fino alle auto da corsa. Ogni auto avrà tre barre per definire potenza, aderenza e guidabilità. Le tre variabili saranno tanto più scarse quanto più l’auto avrà un classificazione bassa, che va dalla F alla A.

Se le prime competizioni saranno affrontabili con un po’ di pazienza, al netto della visuale fissa isometrica che può dare qualche grattacapo, non si può dire delle successive. Seppure l’IA non brilli per lucidità, mettendosi in trenino equi distanziata, lo stesso non si può dire della sua velocità. Infatti, man mano che si procede nelle gare, la nostra auto sarà presto surclassata dagli avversari.

Questo obbligherà a correre delle gare “a vuoto” per accumulare denaro da poter reinvestire nell’acquisto di auto più potenti per poter progredire. Si tratta di un meccanismo abbastanza presente, che può risultare fastidioso a lungo andare. Sono presenti anche numerose piste, sulle quali è possibile correre in modalità gara veloce. Tra queste, Monza, Brands Hatch e altre originali. Un piacevole diversivo, rispetto alle corse classiche.

Controlli ostici ma soddisfacenti

La combinazione di sistema di controllo e visuale è particolare (per non dire strana). Non essendo quasi più abituati a giocare con i racing in visuale isometrica, diventa infatti un po’ difficile capire come muoversi sul tracciato. Fortunatamente dopo un po’ di gare, concluse spesso nelle ultime posizioni, si impara a gestire l’auto.

Tra le altre cose, l’approccio è molto hardcore seppure in chiave arcade. A ogni tocco con le barriere il testacoda è garantito, o quasi. Inoltre, se si mettono le ruote appena fuori pista, c’è un potente affetto frenante. Bisogna anche stare attenti a quello che riguarda gli impatti, in quanto c’è una barra dei danni che porta a un calo delle prestazioni della nostra auto man mano che si svuota.

È necessario prendere bene le misure delle curve, che vanno sempre anticipate dati i tempi abbastanza lunghi di risposta, specie all’inizio. Nonostante questo, il gioco risulta davvero godibile e piacevole. Quando si padroneggia il modello fisico allora ci si inizia a divertire davvero, e, seppure sia necessario fare un po’ di farming, questo riesce comunque ad allietare la mente dei fanatici di corse.

Estetica minimalistica ma in linea col passato

L’estetica del titolo è sicuramente particolare, non andando a ricercare la grafica spacca pixel ma scegliendo un approccio più morbido e old school. Inoltre, dal pannello delle impostazioni, è possibile modificare i filtri visivi per avere un affetto tubo catodico, cartaceo, Anni Cinquanta o disabilitarlo direttamente.

Le auto sono realizzate con discreta cura, così come la mappa di gioco. Le piste sono più curate, risultando particolarmente belle da vedere. Sempre nel comparto estetico è bene sottolineare che in alcuni momenti in cui si passa sotto strutture come le fronde degli alberi, la visuale è completamente preclusa. Questo toglie la visibilità necessaria in quel frangente, portando quasi sicuramente a un incidente con conseguente perdita di tempo. Sotto questo aspetto, si poteva fare qualcosa di più: una patch correttiva può comunque aggiustare questa problematica.

La colonna sonora di Super Woden GP è stata composta dallo sviluppatore stesso, essendo egli anche un DJ. Questa è composta da brani elettronici in stile Anni Ottanta, con il tipico sound da sala giochi che riempie le orecchie. È piacevole per le prime decine di minuti, ma il volume tende a sovrastare i suoni del gioco. Abbiamo preferito abbassare i valori della musica dopo un po’, per poterci concentrare meglio sul gameplay.

Trofeisticamente parlando: vincere per ottenere un trofeo di Platino

La lista trofei di Super Woden GP è composta da sole 17 coppe, nessun bronzo, sette argenti e nove ori, oltre a un bellissimo platino. Per ottenere quest’ultimo sarà necessario acquistare 15 auto in tutto, guadagnare 12 stelle e percorrere 250 km. Non si tratta di un platino di grande difficoltà, anzi, ma richiederà solo qualche ora di tempo per poter portare a casa un platino scintillante.

VERDETTO

Super Woden GP è un piccolo indie dedicato allo stile dei racing Anni Ottanta La visuale isometrica è particolare e la sua home page ricorda il primo Gran Turismo. Non ci sono licenze ufficiali ma è chiaro quali auto siano presenti nella loro controparte reale. Si tratta di un gioco un po' ostico per la difficoltà, molto old school, ma che dà una profonda dipendenza facendo pensare "ancora una gara e poi basta". Consigliato per gli amanti dei racing senza indugi.

Guida ai Voti

Andrea Pasqualin
Classe '90, nato e cresciuto tra benzina e gasolio, è il classico "petrolhead". Si è umilmente autoproclamato "Re dell'Universo Racing presso PlayStationBit". Platinatore incallito, attualmente è il redattore della rubrica "Racconti di Caccia", si dedica inoltre a ricerche su Platini facili e/o ultra rari, per bullarsi con gli amici. Appassionato di tutto quello che corre e vola, sta vivendo il suo sogno scrivendo di videogiochi e pensandoci dalla mattina alla sera. Nei momenti liberi guida la sua moto supersportiva e si diverte a spaventare le vecchiette ai semafori.