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Visualizza Versione Completa : [News] The Witcher 3: Wild Hunt – Recensione



Bit-Mentana
03/06/2015, 09:21
Publisher: CD Projekt RED Developer: CD Projekt RED Piattaforma: PS4 Genere: GDR Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 69,99 € “Il mondo non ha bisogno di eroi. Ha bisogno di professionisti.” Uno dei titoli più attesi di questo 2015 è sicuramente The Witcher 3: Wild Hunt, ultima fatica dei ragazzi di CD Projekt Red legate alle peripezie del potente Geralt, cacciatore professionista dalle spiccate abilità combattive nonché da un debole per il gentil sesso. Il titolo, che sulla carta promette di farci dimenticare il rivale di sempre, Skyrim, ha dalla sua una storia intrigante, un personaggio carismatico e una longevità ragguardevole. Vediamo quindi assieme se queste importanti premesse sono state rispettate e se l’hype dei giocatori sarà ripagato a dovere. Il mio nome è Geralt di Rivia Come ogni buona avventura che si rispetti, anche il nuovo viaggio di Geralt inizia con una lettera, ricevuta dalla bella Yennifer, che gli chiede di raggiungerla per delle importanti questioni. Il richiamo della giovane strega non può essere ignorato dal nostro eroe, che sella il suo cavallo Rutilia e parte con l’amico e maestro Vesemir alla volta della città da cui tutto avrà inizio. E’ così che prende il via l’incredibile viaggio di The Witcher 3, fatto di intrighi, vecchie e nuove conoscenze e tanti, tantissimi avversari temibili, umani o mostri che siano. A difenderci solo la nostra abilità, le due spade che lo Strigo porta sulla schiena, una d’acciaio per gli umani ed una d’argento per la caccia ai mostri, ed i Segni imparati in anni di allenamenti, ossia le magie a disposizione del protagonista per danneggiare, contrastare o circuire chiunque gli sbarri il cammino. Senza nulla rivelare di una trama appassionante, vi possiamo dire che il vostro obiettivo sarà di salvare la vostra figlia adottiva, Cirilla, fuggita svariati anni fa ed ora tornata inseguita dalla cosiddetta Caccia Selvaggia, un esercito di mostri fortissimi e dotati delle più incedibili abilità contro cui i Witcher si battono da sempre e che, come fa intuire il titolo stesso del gioco, avranno un ruolo chiave in questa avventura, oltre ad essere coloro che più di ogni altro attenteranno alla vita di Geralt e dei suoi compagni nel corso dell’avventura. Chiaramente tutti coloro che avranno giocato i precedenti capitoli della saga avranno modo di ritrovare anche i personaggi più amati ed odiati, senza tralasciare la possibilità offerta da CD Projekt di simulare l’esistenza di un salvataggio di The Witcher 2, il che si trasformerà in una vera e propria intervista per far “capire” al gioco quali decisioni morali avevate intrapreso e dunque modificare anche la trama di conseguenza, anche se non è dato sapere quanto le modifiche di cui sopra influiscano effettivamente sulla storia principale. Il carnefice di Blaviken Abbiamo già accennato ai poteri del protagonista, armato di tutto punto nonché esperto di segni magici, ma ovviamente il lavoro in ambito delle battaglie, vero cuore pulsante di questo GdR, è stato grande ed intenso, tanto che quello messo in piedi è un battle system solido e preciso, nonché parecchio punitivo. A differenza di molti giochi sullo stile del celeberrimo Skyrim infatti la caratteristica peculiare delle lotte in cui verremo coinvolti in The Witcher 3 è che ad ogni nostra azione corrisponderà una reazione da parte degli avversari, tanto che non sarà sufficiente eseguire un mash-up sul tasto di attacco per vincere ogni sfida, ma molto spesso sarà necessaria pazienza e tempismo per assestare il colpo senza avere ripercussioni noi stessi, pena una morte prematura. Esaminando più nel dettaglio i comandi, possiamo notare come il sistema sia in realtà semplice ed immediato, con i tasti Quadrato e Triangolo preposti agli attacchi leggeri e pesanti, il tasto Cerchio usato per le schivate ed il tasto X per le rotolate tattiche. A supporto avremo i tasti dorsali, uno dedicato alla parata, uno per l’utilizzo dei Segni, uno per gli oggetti secondari ed uno per la selezione dei nostri power-up (una classica ruota personalizzabile dall’inventario). Avremo dunque la possibilità di combinare gli attacchi e le magie per riuscire a vincere la resistenza nemica, colpi di spada e tecniche sopraffine di attacco e di difesa, dato che tra i nostri Segni troveremo un ampio ventaglio di possibilità, spaziando da una comoda barriera in grado di salvarci da un attacco che andrebbe a segno, una trappola rallentante utile anche contro i non morti, un Segno di controllo mentale per stordire o persuadere ed infine attacchi infuocati e telecinetici, una gamma completa di mosse utili tanto in combattimento quanto fuori. Dietro tutta questa semplicità però, come già accennato, si celano meccaniche punitive nei confronti degli errori o dell’irruenza, perchè i nemici, spesso in gruppo variegati, saranno in grado di elaborare semplici tattiche, così mentre il nostro bersaglio si difenderà dai nostri colpi di spada forsennati potrà capitare di essere raggiunti da una freccia, scoprendoci anche ad un attacco frontale del nostro avversario fino a qualche attimo prima in nostra balia. La linea che separa la vittoria dalla sconfitta è quindi sottile ma ben delineata, perchè man mano che approfondiremo la conoscenza del combat system miglioreremo e diverremo ottimi Witcher, apprendendo con il proseguo della storia come affrontare i vari avversari.

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