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Visualizza Versione Completa : [News] Bladestorm: Nightmare – Recensione



Bit-Mentana
17/04/2015, 13:00
Publisher: Koei Tecmo Developer: Omega Force Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Musou strategico Giocatori: 1-2 PEGI: 12 Nel 2007 Omega Force lanciò un Musou leggermente diverso dal solito, che provava ad abbandonare le dinamiche action dei suoi predecessori in favore di un gioco di strategia in tempo reale. I risultati non furono eccezionali ma Koei, convinta della qualità del suo titolo, ha deciso di riproporlo su PlayStation 4 in versione “Nightmare”. Andiamo quindi a scoprire insieme, cosa è cambiato in questi otto anni per il controverso Bladestorm. Me la ricordavo un po’ diversa la Guerra dei cent’anni.. Il titolo del paragrafo è abbastanza chiaro a proposito dell’ambientazione: la storia, anzi le storie, si svolgono durante la Guerra dei cent’anni. Vestiremo i panni di un mercenario che potrà arruolarsi liberamente in entrambe le fazioni in guerra, a nostra completa discrezione. Scegliendo uno schieramento andremo ad influenzare anche l’andamento della guerra, decidendo chi tra inglesi e francesi siano più meritevoli dei nostri servigi e quindi del successo in battaglia. Nella storia “classica” troveremo generali e figure storiche importanti tra cui Edoardo III e Giovanna d’Arco, caratterizzate però in maniera piuttosto eccentrica, nonostante una buona fedeltà storica del background generale con riferimenti abbastanza precisi agli avvenimenti realmente accaduti. La campagna “Nightmare” invece è completamente di fantasia e proprio per questo ancora più esagerata: un esempio è sicuramente Giovanna D’arco in versione demoniaca, con un’armatura piuttosto striminzita e un’esercito composto da demoni e mostri, che non risulta proprio il massimo della credibilità. In modalità “Nightmare” un’invasione di mostri interromperà la guerra in corso, costringendo tutte le forze umane ad allearsi per combattere la nuova minaccia: una trama piuttosto leggera e tutto sommato anche piuttosto gradevole da seguire. In conclusione, possiamo dire che potrete sicuramente farvi un paio di risate grazie alle caratterizzazioni stravaganti dei protagonisti, ma purtroppo proprio a causa di ciò non riuscirete ad apprezzare pienamente tutto il lavoro di ricostruzione storica alle spalle del buon Bladestorm. Il punto forte di Bladestorm, o quantomeno il più interessante di cui parlare è sicuramente il gameplay, piuttosto atipico per un Musou. Giocando a questo titolo infatti, non vi ritroverete nel più classico dei Dynasty Warriors in cui con un personaggio potrete spazzar via decine di migliaia di soldati. Con questo titolo Koei ha sperimentato l’introduzione della strategia in tempo reale, pur mantenendo la struttura classica da Musou. Ecco che ci muoveremo per le mappe, andando alla conquista di avamposti e buttando giù generali (o mostri giganti nella campagna Nightmare), con un piccolo esercito al nostro seguito gestibile attraverso quattro tasti: uno di attacco semplice e gli altri tre per gli attacchi speciali, diversi per ogni classe. Le abilità speciali vanno attivate con l’apposito tasto indicato su schermo e dopo essere state usate bisognerà aspettare che si ricarichino, fattore che avvicina molto il titolo al mondo strategico seppur con tutte le riserve del caso.

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