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Visualizza Versione Completa : [News] The Evil Within – The Consequence – Recensione



Bit-Mentana
26/04/2015, 10:50
Publisher: Bethesda Softworks Developer: Tango Gameworks Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Survival Horror Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 9,99 € Dopo l’ottimo The Assignment, recensito giusto un mesetto fa su PlayStation Bit, torna The Evil Within con il secondo DLC, The Consequence. L’espansione ha tutte le carte in regola per far bene e regalare agli appassionati qualche altra ora di terrore, firmato Shinji Mikami. Non ci resta quindi che scoprire come è finita la breve, ma intensa, avventura della misteriosa Detective Kidman. La conseguenza Dopo i fatti accaduti in The Assignment, riprendiamo il controllo di una Juli Kidman che pian piano, assieme al giocatore, ha scoperto tutta la verità dietro i fatti di The Evil Within. Oltre ad approfondire le personalità di Juli Kidman, Sebastian Castellanos e Leslie Withers, il nuovo capitolo chiarisce le motivazioni personali che hanno spinto il dottor Marcelo Jimenez e Ruben Victoriano (alias Ruvik) a fare tutto ciò che abbiamo visto in precedenza. Questo secondo DLC è ancor più incentrato sulla trama rispetto al primo e ha lo scopo di chiudere un po’ tutti, o quasi, gli interrogativi lasciati aperti nella trama principale. Inoltre c’è un ottimo sviluppo del carattere di Juli Kidman, che permette al giocatore di immedesimarsi molto nel personaggio, oltre che ad apprezzarlo per le sue decisioni. Una storia molto ben costruita e veramente interessante, che riesce ad offrire un valore aggiunto importante al Survival Horror di Tango Gameworks, nonostante verso la fine ci siano molti avvenimenti già vissuti durante la trama principale. Insomma, se qualcuno aveva storto il naso per quanto visto in The Evil Within a livello di trama, non avrà di che lamentarsi in The Consequence. Finalmente un po’ di polvere da sparo.. Se nel capitolo precedente venivano approfondite, con successo, le dinamiche stealth del gioco, in The Consequence gli sviluppatori hanno voluto aumentare la varietà dell’azione reintroducendo fasi di shooting. Questa alternanza tra lo sgusciare alle spalle dei nemici e fargli saltare la testa a colpi di doppietta, non ci è dispiaciuta, anche se la qualità e la difficoltà delle fasi stealth probabilmente ha risentito un po’ del cambio di direzione del gameplay. Per il resto comunque, confermiamo quanto di buono e di meno buono avevamo visto in The Assignment: se da un lato l’impacciatezza del personaggio, ereditata dall’avventura principale, riesce a creare quella sorta di angoscia e tensione nel giocatore, dall’altro risulta piuttosto frustrante soprattutto nei momenti più concitati. Oltre all’introduzione delle sezioni con armi da fuoco, abbiamo potuto apprezzare altre nuove feature, che non incidono in maniera sostanziale sul gameplay, ma senza dubbio riescono ad offrire quella varietà che permette di mantenere sempre alto il livello di attenzione del giocatore. Un esempio può essere la possibilità di spingere i nemici alle spalle per farli cadere giù da sporgenze, o l’uso delle luci chimiche per sostituire la luce torcia. Confermata la bontà dell’intelligenza artificiale, sempre molto aggressiva nei nostri confronti, con delle ottime boss battle che metteranno alla prova i vostri nervi e in qualche caso anche la quantità di santi presenti sui vostri calendari. Menzione finale per la longevità che, come in The Assignment si assesta sulle tre ore circa.

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